Undici milioni di euro per inseguire il sogno da sindaco

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GIANLUCA TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI

Una spesa potenziale enorme. Impossibile ipotizzare che tutti i candidati arrivino a toccare il tetto massimo, specie quelli civici veri e non supportati da forze politiche di un certo peso. Anche se a Cassino, Sora e Alatri, le tre città più grandi della provincia dopo il capoluogo, il dispendio di energie dimostra che la voglia di aggiudicarsi la fascia tricolore c’è tutta. Ma Aperitivi, pranzi, cene, “santini”, manifesti e gadget vanno rendicontati. Gli uffici demografici dei Comuni hanno diramato, anche se non in maniera ufficiale, il numero degli elettori (non sono compresi quelli Aire); il dato è necessario per calcolare quanto ciascun aspirante sindaco o consigliere potrà investire.

Cassino
Nella città martire, che rientra nella fattispecie nei centri comprese tra i 15 mila e i 100 mila abitanti, le spese per la campagna elettorale di ciascun candidato alla carica di sindaco non possono superare l’importo massimo derivante dalla somma della cifra fissa di 25mila euro e dalla ulteriore somma pari al prodotto di un euro per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali comunali. Il numero degli aventi diritto al voto è 28841. Basta sommare 25 mila con 28841 e ci si rende conto che il candidato a sindaco potrà spendere 53.841 euro. Per quanto riguarda i presenti in lista, la norma prevede che le spese per la campagna elettorale di ciascuno di loro non potrà superare l’importo massimo derivante dalla cifra fissa di 5000 euro e della cifra ulteriore pari al prodotto di 0,05 euro per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali. Calcolatrice alla mano 6442,05 euro. Infine le spese per la campagna di ciascun partito, movimento o lista che partecipa all’elezione, escluse le spese sostenute dai singoli candidati alla carica di sindaco, e di consigliere comunale, non possono superare la somma risultante dal prodotto dell’importo di un euro per il numero di cittadini iscritti nelle liste elettoralicomunali. Per la precisione 28mila 841 euro. Ora, se si considera che sono in corsa sei candidati a sindaco per un totale di 29 liste che avranno a loro interno 687 candidati, si capisce quanto potrà valere questa campagna elettorale. I sei aspiranti sindaci potranno spendere al massimo 323.046 euro; le 29 liste fino a 836.389 euro; i 687 candidati fino a 4.425.654 euro. La torta complessiva, potenziale, è di 5. 585089 euro.

Alatri
Sei candidati a sindaco, 23 liste presentate, 361 aspiranti alla carica di consigliere comunale. Sono questi i numeri della competizione elettorale. La città ernica, così come Cassino,supera i 15 mila abitanti. Anche in questo caso le spese per la conquista della fascia di primo cittadino non possono sfondare il tetto derivante dalla somma della cifra fissa di 25 mila euro e dalla ulteriore somma pari al prodotto di un euro per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali comunali. Ad Alatri il numero degli aventi diritto al voto è di 23.455. Sommando 25.000 euro con 23.455 viene fuori che il candidato a sindaco potrà impiegare per la sua personale campagna 48.455 euro. I singoli consiglieri, così come previsto dalla norma in materia, non potranno superare l’im – porto massimo derivante dalla cifra fissa di 5.000 euro e della cifra ulteriore pari al prodotto di 0,05 euro per ogni cittadino iscritto nelle liste elettorali. A conti fatti 6172,75 euro. Inoltre lespeseperla campagna elettorale di ciascuna listanonpotrà superare lasomma risultante dal prodotto di un euro per il numero degli elettori: 23.455 euro. I sei sindacipotranno spenderein totale 290.730 euro; le 23 liste fino a un massimo di 539.465 euro; i 361 aspiranti consiglieri fino a 2.228.362 euro. La cifra finale è di 3.058.557.

Sora La città fluviale, così come la altre due, ha una popolazione maggiore ai 15mila abitanti. I candidati alla corsa di primo cittadino potranno investire su se stessi la cifra stabilita dalla legge, ovvero 25mila euro, più un euro moltiplicato il numero degli aventi diritto al voto. ASora potranno andarealle urne21.162 persone.L’aspirante primo cittadino, se vuole, potrà tirare fuori dalla tasche 46.662 euro. Passando ai candidati consiglieri, la cifra fissa è sempre di 5.000 euro. A questa va sommato il prodotto dal numero degli elettori per 0,05. A conti fatti sono 6.081 euro. Infine le spese per la campagna elettorale di ciascuna lista nonpotranno andare oltre i 21.662 euro. I sei candidati alla fascia tricolore potranno spendere 279.732 euro; le 19 liste 410.818 euro; i 294 consiglieri 1.787.814 euro. La cifra finale ammonta a 2.478.364.

Le norme
La legge prevede l’obbligo della dichiarazione e della rendicontazione dei contributi ricevuti per il finanziamento della campagna elettorale (ciascun candidato deve designare un mandatario che curerà la raccolta dei fondi avvalendosi di un unico conto corrente) e delle spese sostenute. Tutti, anche se non eletti, devono presentare entro tre mesi dalla competizione il rendiconto delle spese effettuate al Collegio regionale di garanzia. In caso di violazione dei limiti di spesa previsti o delle norme che disciplinano la campagna elettorale, così come in caso di tardivo o mancato deposito della dichiarazione della spesa elettorale o di gravi irregolarità nella dichiarazione, il Collegio può punire i singoli candidati con una sanzione di importo in ragione della violazione accertata.

 

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