SANDRO MARIANI per L’INCHIESTA QUOTIDIANO
Cassino
Qualunque sia il futuro di Antonio Gargano dentro (o fuori) il Cosilam è fuori discussione che vuol vendere cara la pelle e si stia dannando l’anima per riuscire a saldare una coalizione da contrapporre alla candidatura di Pietro Zola.
Un’impresa che sembra senza speranza ma i giochi della politica e delle percentuali interne al Cosilam potrebbero far cambiare gli equilibri coprendo pochissime caselle all’interno dell’assemblea dei soci.
L’ago della bilancia, com’è noto, è rappresentato dal sindaco di Cassino, in questo caso Giuseppe Golini Petrarcone, che con il suo 18% detiene la maggioranza relativa all’interno del consorzio. Ed è proprio la preferenza del primo cittadino della città martire che potrebbe portare alle stelle (o alle stalle) il prossimo presidente.
Il dg Gargano sa bene che il suo futuro all’interno del Cosilam, qualunque sia il vincitore, sarà diverso dai dieci anni appena trascorsi. Con Zola rischierebbe addirittura di essere tagliato o comunque avrebbe un ruolo pesantemente rimaneggiato. Ipotesi quest’ultima molto peggiore della prima. Con un presidente a lui gradito, gli spazi di manovra aumenterebbero o comunque potrebbe trovare un modo più vantaggioso per uscire di scena tra qualche tempo.
Quale possa essere questo nome “gradito” è difficile da immaginare. La Formisano ha dichiarato apertamente di non essere interessata alla presidenza così il nome caldo in queste ultime ore su cui potrebbe virare il pacchetto “Scalia” (formato dal sindaco Petrarcone, il dg Gargano, Federlazio e diversi sindaci di area) è quello del rettore Ciro Attaianese. Un profilo caratteriale che a dire la verità ben poco si presterebbe alla situazione visto la sua nota indole accentratrice, per usare un eufemismo. Interpellato sulla vicenda il professore ha voluto chiarire come stanno le cose. «Nessuno mi ha chiamato fino ad oggi. Non so nulla e non vorrei che ci fosse un tentativo di strumentalizzazione dietro al mio nome».
E’ storia di queste ultime ore un esponente della società civile su cui vige il massimo riserbo che avrebbe l’appoggio di Cassino, Pontecorvo e Piedimonte San Germano. A prescindere dal nome che verrà tirato fuori in assemblea sembrerebbe che i componenti della cordata siano stranamente tranquilli sull’esito della votazione.
Passando alla parte opposta, continua ad andare come un treno la candidatura dell’imprenditore Pietro Zola che sta raccogliendo attorno se sempre più consensi tra i che dalla società civile che, pur non votando all’interno del consorzio, rappresenta un importante termometro per giocarsi la partita. Anche in questo caso al centro della situazione c’è il sindaco Petrarcone che non ha ancora sciolto le riserve sull’ex consigliere comunale. Il primo cittadino sta seriamente valutando la situazione conscio che un suo appoggio potrebbe avere due grossi risultati in termini elettorali: trovare l’appoggio del pacchetto “De Angelis” e spaccare in maniera insanabile il Partito Democratico di Cassino a pochissimi mesi dalle amministrative. Ci sta pensando.
Intanto durante la giornata di ieri è arrivata la smentita da parte di Lucio Migliorelli su una sua nomina all’interno del Cosilam come direttore generale. «Apprendo dalla stampa di una ipotesi di mia candidatura come nuovo Direttore Generale del Cosilam di Cassino. Tale presunta notizia, a me sconosciuta fino a questa mattina è, naturalmente, priva di fondamento e non rientra nelle mie aspirazioni personali e professionali. Faccio e continuerò a fare tutt’altro».