Frosinone, tre ruggiti per il secondo posto

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

Giovanni Lanzi

 

di GIOVANNI LANZI
Giornalista temporaneamente senza carta

FROSINONE (4-4-2): Bardi; M.Ciofani, Brighenti, Pryyma, Crivello (36’ st Mazzotta); Paganini (48’ st Csurko), Gori (22’ st Frara), Sammarco, Soddimo; Dionisi, D. Ciofani.

A disposizione: Zappino, Russo, Frara, Gucher, Kragl, Ariaudo, Cocco.

Allenatore: Marino.

ASCOLI (4-3-3): Lanni; Almici, Mengoni, Cinaglia (1’ st Hallberg, 6’ st Jaadi), Mignanelli; Cassata, Addae, Giorgi (22’ st Carpani); Orsolini, Cacia, Gatto.

A disposizione: Ragni, Pecorini, Perez, Felicioli, Iotti, Favilli.

Allenatore: Aglietti.

Arbitro: Illuzzi di Molfetta; assistenti Bindoni di Venezia e Colarossi e Roma 2; quarto uomo Nasca di Bari.

Marcatori: 42’ pt e 31’ st Soddimo, 9’ st D. Ciofani, 12’ st Cacia.

Note: spettatori 5.965; abbonati 4.900 per una quota abbonati di euro 33.499,2; paganti 1.065 di cui 945 da Ascoli; angoli: 7-6 per il Frosinone; ammoniti: 30’ pt Addae, 17’ st Cacia; 22’ st Dionisi; 24’ st Mengoni; 28’ st Almici; recuperi: 1’ pt; 5’ st.

FROSINONE – Gioca a memoria anche se a volte si prende il gusto di giocherellare. Ma vince, anzi stravince più di quanto non dica il 3-1 finale. Entusiasmano i giallazzurri e si siedono sul trespolo che a maggio vale la promozione diretta. Calma e gesso ma la realtà va guardata dritta nelle palle degli occhi: il Frosinone di quel ‘picciotto’ simpatico e silenzioso di Pasquale Marino lancia un urlo al 90’° dopo aver dato una bella strapazzata all’’Ascoli: “Giulietta eccoci, ti vediamo!”. A -2 dal Verona umiliato in casa in maniera inattesa. Ma signore e signori: è il bello della serie B, un campionato che il Frosinone può mettersi in tasca al di là degli scongiuri.

IN CAMPO – L’’Ascoli di Aglietti è stata la peggiore squadra vista finora tra le avversarie dei canarini: un tempo rintanato, il secondo vissuto per una decina di minuti sulle ali della speranza di agguantare un casuale 2-2, poi il crollo e buon per i marchigiani che i giallazzurri abbiano cercato con insistenza il solfeggio piuttosto che l’’acuto. I bianconeri si presentavano senza Augustyn, Gigliotti e Bianchi, vale a dire il cuore della difesa e il mediano col sale in zucca ma contro questo Frosinone ci sarebbe stato ben poco da fare anche con il ranking al completo. Marino presenta la formazione ipotizzata alla vigilia. In panchina Mazzotta e Ariaudo, conferme per Crivello e Pryyma, a destra Matteo Ciofani, in coppia con l’ucraino c’’è Brighenti. In mezzo al campo qualità e quantità nella testa e nei piedi di Sammarco e Gori, Soddimo e Paganini lame nel fianco dei marchigiani e là davanti attenti a quei due, vale a dire Daniel Ciofani e Dionisi.

SOLO UNA SQUADRA IN CAMPO – Pronti, partenza, via e il Frosinone mette subito le cose in chiaro: da qui non si esce senza lasciare punti. Al 5’° il Comunale esplode per il gol di Soddimo ma l’’assistente sotto la tribuna vede il fantasista romano in offside e Illuzzi annulla. Il Frosinone non si scompone. L’’Ascoli nemmeno. La squadra di Marino non spreca un pallone dal rilancio di Bardi. E al 10’° l’’azione è da manuale del calcio: Crivello fa partire Dionisi lungo linea sotto i Distinti, Cassata e Orsolini non lo vedono, palla in mezzo per Daniel Ciofani che arpiona il pallone ma trova la murata di Addae. Non c’’è respiro per la retroguardia marchigiana. E al 12’° una spallata in area di Mengoni a Paganini dopo un liscio di Mignanelli fa gridare al rigore ma Illuzzi fa proseguire. La squadra di Aglietti non mette insieme due passaggi, quella di Marino è una muta di cani affamati. Quando la palla parte dalla difesa è musica per le  orecchie dei tifosi canarini. Ci prova Dionisi al 14’° da rimessa laterale, marcature sui generis e palla di poco fuori. Al 17’° sale in cattedra Lanni, cuore ciociaro dall’’altra parte della barricata: Soddimo detta legge sotto i Distinti, pancia a terra, Almici non lo vede, palla per Daniel Ciofani che controlla a tira da posizione difficile, il portiere portentoso evita il gol. Si aspetta il gol liberatorio ma non arriva.

LA FISARMONICA DI MARINO – Ma è bello a vedersi il Frosinone. Paganini e Matteo Ciofani costringono la catena di sinistra dei bianconeri a stare rintanati. Dall’’altra parte Crivello e Soddimo seminano il panico. Là davanti Dionisi e Daniel Ciofani mettono paura solo a guardarli. In mezzo al campo Sammarco è sopraffino, Gori si butta su tutto quello che gli passa a tiro. Un capitolo a parte per i due centrali di difesa: Pryyma è cresciuto in maniera esponenziale, Brighenti avrebbe fatto comodo anche l’’anno scorso in serie A al pari di Ariaudo. E forse oggi parleremmo di un altro campionato.

SIPARIETTO IN TRIBUNA – Per 10’, prima della mezz’’ora, servirebbero quattro occhi, meglio se sei. Due per non perdersi niente dei giallazzurri in campo, quattro per non lasciarsi sfuggire un controllo a… tappeto in tribuna centrale. Uno steward sale di corsa le scale e si dirige senza indugi verso un signore attempato vicino alle postazioni stampa. Visti i tempi, un po’ di paura serpeggia. Gli chiede conto dell’’abbonamento e forse chissà cosa ancora. Botta (dello steward) e risposta seccata (del signore di una certa età), arrivano di gran carriera due poliziotti in borghese con walkie-talkie. Alla fine il signore esige le scuse ma nessuno gliele darà, lo steward probabilmente aveva preso un granchio.

ASSEDIO NO-STOP – Al 27’° bella percussione di Soddimo, Almici lo sfiora, lui non cade e va al tiro senza vedere Daniel Ciofani a due passi da Lanni, palla sull’esterno della rete. L’’Ascoli alleggerisce la pressione, Cacia ci prova dalla bandierina del calcio d’’angolo sotto la Curva Nord, Bardi manda in angolo. Stop per i marchigiani. Che al 42’ vanno sotto. L’’azione fa spellare le mani: Dionisi serve Daniel Ciofani in area, tocco dentro per Soddimo che in posizione di centravanti stoppa di petto e batte di sinistro Lanni, palla all’angoletto. Il Comunale esplode. Intanto il Verona è già sotto in casa con il Novara, zucchero rispetto allo 0-4 finale.

Al 1’° un po’ di leggerezza di Gori, salva Daniel Ciofani in ripiegamento. E sulla ripartenza mefistofelica Paganini rallenta la conclusione e l’’Ascoli si salva. Aglietti che nel frattempo aveva sostituito Cinaglia infortunato con Hallberg, al 6’° deve sostituire lo svedese che si fa male in uno scontro in mezzo al campo. Entra Jaadi che va in mezzo, Addae si piazza al fianco di Mengoni. Cambia poco perché il monologo del Frosinone è senza soluzione di continuità. Al 7’° Paganini (con un pizzico di tranquillità in più sarebbe uomo-mercato per la Premier League) non vede Daniel Ciofani libero alla sua destra ma serve un pallone più problematico per Dionisi, al 9’° si fa perdonare allungando di testa un pallone da calcio d’’angolo dello stesso Dionisi, palla per Daniel che firma il 2-0 sottomisura e realizza il gol numero 7 in campionato. Partita finita? Diciamo di no.

FLASH BIANCONERO – E’ da azione da calcio d’’angolo che i marchigiani riaccendono le speranze dei propri tifosi: palla maligna dentro l’’area piccola, la difesa canarina si schiaccia su Bardi che compie un primo miracolo su Giorgi ma nulla può sulla botta di Cacia da un metro. Marino vede Gori un po’’ in debito d’’ossigeno, dentro Frara. Aglietti lancia Carpani. Il Frosinone si riorganizza. Lanni doma una botta di Dionisi al 18’°, Frara avrebbe lo spazio per fare 3-1 ma va di piatto e la palla si alza. Il gol è nell’’aria e lo firmano al 31’° due tra i migliori in campo: Dionisi serve al bacio Soddimo, movimento del bacino verso sinistra, destro ad incrociare sul secondo palo e palla alle spalle di Lanni.

GAME OVER – Entra Mazzotta per dare respiro ad un esausto Crivello, poi tocca anche a Csurko per Paganini. I tifosi in visibilio, l’’Ascoli è battuto. Nel finale ci sarebbe anche tempo e modo per andarci giù di goleada ma il Frosinone stavolta giocherella. Prima una botta di Dionisi deviata alle spalle di Lanni, palla che si impenna sulla traversa. E quindi ancora il portiere ciociaro protagonista ancora su Dionisi in formato-Tomba nell’’area marchigiana. Al triplice fischio finale il Frosinone è secondo. Con un urlo: “Giulietta, eccoci!”

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