Frosinone, il viatico della classifica per lenire i dolori delle trasferte

La squadra di Di Francesco continua a giocare 2 campionati: in casa una marcia da Champions, fuori da retrocessione. La graduatoria resta il faro al quale aggrapparsi in un momento molto delicato tra assenze ed impegni difficili. Il terz’ultimo posto infatti è sempre a 7 punti e dietro nessuna ha vinto a parte il Lecce

Alessandro Salines

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Che il Frosinone stia giocando 2 campionati è innegabile. C’è una squadra allo “Stirpe” che viaggia ad una media da Champions ed un’altra che in trasferta ha incassato 6 ko di fila. Ma è anche indubbio che la distanza dalla zona retrocessione resta rassicurante anche dopo la sconfitta al Via del Mare di Lecce. Insomma in un momento molto delicato (1 punto nelle ultime 3 gare) tra assenze ed impegni da far tremare i polsi la classifica è la vera grande certezza alla quale aggrapparsi per ripartire con fiducia e cercare chiudere l’andata con qualche punto in più. Aspettando il mercato che possa normalizzare una rosa segnata da troppi infortuni già dalla gara del 6 gennaio contro il Monza.

“Me lo auguro ma prima del Monza devo pensare ad altre partite – ha sottolineato con estremo realismo il tecnico Eusebio Di Francesco  – E’ ovvio che eravamo già un po’ corti in partenza, figuriamoci adesso. Dobbiamo essere bravi a fare le scelte giuste ma ora il mio primo obiettivo è recuperare i giocatori che sono fuori. Cercheremo di fare del nostro meglio”.

Il faro della classifica

Eusebio Di Francesco

Malgrado il momento non sia dei migliori sotto l’aspetto dei risultati (la vittoria manca da 3 turni, 4 punti in 5 partite) ed in trasferta sono solo dolori, il Frosinone può consolarsi con una classifica che ancora sorride. A parte il Lecce (ha scavalcato i giallazzurri), dietro nessuna ha vinto (pareggi di Genoa, Sassuolo ed Udinese, sconfitte di Cagliari, Empoli e Verona) e il margine dalla terz’ultima (Verona) è rimasto di 7 punti. Insomma un turno che non ha lasciato strascichi. La classifica non si è accorciata ed è trascorsa un’altra giornata.

Il Frosinone dunque può continuare a lavorare con la giusta serenità grazie a quei 19 punti conquistati giocando un calcio offensivo. Quando mancano 3 gare al giro di boa la squadra di Di Francesco è a metà dell’opera. Forse anche più avanti. E’ chiaro che non bisogna cullarsi sugli allori ma in questo momento la classifica deve essere una sorta di faro.

Trasferte-tabù

Harroui ad Udine dove il Frosinone ha conquistato 1 dei 2 punti in trasferta

uori casa il Frosinone ha giocato finora un altro campionato rispetto al rendimento interno. Solo 2 punti (ad Udine e Salerno) e 6 sconfitte di fila (primato negativo per i ciociari nella loro breve storia in Serie A). Un percorso da retrocessione. C’è un dato emblematico: solo il Newcastle (-19) ha registrato una differenza negativa più ampia del Frosinone (-15) tra i punti in trasferta e quelli ottenuti in gare interne in questa stagione nei 5 top campionati europei. Tutt’altri numeri allo “Stirpe” dove il Frosinone viaggia ad una media-punti di 2,125 a partita. Diciassette punti in 8 partite è una marcia da Champions. Meglio hanno fatto soltanto Juve (20), Inter (19), Bologna (19) e Milan (18).  

Due facce della stessa medaglia anche se ad onor del vero sul piano del gioco il Frosinone non ha mai sfigurato neppure in trasferta. Non è stata dominata. Ha pagato errori in difesa, scarsa lucidità negli ultimi 20 metri, qualche calo di tensione ed episodi sfavorevoli. “Bisogna essere più concreti e capire che se nel finale non si riesce a vincere è anche importante portare a casa 1 punto”, ha commentato Di Francesco.

Inoltre il calendario non è stato benevolo con le trasferte a Roma, a Milano 2 volte ed a Bologna contro una formazione entrata in zona Champions dopo il successo sulla Roma. Mettiamoci poi le sconfitte di Cagliari e Lecce maturate nel finale in maniera tra l’altro rocambolesca.

Emergenza in difesa

Oyono è uscito anzitempo a Lecce

Non è un alibi ma è una realtà. Le assenze stanno creando grossi problemi. Soprattutto in difesa dove a Lecce Di Francesco ha dovuto rinunciare ai 2 terzini titolari (Oyono e Marchizza) e Monterisi ha giocato con una caviglia gonfia. Un aspetto non secondario se si tiene conto che i salentini sono molto forti sulle fasce sia con le punte esterne che con i terzini. Contro la Juventus poi mancherà Okoli che sarà squalificato. E martedì ci sarà la sfida di Coppa Italia col Napoli che inevitabilmente costringerà ad un dispendio di energie non indifferente.

Insomma uomini contati in un reparto già corto. Una lacuna risaputa tanto che lo stesso direttore Guido Angelozzi si era detto rammaricato a fine mercato di non aver potuto prendere un altro difensore dopo il tiramolla di Katic dello Zurigo. La speranza è che Oyono e Monterisi possano recuperare. Altrimenti resteranno solo Romagnoli e Lirola oltre al baby Lusuardi che non ha nessuno esordito. Di Francesco dovrà vestire i panni dell’inventore.