Piano Regolatore, Ferentino si rimette in marcia

Il Comune di Ferentino ha ripreso il progetto della nuova toponomastica e del Piano Regolatore Generale, con l'obiettivo di aggiornare la numerazione degli indirizzi e riformare lo sviluppo urbanistico cittadino, dopo decenni senza cambiamenti significativi.

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

L’amministrazione comunale di Ferentino ha riavviato l’iter per la nuova toponomastica cittadina e per il nuovo Piano Regolatore Generale. Ad annunciarlo è stato il consigliere comunale delegato all’Urbanistica Luca Zaccari esponente della Lega vicino all’ assessore regionale Pasquale Ciacciarelli.

Numeri nuovi per le case

Per quanto riguarda la Toponomastica. Si riparte con l’obiettivo di numerare tutta la via Casilina dal confine con Anagni fino a quello con Frosinone. Verrà aggiornata la numerazione e dato un numero a case e pertinenze che non la avevno. L’operazione riguarderà la parte sinistra dell’ importante arteria stradale.

L’aggiornamento della toponomastica cittadina era partito di fatto quindici anni fa durante l’amministrazione Fiorletta2, era proseguito sotto la prima giunta Pompeo che era riuscita a dare ordine alla parte destra della Casilina con le località Santa Cecilia e Colle San Paolo. Poi c’era stato lo stop. Restava così il problema che molte abitazioni per diversi chilometri avevano la stesso indirizzo non avendo il numero civico.

Una problematica importante soprattutto nei casi di soccorso o per far giungere ai destinatari servizi importanti come quello postale o quello dei corrieri. Ora con una spesa di 50mila euro il Comune andrà a sanare una vasta zona. Servirà poi sistemare le altre zone di periferia.

Un nuovo piano per crescere

Poi il nuovo Piano Regolatore Generale. È la mappa nella quale si dice dove si può costruire, cosa è possibile edificare ed entro quali limiti. Quello vigente è vecchio di quasi 40anni. Si provò oltre dieci anni fa a cambiare l’aspetto urbanistico della città. Poi tutto si fermò.

Ora si riparte proprio da quella bozza di progetto. La Regione Lazio ha fatto sapere che si può ripartire da lì anche se nel frattempo le leggi e molti regolamenti sono cambiati. Il Comune recepirà tutte le osservazioni regionali e dovrà coinvolgere cittadini e professionisti nella predisposizione del nuovo piano.

Bisognerà prendere atto della nuova realtà. Chiaro che molte aree oggi classificate come agricole cambieranno destinazione d’uso: alcune diventando commerciali e lì sarà possibile realizzare negozi, altre diventeranno vocate a servizi e lì nasceranno nuovi uffici. Ci sarà la zona a vincolo sportivo dalle parti della Cittadella dello Sport magari con la speranza di realizzare una piscina, resterà anche il vincolo termale mentre per quanto riguarda la zona industriale di lavorerà di concerto con il Consorzio Industriale del Lazio.

La stazione dei misteri

Il rendering della stazione Tav

Molto dello sviluppo della città sarà legato alla eventuale stazione della Ferrovia ad Alta Velocità per la quale il Comune spera di ricevere in tempi brevi una risposta positiva dai ministeri. Al momento però tutti a Roma giurano di saperne nulla: oltre agli articoli di giornale pare si trovi poco o nulla.

Quell’opera è stata ritenuta fondamentale dalla presidente degli industriali Miriam Diurni: lo ha ribadito lunedì. Sia per lo sviluppo economico e sia per la realizzazione di una Ferentino che vuole guardare al futuro diventando una città a vocazione turistica e museale.