Il centrodestra presenta il suo nuovo candidato sindaco di Sora. Ed è il candidato che non ti aspetti. Gioca a rugby, fisico da Fly-half , avvocato, frequenta i Francescani, cita Woijtyla. In serata Di Stefano conferma il ticket
Antonio Lecce
Ruggeri getta la spugna e ritira la sua candidatura a sindaco. Forza Italia punta il dito contro il silenzio assordante di Ottaviani e continua a parlare di “strada propria da trovare”. Dopo una lunga giornata di assenze Caschera va alla riunione notturna per “vedere”. Mentre Fratelli d’Italia valuta la possibilità di candidare Bruni.
Il Tavolo provinciale del centrodestra per sciogliere il nodo Sora. FdI ripropone il dottor Ruggeri. FI condivide ma… La Lega rimette in gioco Caschera. E dice Ruggeri: deve dimostrare di aggregare le civiche. Fazzone: “Non si gioca sui nomi dei professionisti”.
Accordo politico sul nome del dottor Ruggeri come candidato sindaco di Sora. Forza Italia e FdI sono pronti. La Lega tentenna. Il pranzo al Casale di Posta Fibreno con Fazzone e Ruspandini. Il piano B del Carroccio. Il Consiglio Comunale: via al Bilancio. E ora è campagna elettorale
Elezioni comunali a Sora, spunta il nome di Ernesto Tersigni sul tavolo del centrodestra come candidato sindaco. Non dispiacerebbe al senatore Rufa. E nemmeno a Vittorio Di Carlo. Ma spacca il centrodestra. Bruni e Caschera sempre più coalizzati alle spalle degli azzurri.
Il sindaco di Sora ritira le dimissioni nonostante il confronto ancora aperto con i tre consiglieri che avevano fatto mancare il numero legale. La priorità è il Bilancio che permetterà di stare vicino alla città in piena terza ondata Covid ed evitare il commissariamento. Soltanto rinviato il chiarimento interno
“Deleghe revocate con una Pec che non avevo aperto fino a ieri. L’ho saputo dalla stampa”. È per questo che l’assessore al Commercio del Comune di Sora si è dimesso. Aggravando la già pesante situazione politica, fatta di trattative in corso nel tentativo di ricomporre la crisi e far rientrare le dimissioni del sindaco
Primo faccia a faccia dopo la crisi aperta dalle dimissioni del sindaco di Sora. Il governo istituzionale non va bene. De Gasperis incontra il primo cittadino anche a nome degli altri due consiglieri De Donatis e Mosticone: vogliono un confronto con lui. Che è disposto a ridare tutte le deleghe. Mosticone fa dimettere il suo assessore.
L’apertura del presidente Lecce alle opposizioni parte male. E gli altri incontri non promettono bene. La strada per far rientrare la crisi al Comune di Sora è tutta in salita. Il ritiro delle dimissioni del sindaco De Donatis sta nelle mani dei dissidenti. Mosticone ago della bilancia fa come la Sibilla cumana.
Il sindaco di Sora si dimette. Non prima di aver azzerato la Giunta. Ora ci sono venti giorni per ricucire. Entra in gioco il presidente del Consiglio: da domani ascolterà i gruppi consiliari. Si punta a una crisi pilotata che sfoci in un patto di fine mandato. Obiettivo: evitare il commissariamento in piena emergenza Covid. O un patto di ferro o le dimissioni diventeranno effettive.
Un patto di fine mandato per salvare la maggioranza al Comune di Sora e far nascere il De Donatis Due. Deve passare per le dimissioni previste per oggi. Intanto in Pd rimette in riga D’Orazio e Vinciguerra. E prende le distanze dal sindaco nonostante la telefonata di solidarietà fatta da Pantano
Il sindaco di Sora ha annunciato le sue dimissioni durante la seduta di questa mattina del Consiglio. “Sto andando a protocollarle”. Poi al momento di formalizzarle ci ripensa: “Le presento lunedì”
A Sora si ricorre alla pretattica. Come il mitico Helenio Herrera. I candidati sindaco giurano di averci ripensato. Un modo per evitare il logoramento di una campagna allungata di 6 mesi. La rassegna delle balle spaziali più divertenti
Quando la campagna elettorale trasforma un imprevisto in accusa politica. Come accade a Sora. Dove il consigliere di maggioranza Mosticone perde la connessione internet e l’opposizione chiede la verifica del numero legale. Il Consiglio comunale viene sciolto con due soli punti approvati su sette. Suscitando l’ira dei colleghi. E ricordando al sindaco di essere ostaggio dei suoi.
Il Consiglio Comunale di Sora mette in evidenza una Piattaforma che ha esaurito la sua prima fase. Il quadro nazionale ora rischia di cambiare tutto. E cancellare il centrodestra come lo abbiamo conosciuto finora
Fuffa e pretattica durante il vertice del centrodestra per scegliere il candidato sindaco di Sora. Giovedì invece si discuterà di nomi sul serio. Caschera potrebbe mollare De Donatis. Che gli fa sapere “Io due liste già le ho”. Agorà mette sul piatto il nome di Alberto La Rocca
Il programma delle opere pubbliche approda in Consiglio a Sora ma “senza l’elenco della spesa”. Stoppato anche il Bilancio previsionale. Bruni chiede chiarimenti su procedute e ritardi. Ormai lo scontro è politico, finalizzato alle elezioni di maggio.
Il patto di centrodestra a Sora appeso al filo del voto sul Bilancio. Se FdI lo vota allora Forza Italia fa saltare l’intesa unitaria per le elezioni. Scontro in riunione di maggioranza. Apparsa una replica del confronto Renzi – Conte
Tavolo del centrodestra provinciale a vuoto sulle elezioni di Sora. Molto più concreto il tavolo che a pranzo ha riunito a Campoli i senatori Fazzone e Ruspandini. FI e FdI confermano i dubbi su De Donatis. Ma non ce n’è un altro. Per Alatri l’ipotesi è Maurizio Cianfrocca.
A De Donatis manca un voto e la minoranza ne approfitta per far mancare il numero legale. Ma arriva il soccorso rosso di Maria Paola D’Orazio. Fratelli d’Italia dice sì ma diffida il sindaco ad aprire la verifica. Per l’ennesima volta.