Acqua, maxi premio ai dirigenti

[dfads params=’groups=105&limit=1&orderby=random&return_javascript=1′]

 

CESIDIO VANO per LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Il servizio idrico in provincia di Frosinone è quello che è. Ma evidentemente non per colpa della Sto, ovvero della segreteria tecnico operativa dell’Autorità d’ambito, i cui dirigenti sono stati premiati nelle scorse settimane per aver raggiunto tutti gli obiettivi loro affidati. A casa hanno portato una bella gratificazione: dal 10 al 14% del compenso lordo percepito annualmente.

I dirigenti della Segreteria tecnico operativa dell’Ato5 di Frosinone – l’organo tecnico che assiste la parte pubblica nella gestione del servizio idrico – si sono così visti riconosciuti, quale parte variabile e incentivante dello stipendio per aver raggiunto e più o meno centrato gli obiettivi fissati per il loro incarico, delle cospicue somme aggiuntive per il periodo dal 2009 al 2014.

La stessa Sto ha proceduto a riconoscere e liquidare nei mesi scorsi gli incentivi per i dirigenti Massimo Pilozzi, Edmondo Vivoli e Serafino Colasanti, tutti ex dirigenti o funzionari della Provincia, per oltre 130.000 euro nel complesso.

La segreteria tecnico operativa ha al vertice due dirigenti, uno responsabile la cui nomina spetta al governatore della Regione, e uno per la pianificazione e il controllo (cosiddetto secondo dirigente), assunti entrambi con contratto di natura privata. Se sono scelti tra i dirigenti della pubblica amministrazione vengono posti fuori ruolo con diritto al mantenimento del posto di lavoro.

Massimo Pilozzi, come noto, è stato dirigente responsabile della Sto dalla sua costituzione nel 1998 fino al 2013. Edmondo Vivoli è stato secondo dirigente nello stesso periodo. Poi, nel 2013, sotto la reggenza di Giuseppe Patrizi, commissario straordinario della Provincia, visti anche i raggiunti limiti di età dei due dirigenti, furono rimossi e fu nominato Serafino Colasanti quale secondo dirigente che in attesa del procedimento regionale per la nomina del responsabile ha svolto anche le funzioni di responsabile.

A dicembre 2014, in carica il presidente della provincia Antonio Pompeo, l’incarico di secondo dirigente è stato affidato invece all’ex dirigente provinciale Umberto Bernola (con scadenza al 31 dicembre 2016) con Colasanti facente funzioni di responsabile, dato che la Regione, ancora oggi, non ha provveduto a formalizzare la nomina del primo dirigente.

Ai dirigenti, in base alle norme del contratto di lavoro del comparto, è riconosciuto un incentivo annuale come parte variabile dello stipendio. Un premio per i risultati raggiunti.

A Pilozzi e Vivoli era stato già liquidato in passato l’incentivo relativo agli anni dal 1999 al 2008, mentre restavano da riconoscere e versare gli incentivi per le restanti annualità, fino al 2013.

Lo scorso mese di maggio, dopo che i due ex dirigenti avevano richiesto a più riprese tali emolumenti e dopo che il nucleo di valutazione della Provincia aveva esaminato l’attività svolta, come riassunta nelle relazioni degli stessi dirigenti, e stabilito che l’incentivo in questione poteva essere quantizzato nel 10% del compenso lordo percepito annualmente, la Sto – acquisito un parere legale da parte dell’avvocatura della Provincia – ha proceduto a pagare il dovuto, anche per evitare eventuali ulteriori contenziosi.

All’ingegnere Massimo Pilozzi sono stati riconosciuti, per il quinquennio dal 2009 al 2013, 68.414,74 euro di incentivo (il 10% sugli stipendi incassati in quegli anni che vanno da 130.000 euro nel 2009 al 146.000 nel 2013). Si tratta di somma lorda su cui detrarre ritenute ed oneri di legge.

Al dottor Edmondo Vivoli sono stati riconosciuti, sempre per il quinquennio 2009-2013, 54.731,94 euro di incentivo (sempre il 10% sugli stipendi incassati in quegli anni che vanno da 104.000 euro nel 2009 al 116.000 nel 2013). Si tratta, anche in questo caso, di somma lorda su cui detrarre ritenute ed oneri di legge.
Diversa la posizione dell’ingegnere Serafino Colasanti per il quale il nucleo di valutazione della Provincia, lo scorso aprile, nel proporre la valutazione per l’attività svolta nell’anno 2014, ha suggerito un incentivo più alto e pari al 14% del compenso lordo percepito in quell’anno. Lo stipendio lordo percepito nel 2014 da Colasanti è stato di 82.330,00 euro. Lo scorso mese di giugno quindi gli è stato riconosciuto un incentivo di 11.526,20 euro per il solo anno 2014. Si tratta di somma lorda su cui detrarre ritenute ed oneri di legge.

Al momento non parrebbe liquidato l’incentivo al secondo dirigente Umberto Bernola.

PER LEGGERE TUTTE LE NOTIZIE COMPRA IN EDICOLA UNA COPIA DE LA PROVINCIA QUOTIDIANO

Provincia main_logo