Frosinone-Empoli, una sfida sul filo del gol

[LA CHIAVE] Lunedì allo “Stirpe” si affronteranno 2 squadre che praticano un calcio offensivo con una differenza sostanziale: i toscani faticano sotto porta (solo 3 reti) mentre i ciociari sono andati a segno con una buona regolarità (15 marcature, 8 volte in 10 gare). Ma Di Francesco non si fida: “I toscani sono molto pericolosi”

Alessandro Salines

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“La teoria che l’Empoli ha fatto solo 3 gol faccio presto a smontarla: è una squadra che ha grandi potenzialità. Questo Empoli ha giocatori con tanta Serie A sulle spalle, potrei citarli uno alla volta”. Eusebio Di Francesco non si fida troppo dei numeri che nel calcio sono importanti ma spesso la realtà del campo li sovverte. E gli esempi ci sono ogni domenica.

Ma è innegabile che uno dei motivi della partita di lunedì sia proprio la scarsa incisività sotto porta dei toscani rispetto alla regolarità di un Frosinone che ha segnato 10 volte nelle 12 gare ufficiali disputate finora (Coppa Italia compresa). Una sfida sul filo del gol, forse la chiave decisiva. Insomma il Frosinone conosce la via della rete, mentre l’Empoli fatica a trovarla.

Dodici gol di differenza

Eusebio Di Francesco

Il Frosinone ha realizzato in campionato 15 reti (1,5 a partita, 10 in casa e 5 fuori) con il gioiellino argentino Soulé terzo nella classifica marcatori a quota 5. Ben 12 gol in più dell’Empoli. Vanta l’ottavo attacco della Serie A, 1 rete in meno della Juve. La squadra di Di Francesco è andata a segno in 8 delle 10 giornate, a secco solo ad Udine ed a Roma. Il gioco propositivo di Di Francesco produce frutti ed addirittura i giallazzurri avrebbero potuto segnare di più. Mancano i gol delle punte centrali: 1 marcatura di Cheddira per giunta su rigore. Un aspetto sicuramente da migliorare.

“Abbiamo 3 attaccanti, in solido hanno realizzato solo 1 gol dagli undici metri – ha osservato Di Francesco nella conferenza stampa dell’antivigilia di Frosinone-Empoli – Però non deve essere questa la priorità. Se l’attaccante si concentra solo sul gol, fa fatica a trovarlo. Sono contento invece del lavoro che Cheddira sta facendo. In Coppa ad esempio ha svolto un gran lavoro. Sono convinto che appena tornerà a sbloccarsi anche lui troverà maggiore fiducia“.  

L’Empoli col mal di gol

A destra Ciccio Caputo, bomber dell’Empoli

Le difficoltà in zona-gol dei toscani sono evidenti ed hanno causato la falsa partenza costata la panchina a Zanetti. L’Empoli non ha segnato nelle prime 5 giornate ed è rimasto a digiuno in 8 partite su 10, almeno 2 più di ogni altra squadra nei maggiori 5 campionati europei. L’avvento del tecnico Andreazzoli ha migliorato un po’ la situazione e quindi anche la classifica (toscani ora terz’ultimi a 7). Ma i numeri sono ancora impietosi e vanno al di là delle 3 reti segnate.

L’Empoli infatti è la squadra che ha segnato meno gol nei 5 tornei top continentali (3 appunto, 1 ogni 300’), mentre limitandosi alla Serie A solo 2 formazioni hanno realizzato meno reti dopo le prime 10 giornate nella massima serie: sempre i toscani nel 2016-2017 e il Mantova nel 1964-1965 (entrambe 2). Ma non è tutto: nel 2023 i toscani hanno mancato l’appuntamento con il gol in 15 partite, più di ogni altra squadra in Serie A.

DiFra avvisa i naviganti

Il brasiliano Reinier

Il tecnico non si fa ingannare dalle statistiche. Ha troppa esperienza per non sapere che il calcio non è solo numeri. Di Francesco ha un’idea ben precisa dell’Empoli che non si ferma ai 3 gol.

“Conosco benissimo il tecnico Andreazzoli col quale ho lavorato in passato, so come imposta le proprie squadre alle quali cerca di dare una identità precisa – ha precisato l’allenatore – L’Empoli ha spiccate qualità offensive, palleggio anche se non possiede una fisicità particolare come altre avversarie che abbiamo affrontato. E’ una formazione pericolosa nonostante abbia fatto poche reti. Viene da ottime prestazioni. Ha sofferto un po’ la gara con l’Atalanta che si è messa male subito ma è una squadra che prepara bene le partite. Noi dovremo controbattere in maniera adeguata sotto tutti i punti di vista, ben sapendo che arriviamo da una gara nella quale abbiamo sprecato energie fisiche e nervose importanti“.

Di Francesco è cresciuto all’Empoli (“Sono arrivato a 15 anni e mi hanno fatto diventare un ometto“) e conosce la filosofia del club toscano. “Lavorano con i giovani e li fanno crescere, permettendo loro di sbagliare in quelle partite che sono capitate a noi“, ha chiosato il trainer Ed il tecnico cita gli ultimi esempi di Fazzini e Baldanzi.

La dura legge del gol.