Il Ministro di Cassino e l’assise saltata

La cittadinanza onoraria all'ex presidente del Senato ed oggi ministro che frequentò il liceo a Cassino. Il discorso 'alto' di Fardelli. Il caso dell'invito mancato a Barbara Di Rollo. Con il nuovo scontro nel pomeriggio

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Le temperature due restano glaciali. Non le ha abbassate nemmeno la giornata per il conferimento della cittadinanza onoraria all’ex liceale cassinate ed oggi ministro Maria Elisabetta Alberti Casellati. Tra il sindaco Enzo Salera e la presidente d’Aula Barbara Di Rollo nel pomeriggio si è aperta un’ulteriore spaccatura.

Il gruppo del Pd non ha partecipato all’assise in programma nel pomeriggio: era stata convocata dalla presidente Di Rollo insieme a quella che si è svolta stamane per la cittadinanza onoraria alla Casellati. Ma c’era un difetto di forma nella convocazione: “Le regole valgono per tutti” ha spiegato questa mattina il capogruppo Dem Gino Ranaldi La presidente del Consiglio sembra non aver gradito molto la scelta.

Cittadina di Cassino

Maria Elisabetta Alberti Casellati da oggi è cittadina onoraria di Cassino. Già presidente del Senato ed attuale ministro per le Riforme Istituzionali nel Governo di Giorgia Meloni, la Casellati ha trascorso all’ombra dell’abbazia gli anni della sua infanzia, fino all’adolescenza. Ha infatti frequentato il IV e V ginnasio al liceo classico di Cassino.

Ed è stato proprio al “Carducci” che la ministra si è recata oggi subito dopo la cerimonia per il conferimento della cittadinanza onoraria avvenuta nella sala Di Biasio del Comune di Cassino. È stata la dirigente Licia Pietroluongo a proporre l’iniziativa ed a chiedere anche di avviare l’iter per dare la cittadinanza onoraria alla Casellati, prima donna a diventare presidente del Senato.

Gender gap

La ministra, nel corso del suo intervento ha posto l’accento proprio sulle difficoltà che ancora oggi hanno le donne nell’occupare posti di rilievo: “Come amo spesso dire, se in Parlamento si entrasse per concorso, alla Camera e al Senato avremmo la maggior parte di donne” spiega.

Per lanciare poi un appello alle giovani alunne presenti in sala Di Biasio: “Occorre coraggio e determinazione, bisogna perseguire i propri obiettivi. Guardando le statistiche dei concorsi le donne sono sempre davanti agli uomini però fanno ancora fatica a raggiungere livelli apicali. Cosa fare? Non devono demordere e non devono mollare mai. Se uno crede nelle proprie capacità e nei propri talenti non deve arrendersi mai. Le statistiche ci dicono che laddove le donne occupano posti di rilievo aumenta il Pil“.

Proprio il fatto che la Casellati sia stata la prima donna a ricoprire la seconda carica dello Stato dopo il Presidente della Repubblica – ha spiegato il sindaco Enzo Salera agli alunni presenti in sala Di Biasio – è stato uno dei motivi che ha indotto il primo cittadino a spingere per il conferimento della cittadinanza onoraria, “senza guardare all’orientamento politico, perché le istituzioni vanno oltre la politica“. 

Criticità senza paradossi

L’intervento di Luca Fardelli

Un intervento che è suonato anche come una risposta a Renato De Sanctis che al Fatto Quotidiano ha mostrato il suo disappunto: “È paradossale premiare Casellati per un’amministrazione che si professa di sinistra“. Il consigliere ‘No Acea’ che ha annunciato un accesso agli atti e non esclude un ricorso al Tar per le procedure regolamentari secondo lui violate, oggi non ha però preso parte alla cerimonia. (Leggi qui: E Salera lasciò senza pranzo Barbara Di Rollo).

L’unico ad intervenire, tra i consiglieri comunali è stato Luca Fardelli. Un intervento per nulla polemico che ha invece colto l’occasione della cittadinanza onoraria conferita alla ministra per portare alla luce alcune delle criticità del territorio. “Questa area merita una presenza più puntuale dello Stato, iniziando dal rafforzamento e potenziamento delle forze dell’ordine, come strumento di prevenzione da affiancare al nostro glorioso Tribunale di Cassino”.

“In questi momenti così delicati è indispensabile far sentire la vicinanza dello Stato soprattutto ai cittadini più bisognosi. Parlando dei più bisognosi non posso non pensare a tutte quelle persone che trovandosi in precarie condizioni di salute hanno il bisogno e il diritto costituzionale di cure sanitarie veloci e di qualità. Diritto che, purtroppo nella nostra provincia ed in particolare a Cassino è troppo spesso disatteso. Sempre più cittadini si trovano costretti ad una migrazione sanitaria verso poli ospedalieri più attrezzati e meglio organizzati“.

Luca vola alto, Barbara avvisata di sera

Vola alto il consigliere Fardelli, affronta i problemi della città e non si infila nella polemica accesa nelle ore scorse dagli altri esponenti della minoranza basata su commi e regolamenti. “C’è l’urgenza di iniziare a formare nuovi medici che siano di supporto alle strutture sanitarie pubbliche anche istituendo nuovi corsi di laurea in medicina: perché non farlo anche a Cassino, dal momento che abbiamo una struttura universitaria di eccellenza apprezzata a livello mondiale e poli ospedalieri sottoutilizzati?“.

Un intervento apprezzato dal ministro. Che a margine della cerimonia ha assicurato tutto il suo impegno per il territorio e per quella che da oggi è la sua città

La giornata si è conclusa alla Banca Popolare del Cassinate con un buffet: all’evento è stata invitata anche la presidente del Consiglio Barbara Di Rollo, come ha tenuto ad evidenziare il sindaco Enzo Salera. La presidente d’Aula aveva detto ieri ai Consiglieri di opposizione che non era stata invitata. Chi mente?

La verità sta nel mezzo. “Ho ricevuto l’invito soltanto ieri sera, per questo motivo ieri pomeriggio quando i consiglieri di opposizione mi hanno chiesto cosa fosse in programma dopo la cerimonia ho spiegato di non essere a conoscenza del pranzo, perché non invitata“. 

Nuova spaccatura

A fine erimonia, il capogruppo del Pd Gino Ranaldi ha comunicato al presidente del Consiglio che la maggioranza molto probabilmente non sarebbe stata presente all’assise in programma nel pomeriggio. All’appello delle ore 18 nessuno del suo gruppo ha risposto.

Un ulteriore segnale di distanza con la presidente. Per mettere in evidenza quel refuso.