“Le opere subito, altrimenti che diciamo alle elezioni?”

A metà tra l'esortazione e la confessione. Il vicesindaco analizza la situazione e scopre che o si fanno subito le opere promesse o non ci sarà cosa dire tra poco agli elettori

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Una sveglia alla propria maggioranza. Con un avvertimento preciso; è ora di smetterla con le perdite di tempo, le esitazioni ed i ripensamenti. Le cose è ora di farle. Abbiamo poco tempo a disposizione; se non dovessimo portare avanti le opere che abbiamo annunciato potrebbe essere un problema serio per le prossime elezioni”. 

Si è fatta sentire senza mezzi termini, ad Anagni, la voce del vice sindaco, nonché assessore ai Lavori Pubblici ed all’Urbanistica della giunta del sindaco Natalia, l’esponente della Lega Vittorio D’Ercole. Che ha voluto fare il punto su tutto quello che sta accadendo negli ultimi tempi a livello di Urbanistica e di Opere Pubbliche nella città dei papi. ovvero, di quelle deleghe che da un anno gli sono state assegnate.

Opere o non

Daniele Natalia e Vittorio D’Ercole

Un settore nevralgico per la città; da cui dipende tanto, anche in termini di consenso elettorale. E per il quale D’Ercole ha annunciato progetti ambiziosi: entro la primavera del 2023, quando inizierà la campagna elettorale che dovrà ridefinire la maggioranza che governerà Anagni per i successivi 5 anni, Anagni dovrà avere una serie di opere pubbliche già inaugurate, oppure per le quali tagliare il nastro in fretta.

Tra queste il campo sportivo, per il quale sono ripartite in questi giorni le attività dopo il blocco di un paio d’anni: oppure la rotatoria della ex Winchester, per la quale si dovrebbe arrivare, nel giro dei prossimi mesi, ad una inaugurazione. Oppure i lavori per la sistemazione della frana della Calzatora, per la quale da oltre un anno si aspetta che venga tutto messo in sicurezza. D’Ercole assicurato che tutto questo si farà nei prossimi mesi.

Il sassolino dell’Ufficio Tecnico

Ma ne ha anche approfittato per tirarsi fuori qualche sassolino dalla scarpa. A cominciare dallo stato dell’Ufficio Tecnico. “Che adesso – ha detto – sta lavorando bene grazie alla presenza dell’ ingegner Salvatori”.

Ma che è stato negli ultimi anni, ha fatto capire, quantomeno limitato da un’alternanza eccessiva di figure dirigenziali, che certamente non ha favorito il buon funzionamento della struttura. (Leggi qui Ufficio tecnico: “Ne resterà solo uno”). Il vicesindaco ha fatto capire che si tratta di problemi che ha ereditato. Ma che, ovviamente, adesso bisognerà superare. Perché, altrimenti ha chiarito, potrebbe essere un problema serio per la maggioranza.

Mi metto nelle condizioni di un cittadino che dovesse ascoltare i nostri discorsi alla prossima campagna elettorale. Dopo che per circa tre anni non è stato fatto molto cosa potremmo noi dire ai nostri elettori? Che vogliamo riproporre le stesse opere che abbiamo annunciato la volta scorsa? Magari giustificandoci col fatto che ci sono stati ritardi dovuti, ad esempio, al covid?”.

Di qui la necessità di cambiare registro. Per evitare guai alle prossime consultazioni.