Cassino e Alatri sono i crocevia della politica provinciale. Le ipotesi sono diverse. Iniziando da Cassino: al ballottaggio vanno i due candidati a sindaco del Pd, Giuseppe Golini Petrarcone e Francesco Mosillo. Questo equivarrebbe ad una sconfitta irrimediabile per Forza Italia, per il consigliere regionale Mario Abbruzzese soprattutto.
Al ballottaggio vanno Giuseppe Golini Petrarcone e Carlo Maria D’Alessandro, di Forza Italia. Per Francesco De Angelis, Mauro Buschini e Simone Costanzo sarebbe un colpo durissimo, non solo all’interno del Pd.
Al ballottaggio vanno Carlo Maria D’Alessandro e Francesco Mosillo. Per Francesco Scalia, Nazzareno Pilozzi e Domenico Alfieri l’arretramento politico sarebbe inevitabile. Anche a Roma.
Poi è chiaro che la vittoria al secondo turno avrebbe i connotati del trionfo, mentre la sconfitta sarebbe comunque gestibile.
Mettiamo che ad Alatri al ballottaggio vadano Giuseppe Morini ed Enrico Pavia. Per Antonello Iannarilli sarebbe l’ultimo capitolo della sua carriera politica e in Forza Italia si scatenerebbe l’inferno.
Mettiamo che al secondo turno vanno Giuseppe Morini e Antonello Iannarilli: per Mario Abbruzzese (che sostiene Pavia), Nicola Ottaviani e Fratelli d’Italia il passo indietro sarebbe durissimo.
Se poi dovesse concretizzarsi il derby tra Antonello Iannarilli ed Enrico Pavia, allora Mauro Buschini prenoterebbe un lungo viaggio alle isole Figi.
In generale: comunque vada a finire, Giuseppe Morini e Antonello Iannarilli non possono permettersi di perdere. Nemmeno al ballottaggio.