Il sindaco di Frosinone – salvo colpi di scena – non andrà ad accogliere il premier Matteo Renzi. Al momento è questa la linea di comportamento che adotterà Nicola Ottaviani in occasione dell’intervento previsto per lunedì. E’ una visita politica e non istituzionale: e il sindaco sta con l’altro fronte. Con quelli che votano No a Referendum. Mentre Renzi viene a chiedere di votare Si. Non a fare una visita alla città ed ai suoi problemi. Proprio per questo, non è prevista nemmeno la presenza del prefetto Emilia Zarrilli. Al momento non sono stati predisposti comitati di accoglienza particolari. Ma misure di sicurezza moltiplicate.
Al Fornaci, alla manifestazione di lunedì pomeriggio per il Si al referendum costituzionale, ci sarà tutto lo stato maggiore del Pd. Per il segretario provinciale Pd Simone Costanzo, quella di Matteo Renzi «è una visita che da lustro al nostro territorio in un momento tanto delicato e a poche settimane dal voto del referendum. Sarà l’occasione per far capire ai cittadini le ragioni del si ed il lavoro fatto dal governo Renzi».
Per il senatore Francesco Scalia ,segretario di presidenza della commissione Industria, l’intervento del premier «è un segnale di attenzione particolare alla nostra provincia che dimostra l’impegno che il presidente Renzi sta mettendo in questa campagna referendaria».
Ne è convinta anche il senatore Maria Spilabotte, secondo la quale la visita di lunedì «è la dimostrazione di come Renzi ci metta la faccia». E ricorda che sul territorio ci sono tre parlamentari che la riforma l’hanno votata con convinzione e sono schierati con lui.
La vera ragione e l’importanza della visita di Renzi vengono spiegate dal deputato Nazzareno Pilozzi: «Frosinone e le province del Lazio sono un’area cuscinetto nel voto referendario, il Nord sta con il Si e il Sud con il No. L’incontro di lunedì è l’occasione per raccontare in presa diretta e mostrare al premier la realtà del territorio».
«Una giornata importante e una spinta decisiva per il “Sì”» è il giudizio di Francesco De Angelis, presidente del Consorzio per lo Sviluppo Industriale di Frosinone. «Sono convinto – aggiunge – che l’iniziativa darà forza e slancio alla mobilitazione del Pd per il cambiamento del Paese».
Critico il presidente della commissione Riforme della Regione Lazio, Mario Abbruzzese. Sostiene che la visita di Renzi faccia «Sorridere amaramente». Perché «nonostante le grandi criticità che affliggono il territorio della provincia di Frosinone, Renzi verrà solo per ragioni elettorali». Abbruzzese ricorda che in Ciociaria «ci sono 2550 lavoratori da ricollocare che oggi vivono ai margini della povertà. Altri 150 hanno perso il sostegno degli ammortizzatori sociali a giugno 2015. Altri 356 lo hanno perso a giugno 2016 e ulteriori 500 li finiranno a giugno 2017. Sarebbe stato preferibile – dice – che il premier fosse venuto per annunciare soluzioni».
E su questo tema punta anche il presidente del Consiglio Provinciale Danilo Magliocchetti. Ricorda che Frosinone è stata inserita tra le dieci aree di crisi complessa in Italia. Ma mancano impegni economici precisi. Magliocchetti invita Renzi ad «assumere un impegno preciso nei confronti dei lavoratori della provincia di Frosinone».
Una manifestazione è stata annunciata da CasaPound. Il movimento si è detto pronto a scendere in piazza con una dura contestazione. Sarà presente con uno striscione anche Vertenza Frusinate Disoccupati Uniti, che chiede impegni concreti del Governo in favore delle aree di crisi complessa.