Da settimane il già candidato sindaco di Anagni Futura era scomparso dai radar. Ora è tornato. Con richieste di accesso agli atti e minacce di esposti e denunce. Resta da capire fino a quando
Lo avevano dato per disperso. C’era chi pensava che si sarebbe messo più o meno ufficialmente da parte, dopo la scoppola presa in campagna elettorale e le accuse di scarso peso (politico) e di poca dimestichezza con il linguaggio della comunicazione politica. Invece è tornato più agguerrito che mai. Pronto a darsi da fare, con tanto di richieste di accessi agli atti e minacce di esposti e denunce.
Più o meno quello che aveva fatto anche in campagna elettorale, quando da un certo momento in poi aveva deciso di assumere un atteggiamento aggressivo a suon di cartelli e video al calor bianco. Insomma, ieri si è rivisto per la prima volta dopo tanto tempo ad Anagni Danilo Tuffi.
Gli indizi: due Consigli senza di lui
Un incontro non certo scontato, visto che l’assenza in città del candidato a sindaco della coalizione Anagni Futura durante le ultime settimane aveva fatto molto discutere. Un’assenza pesante soprattutto perché palesata negli ultimi due Consigli comunali: quelli dedicati all’approvazione del Bilancio e del piano triennale delle opere pubbliche.
Consigli fondamentali sia sul piano tecnico che su quello politico; necessari per rendere chiara a tutti (se c’è) la strategia dell’opposizione contro una maggioranza che, almeno per ora, sembra andare a vele spiegate.
Una assenza che unita a quella di un altro esponente importante della coalizione, e cioè l’avvocato Giuseppe De Luca, aveva fatto pensare ad una sorta di disimpegno di buona parte della opposizione nei confronti della attività di controllo che dovrebbe essere, almeno in teoria, delegata ai consiglieri della minoranza.
E invece, come ha fatto presente lo stesso Tuffi ieri, l’assenza era legata a motivazioni molto più semplici. E cioè la necessità di ritemprarsi dopo una campagna elettorale evidentemente molto pesante, vissuta sul filo della provocazione e della presenza. Caratterizzata soprattutto nelle ultime settimane da un impegno fisico talmente importante da rendere necessario un momento di decantazione e di pausa.
Dove eravamo rimasti: all’accesso agli atti
Di qui la lunga pausa; lo stop con annessa l’uscita dai radar della coalizione e della scena politica locale, con un riposante viaggio nel sud Italia. Ora però questa vacanza è terminata. E Tuffi è ricomparso, rinfrancato nel corpo (con qualche chilo in meno legato ad una salutare attività fisica fatta evidentemente dopo lo stress elettorale) e nello spirito. Pronto ad agitare le armi nei confronti della maggioranza del sindaco di centrodestra Daniele Natalia.
A partire, come ha detto, da una serie di richieste di accesso agli atti. Soprattutto per quanto riguarda questioni legate al settore manutentivo (quello del vicesindaco Ambrosetti, per intenderci). A quelle ed a tutta una serie di progetti che si stanno portando avanti in questi giorni in città. Ovviamente quanto ( e come) durerà questa voglia di opposizione forte nei confronti del centrodestra di governo anagnino è tutto da vedere. Soprattutto, il ritorno di Tuffi dovrebbe consentire di avere un quadro più chiaro su quella che è ancora una chimera in città; e cioè la necessità di creare un coordinamento di tutte le forze dell’opposizione.
Nei primi consigli “istituzionali”, di questo coordinamento non si era parlato, ed anzi si era registrato un certo gelo tra le parti. Gli ultimi due Consigli, quelli sul bilancio preventivo e sul piano triennale sono stati invece, come detto, caratterizzati dall’assenza di buona parte dell’opposizione.
Resta da vedere se, con il rientro dalle vacanze, a partire da Tuffi, si potrà davvero arrivare ad una maggiore incisività in questo senso.