Manager Asl, colpo di scena: adesso si corre

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Nella difficile e complicata questione della direzione generale dell’Azienda Sanitaria di Frosinone, ogni giorno si arricchisce di una nuova puntata.

La professoressa Isabella Mastrobuono potrebbe essere chiamata alla guida dello Spallanzani nelle prossime settimane o addirittura nelle prossime ore. Questo perché la struttura romana sarà strategica nell’ambito dell’ormai imminente Giubileo, ragione per la quale è necessario definire i piani operativi per tempo. D’altronde il Governatore Nicola Zingaretti ha annunciato il 29 luglio che la Mastrobuono sarebbe stata destinata alla direzione dello Spallanzani. Oltre alla firma della Regione occorre quella del Ministero della Salute, dove ieri sarebbe stata il manager della Asl. Ma su questo punto non ci sarebbero ostacoli: sia il presidente Nicola Zingaretti che il ministro Beatrice Lorenzin sono pronti a firmare il decreto.

Il nodo da sciogliere è quello dell’accorpamento di alcune Aziende Sanitarie di Roma, tema sul quale c’è stata una frenata negli ultimi giorni. Ma non c’è dubbio che si procederà. È quindi più che altro una questione di tempo.

Per quanto riguarda la successione alla Mastrobuono, con ogni probabilità la soluzione arriverà in due tempi. Nel breve periodo il ‘testimone’ dovrebbe andare all’attuale direttore amministrativo Mario Piccoli Mazzini: o come commissario straordinario o come facente funzioni. Nel medio periodo, invece, la soluzione è quella legata a Vitaliano De Salazar, già direttore del 118 regionale. Probabilmente la situazione è legata allo sblocco della questione degli ac corpamenti delle Asl romane.

Appare invece tramontata l’opzione di Giuseppe Quintavalle, che resterà a dirigere la Asl di Civitavecchia.

Sullo sfondo della “telenovela” riguardante la direzione generale della Asl di Frosinone resta il dibattito delle forze politiche territoriali. Non soltanto nella contrapposizione tra Pd e Forza Italia, ma pure nell’ambito di quelli che sono i rapporti nel centrosinistra.
Va detto però che il presidente Nicola Zingaretti ha annunciato l’assunzione di ventidue medici nella sanità locale. Un messaggio chiaro, che andrebbe colto al di là delle parole.

La sanità provinciale ha bisogno di rilancio e di certezze. A cominciare da quella sull’autonomia. Le ipotesi di accorpamento continuano a circolare, anche se con riferimento all’acquisto di beni e servizi. Ma l’acquisto di beni e servizi non è un aspetto secondario sotto i profili amministrativo, organizzativo e funzionale. E nemmeno sul versante del “peso specifico”.

Rimanere concentrati esclusivamente sul cambio della guardia, peraltro annunciato, alla Asl è un’operazione dal fiato corto.