Fdi esce dall’angolo, Ruspandini tenta la sintesi a Cassino

Massimo Ruspandini medierà giovedì sera tra 4 aspiranti candidato sindaco di Cassino per FdI. Li metterà di fronte ad un'evidenza: un cartello di centrodestra c'è già. E loro ne stanno fuori

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

A mediare una soluzione per Cassino ci proverà direttamente il presidente provinciale del Partito, Massimo Ruspandini. Il deputato di Fratelli d’Italia ha convocato per giovedì sera i quattro aspiranti candidato sindaco della città, tutti espressione della sua formazione. E li metterà di fronte alle evidenze.

La prima è che un cartello di centrodestra esiste già. Ha preso forma martedì pomeriggio quando l’avvocato Arturo Buongiovanni jr, presidente del Movimento per la Vita, ha ufficializzato la sua disponibilità a candidarsi. L’intenzione è diventata sostanza quando ad applaudire il suo intervento sono stati contati gli esponenti di Lega, Forza Italia, Udc, Noi Moderati. E con loro le civiche che fanno capo ai consiglieri comunali di opposizione Benedetto Leone, Massimiliano Mignanelli e Armando Russo e del già consigliere Salvatore Fontana. Praticamente l’80% del centrodestra sta già lì.

Massimo Ruspandini vede una sola strada davanti: l’unità del centrodestra. Ma se il Circolo intende andare da solo, la volontà dei territori ha la precedenza. Con tutto quello che ne consegue. E siccome il Partito non è un brand, Ruspandini pretenderà di vedere ciò che il commissario Fabio Tagliaferri aveva soltanto sollecitato. E cioè le liste con i candidati che ciascuno ha già preparato e le coperture finanziarie per affrontare la campagna elettorale. A quel punto l’ex portavoce Angela Abbatecola, la consigliera uscente Michelina Bevilacqua, l’esponente di Destra Nuova Fabio Marino e l’avvocato Silvestro Petrarcone dovranno decidere se proseguire nella volontà di candidarsi. O se convergere. 

Le Primarie ristrette

Gianrico Langiano

E nel fronte civico che vuole le Primarie per selezionare il candidato? Fosse il titolo di un film potrebbe chiamarsi: “Mamma, mi si sono ristrette le primarie. Le consultazioni inizialmente previste per il 28 gennaio e poi posticipate al 18 febbraio sembrano ormai su un binario morto.

Il primo a sfilarsi è stato l’ex del M5S Domenico Natale. Ora, all’indomani della presentazione del candidato unitario Arturo Buongiovanni, ha fatto un passo indietro anche Gianrico Langiano. Era il super favorito, ma aveva spiegato sin dall’inizio che in nome dell’unità sarebbe stato pronto a sacrificare la propria candidatura. Lo ha fatto. Ed ha specificato: “Visto il quadro politico che si sta delineando, sempre più marcato in queste ultime ore, ho deciso di non proseguire la mia candidatura alle primarie per la selezione del futuro candidato sindaco di Cassino”.

Spiega Langiano di farlo “per il massimo rispetto che nutro nei confronti dei cittadini con i quali mi sono confrontato fino ad ora durante i miei tour dell’ascolto. (…) Un cammino segnato da difficoltà, da momenti costruttivi e anche propositivi. Ma soprattutto bello perché fatto di quella politica vera che si fa per strada a contatto con i cittadini. Un’esperienza, quella delle Primarie, che ha lasciato molto a ciascuno di noi“.

Quelli che resistono

Laura Borraccio

Il comunicato è stato inviato in mattinata. Entro sera era attesa una nota dello stesso tenore da parte anche di un’altra dei cinque candidati: Laura Borraccio. Non è arrivata, però. Non ancora, almeno. Ufficiosamente la consigliera comunale è anche lei fuori dai giochi. L’ufficialità è attesa entro le prossime ventiquattrore. Restano in campo il videomaker Giorgio Di Folco e l’ex consigliere comunale Giuseppe Sebastianelli decisi a proseguire nella corsa.

Infatti è proprio Giuseppe Sebastianelli ad annunciare che “per quanto mi riguarda, voglio ricordare ai cittadini di Cassino che il 18 febbraio  le primarie si terranno e si potrà votare  nella frazione di Sant’Angelo in corso Trieste, nella frazione di Caira in corso San Basilio, in piazza Diamare al centro di Cassino, nell’Aula Pacis, dalle 9 alle  20. Sono fiducioso rispetto ad una grande e libera partecipazione  per scrivere una bella pagina di democrazia. Cassino è dei cittadini, i cittadini sono Cassino“.

Non manca una sferzata al candidato unitario del centrodestra Arturo Buongiovanni. “Nella sua conferenza stampa  il primarista, partito in minoranza, utilizza, imitando un padre delle primarie, Leone, il nome dell’unità. Ma la desiderata unità dovrebbe rappresentare tutti, non solo quattro su cinque“.

Buongiovanni jr su Teleuniverso

Arturo Buongiovanni

Ricapitolando. Ad oggi, ovvero a tre mesi dalla presentazione delle liste, quattro Partiti su cinque del centrodestra e alcune civiche hanno avviato un progetto con l’avvocato Arturo Buongiovanni come candidato sindaco. Al momento non convergono su questo nome Fratelli d’Italia e due primaristi.

Giovedì sera l’onorevole Ruspandini cercherà una sintesi. Da Cassino vorrebbero proporgli la creazione di uno schieramento alternativo e per questo sono stati avviati i primi dialoghi tra alcuni esponenti del partito di Giorgia Meloni ed i due primaristi delusi per provare ad unire le forze. Resta da capire però in cosa consistano le ‘forze‘, perché – come insegna il manuale di strategia L’Arte della Guerradue debolezze non fanno una forza.