Si vota per l’ Europa pensando a Pantanaccio

Il voto per l'Europa a Latina. Non è una partita continentale soltanto è un test sul potere locale e sul futuro di amministrazioni, a partire dal capoluogo.

Lidano Grassucci

Direttore Responsabile di Fatto a Latina

Nicola Procaccini, Salvatore De Meo, Matteo Adinolfi non più stante la sua rinuncia e la sostituzione con la collega Giovanna Miele e infinr Mario Abbruzzese: l’Europa qui a Latina e provincia è tutta in una partita dentro il centrodestra. La sinistra? Misurerà il consenso di opinione non di personalità. A destra invece c’è la prima conta.

Gli interrogativi

Nicola Procaccini

Una conta che darà risposta a diversi interrogativi. Nicola Procaccini (Fratelli d’Italia) farà il pieno e sarà lui il leader emergente del melonismo non solo a Latina? Salvatore De Meo (Forza Italia) riaffermerà il radicamento locale del Partito? L’eventuale successo suo quanto peserà nei rapporti di forza tra i parenti serpenti, Fi e FdI?

E Matteo Adinolfi con l’ex presidente del Consiglio Regionale Mario Abbruzzese? La Lega qui ha la faccia di Claudio Durigon alfiere di Salvini per il progetto, oggi un poco in salita, della Lega nazionale. Durigon lavora in tutto il Sud ma lo conteranno su Adinolfi ed Abbruzzese qui a Latina e in tutta la Circoscrizione dell’Italia Centrale.

Non è una partita continentale soltanto è un test sul potere locale e sul futuro di amministrazioni, a partire da Latina. Dove c’è – per dirla con l’immagine di Dante – il sole di FdI che illumina anche la luna. Ma le lune qui furono soli in quel via vai della politica che è il consenso cangiante del popolo sovrano. Una battaglia, quella Europea, che qui ha il peso per ciascuno della campagna di Russia. E il fango di Russia qui è il popolo pontino che ha amato la Democrazia Cristiana per più di mezzo secolo e ora cambia opinione a settimane.

Qui siamo governativi, ma i governi durano tra Natale e Santo Stefano. Cinque anni fa andava di moda Salvini, ora Meloni, ma anche Forza Italia pare tornare in campo senza Berlusconi.

E poi i rimpasti

Cosa accadrà? Dopo il voto si metterà mano ai rimpasti. Si gioca per Bruxelles ma si pensa a Santa Fecitola. Il grande nasce dal piccolo.

Così vanno le cose in questo piccolo mondo pontino dove sotto l’acqua ferma di palude si tuffano le rane, nuotano le anguille. E quei pesci che vedi come destinati al mare sono futuri “tuffatori” di palude.