A.SIMONE per CASSINO EDITORIALE OGGI
Mentre le temperature climatiche registrano un netto abbassamento, quelle politiche nel mese di agosto rischiano di portare il termometro alle stelle. A fine mese approderà infatti in aula Di Biasio il bilancio di previsione 2015, in quanto il Governo ha concesso la proroga al 30 settembre solo alle città metropolitane e alle province e non ai comuni. Pertanto le vacanze dell’amministrazione comunale sono pressochè nulle: il delegato ai tributi Enzo Salera sta lavorando alacremente al documento contabile e anche i consiglieri vicini al sindaco sono pronti per non far mancare il numero legale.
Il Comune, la scorsa settimana, ha ottenuto l’erogazione da parte del Ministero degli Interni del fondo di rotazione per un totale di 10.088.000 euro. Una buona notizia, questa, che sembra anche calmare le acque e far rientrare qualche dissidente. In ogni caso, per non rischiare, il presidente del Consiglio Francesco Carlino ha fissato due sedute della massima assise civica: una il 28 e l’altra il 31 agosto.
Stando ai rumors che trapelano da ambienti municipali non sarà necessario tornare in aula in seconda convocazione, in quanto già venerdì 28 agosto in prima convocazione Petrarcone potrebbe avere il numero legale per approvare il bilancio. Il sindaco ha bisogno, oltre che del suo voto, di altri 12 “sì”. Ma essendo venuto meno il patto con i “12 discepoli”di un anno fa – quando proprio sul bilancio Petrarcone “scivolò” e presentò le dimissioni – ora la geografia è cambiata.
I Riformisti nel giro di un anno sono prima uscita, poi rientrati, poi approdati in giunta e infine hanno cambiato un componente (Fausto Salera al posto di Ranaldi). Ma ora in dubbio c’è proprio il voto di Fausto Salera, oltre che di Picano, e le turbolenze in casa Pd mettono a rischio anche la D’Onofrio. Dunque, fatto salvo il voto delsindaco e dei 2 Riformisti Carlino e Fiorentino, ne servono altri 10 per la fatidica soglia dei 13, ma la conta si ferma a 8: Iemma, Ficaccio, Testa, Tortolano, Velardocchia, Di Marco, Salvucci e Giannandrea. E siamo a quota 11, tanti quanti l’opposizione.
Nel guado restano Picano, Salera e D’Onofrio: saranno due di loro, con molta probabilità, a fare da stampella al sindaco dicendo “sì”. Pur non condividendo modo e maniera.