Aperitivo a quattro. Per parlare del futuro dell'amministrazione. E ora Fausto Bassetta deve stare un po' meno sereno
Dovevano essere quattro amici al bar; poi sono rimasti in tre. Ai quali però potrebbe aggiungersi anche qualcun altro. Con esiti al momento non calcolabili.
Sembra infatti che ad Anagni qualche giorno fa ci sia stato un incontro informale ( con tanto di aperitivo) tra personaggi che, in un modo o nell’altro, potrebbero determinare la vita politica anagnina dei prossimi mesi, sia a livello di maggioranza che di opposizione.
Si tratta di Giuseppe De Luca, Alberto Floridi, Antonio Necci, e Fabio Roiati. I primi due sono da tempo parte dell’opposizione dopo un periodo (più breve per De Luca, più lungo per Floridi) in maggioranza. Per gli altri due invece la questione è più complessa. Necci e Roiati sono infatti ancora in maggioranza. Ma già con un piede alzato, ed anche in modo abbastanza evidente.
Necci, dal momento in cui è entrato in consiglio (in seguito al passaggio di Felli in giunta) ha annunciato di voler essere considerato indipendente, e si è da subito manifestato in modo molto critico nei confronti della coalizione di Bassetta. Roiati finora aveva dato qualche segnale di nervosismo, ma solo nell’ultimo consiglio comunale ha annunciato ufficialmente di voler essere considerato indipendente. In entrambi i casi la dichiarazione di indipendenza dovrebbe essere, dicono in molti, propedeutica al passaggio in opposizione.
E, dunque, alla luce di tutto questo, l’appuntamento al bar di qualche giorno fa assume un significato preciso.
Anche se alla fine Roiati , a quanto si sa, non avrebbe partecipato, l’aperitivo sarebbe stato comunque condito con una serie di critiche nei confronti della giunta; ed infarcito da conteggi per capire quali siano i numero reali di maggioranza ed opposizione.
Proviamo a farli: attualmente su banchi della in minoranza ci sono cinque consiglieri; De Luca, Natalia, Floridi, Versi e Fenicchia. A questi potrebbero appunto aggiungersi, in tempi rapidi, Necci e Roiati. E sembra anche che Giovannelli Protani, da sempre considerato un pretoriano di Bassetta, stia cominciando a manifestare qualche segnale di nervosismo.
Se aggiungiamo che anche il presidente del consiglio comunale, Simone Ambrosetti, è espressione della minoranza, i numeri per mantenere in vita la giunta del colonnello potrebbero davvero essere molto a rischio.
Anche perché, come si è visto, pure il Pd e Progetto Anagni non è che siano disposti a garantire i numeri pro sindaco “perinde ac cadaver”.
Bassetta rischia dunque di dover presidiare ogni consiglio in maniera, è il caso di dirlo, davvero militare, per evitare defezioni pericolose.