Rifiuti, sindaci compatti contro la Raggi

da IL MESSAGGERO ED.FROSINONE

No ai rifiuti da Roma, come proposto dal sindaco Virginia Raggi, negli impianti di trattamento del sud della provincia di Frosinone e né ad altri siti di stoccaggio sollecitati da Regione e Provincia. Miglioramenti, invece, per la raccolta differenziata porta a porta nel comune di Cassino. Lo ha annunciato il sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro, che ha scritto a tutti i primi cittadini della Consulta dei comuni del territorio cassinate per programmare una riunione e dibattere la complessa questione della gestione dei rifiuti.

D’Alessandro, d’intesa con gli altri amministratori, ha fissato l’assemblea della Consulta dei sindaci a Roccasecca il 7 settembre nel Palazzo Comunale alle 11 con la partecipazione anche del “Coordinamento dei Sindaci contro i Rifiuti del Basso Lazio”.

«Nei giorni scorsi – ha scritto il sindaco – è pervenuta la nota del Presidente della Provincia attestante l’avvio delle procedure per l’elaborazione di un documento ricognitivo sulle aree idonee e non idonee per la localizzazione degli impianti di smaltimento dei rifiuti, nonché le zone adatte alla localizzazione degli impianti di recupero. È il caso di evidenziare quale sia la situazione concernente il territorio del Lazio Meridionale, che ormai da anni subisce situazioni di grave disagio. Inoltre sempre qualche giorno fa il sindaco del Comune di Roma, Virginia Raggi, ha manifestato la volontà di far conferire ulteriori rifiuti in provincia di Frosinone ed in particolar modo nel Termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, al fine di redimere l’emergenza della capitale. In molti ci siamo espressi su questo ed è importante attivare un confronto con tutte le realtà territoriali per mettere in campo, qualora ce ne fosse bisogno, tutte le azioni, anche le più estreme, necessarie ad impedire il conferimento di ulteriori rifiuti nel termovalorizzatore sito a San Vittore del Lazio».

D’Alessandro conclude: «Sono convinto che per utilizzare gli impianti, non basta esserne proprietari, ma è necessaria una condivisione con le istituzioni locali e la comunità».

Il sindaco di Cassino fa rilevare che il territorio a sud della provincia è compromesso da tre impianti di trattamento di rifiuti: il termovalorizzatore di San Vittore del Lazio, il consorzio SAF di Colfelice (dove arrivano i rifiuti dell’intera provincia) e la discarica di Roccasecca. E afferma: «Appare evidente lo stato di disagio di un territorio che non può essere oggetto di ulteriori individuazioni per siti di interesse dal punto di vista del trattamento e dello stoccaggio di rifiuti, come del reso non può “accogliere” altri rifiuti provenienti dalla capitale». E fa anche rilevare che nel Comune di Cassino sono compresi tre siti ad alto rischio ambientale, ossia la discarica chiusa di via Panaccioni, il sito Nocione e la fabbrica dismessa ex Marini.

Intanto, a Cassino, sono stati annunciati miglioramenti per la raccolta differenziata in città in vigore da tre anni. Sono previsti nel nuovo contratto di gestione della ditta De Vizia che ha vinto nei mesi scorsi l’appalto per la raccolta. Come nuovi carrellati, circa 400 cestini da distribuire in città, un’isola ecologica grande ed una piccola, orario anticipato del ritiro dei rifiuti, alle 4 anziché alle 6. In modo che all’apertura di uffici, negozi e scuole la città sia pulita. Inoltre il ritiro dell’umido anche la domenica nelle periferie e frazioni. Oggi solo in centro. E poi sistemi di incentivazione per i cittadini virtuosi. Come il peso dei rifiuti nell’isola ecologica. La De Vizia, che si è aggiudicato l’appalto per la durata di sette anni a marzo scorso, ora sta operando in regimedi proroga e per far andare in vigore le nuove regole il Comune deve firmare il contratto di servizio con l’impresa.

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