Assenze e dubbi ma il Frosinone cerca la sterzata in trasferta

Inizia a Lecce la settimana di fuoco della squadra giallazzurra che sarà impegnata anche martedì a Napoli in Coppa Italia e poi con la Juve. Di Francesco punta ad interrompere la serie di 5 sconfitte di fila fuori casa. Solo sabato, poco prima della gara, sarà svelata la lista dei convocati

Alessandro Salines

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La classifica regala forza e serenità per affrontare al meglio un trittico di gare ravvicinate a dir poco difficile che scatterà sabato (15) con la trasferta di Lecce, continuerà martedì a Napoli in Coppa Italia e terminerà l’antivigilia di Natale contro la Juve. Una settimana di fuoco che il Frosinone potrà attraversare con la testa libera da brutti pensieri malgrado qualche assenza importante. Eusebio Di Francesco vuole guardare partita per partita. Senza nessun tipo di gestione.

“Una volta chiarita la situazione degli infortunati, contro il Lecce cercherò di schierare la formazione migliore. Poi penseremo alla Coppa Italia dove vogliamo fare una bella figura e poi ci sarà la sfida con la Juve”, ha detto il tecnico nella conferenza stampa anticipata a giovedì. Dunque avant tutta col Lecce, un match tra le 2 rivelazioni del campionato, divise solo da 2 punti. Al Via del Mare in palio il primato delle “piccole” ma non solo. T

Tanti temi sul prato dello stadio salentino come la politica-giovani delle società, le sfide nella sfida tra i “guru” del calciomercato Guido Angelozzi (uno degli ex) e Pantaleo Corvino e tra i tecnici-amici Roberto D’Aversa ed Eusebio Di Francesco (altro ex).

Un acuto fuori casa

Eusebio Di Francesco

Il Frosinone, reduce dal pareggio interno col Toro, cerca la prima vittoria esterna o quantomeno un risultato positivo dopo 5 ko di fila. Solo il Newcastle (-16) ha registrato una differenza negativa più ampia del Frosinone (-15) tra i punti guadagnati in esterna rispetto a quelli ottenuti in gare casalinghe nei maggiori 5 campionati europei: i ciociari hanno infatti raccolto solo 2 punti (ad Udine e Salerno) in 7 match fuori casa, rispetto ai 17 guadagnati in otto partite allo Stirpe. Un rendimento modesto che però non ha impedito di toccare la rassicurante quota 19: nessuna delle 29 neopromosse con almeno questo punteggio dopo 15 giornate è poi retrocessa (nell’era dei 3 punti a vittoria).

Di Francesco è consapevole delle difficoltà incontrate in trasferta ma difende le prestazioni. “Abbiamo raccolto troppo poco ma se penso alle partite posso dire che la squadra ha sempre dato la sensazione di fare la partita al di là degli errori. Dobbiamo avere lo stesso approccio e la medesima filosofia dentro e fuori. Poi possono cambiare le strategie”, ha chiosato il tecnico.

Tenacia e qualità

Barrenechea rientra dopo la squalifica

Servirà un Frosinone coraggioso, equilibrato e concentrato. Senza passaggi a vuoto come talvolta è capitato. Le assenze sono pesanti ma le qualità non mancano per creare difficoltà al Lecce. Di Francesco ha un’idea molto positiva degli avversari nonostante non vincano da 10 turni (24 settembre 1-0 al Genoa). Ma sono collezionisti di pareggi: ben 8 compreso l’ultimo ad Empoli; solo l’Udinese ne vanta di più, 9.   

“Con Roberto D’Aversa siamo amici, siamo di Pescara e spesso giochiamo a padel insieme e contro – ha svelato DiFraSta facendo un grande lavoro, ha dato una precisa identità al Lecce che cerca di essere aggressivo e mostra tanti aspetti positivi. Sono contento per lui, si sta prendendo qualche piccola rivincita e belle soddisfazioni. Siamo stati accomunati per certi versi dal periodo un po’ buio. Il Lecce è un’ottima squadra composta da giocatori bravi che hanno acquisito consapevolezza rispetto al primo anno di serie A, formazione solida che sa quello che vuole”.

Si affronteranno 2 squadre giovani: Frosinone (24 anni e 229 giorni) e Lecce (24 anni e 327 giorni) hanno l’età media più bassa della Serie A considerando i titolari più i subentrati. E quindi si profila una gara a viso aperto, combattuta e vibrante.

Difesa decimata

L’ex Monterisi resta in dubbio

Il Frosinone sbarca in Salento con assenze pesanti. Mazzitelli non ce la fa (forse sarà in campo con la Juve). In dubbio l’ex Monterisi ed Oyono. Una decisione definitiva sarà presa sabato mattina quando verrà stilata la lista dei convocati. Out Marchizza, Reinier e Kalaj. Contata la retroguardia. Di Francesco ritrova Barrenechea, reduce dalla squalifica. Harroui è pronto a giocare dopo la panchina col Toro.

A questo punto scelte obbligate davanti a Turati con Lirola, Okoli, Romagnoli (altro ex) ed Oyono. A centrocampo in regia tornerà Barrenechea con Brescianini e Gelli mezzali. Dubbi in attacco: solo Soulé è sicuro di una maglia; Kaio Jorge sembra in vantaggio su Cheddira; a sinistra il prescelto sembra Ibrahimovic. Ma non è escluso un impiego di Garritano (buona la sua prova col Toro) a centrocampo o anche in attacco. Molto dipenderà dal modulo, la sensazione è che Di Francesco voglia tornare al 4-3-3.

La carica di D’Aversa 

L’allenatore del Lecce Roberto D’Aversa

Il tecnico del Lecce confida nella spinta del “Via del Mare”.  “Il Frosinone è una squadra organizzata che gioca bene a calcio – ha sottolineato D’Aversa – E’ duttile, ha giocato sia a 3 che a 4. È una partita molto importante e c’è bisogno ci sia il clima che abbiamo respirato con Lazio e Milan. La partita può aprire scenari molto importanti: il Frosinone deve giocare contro l’intero Salento”.

D’Aversa svela i segreti di Lecce e Frosinone, rivelazioni del campionato. “Compattezza e competenza, sono rose importanti comunque – ha spiegato – Tutti ci davano per ultimi e penultimi, ma con lavoro e bravura si ottengono risultati positivi. Dobbiamo giocare con determinazione ed entusiasmo. In questo campionato ci sono squadre costruite per vincere e altre  per non perdere. Oggi solo Inter, Juve e Bologna hanno perso meno del Lecce: teniamolo a mente. Dobbiamo scendere in campo con la testa giusta e spinti dal nostro pubblico, che ci ha trascinato in tante partite”.

Due defezioni, Oudin c’è

Il terzino Gallo nel match con il Frosinone di 2 stagioni fa

D’Aversa disegnerà il suo Lecce con il 4-3-3. Nonostante qualche acciacco (Oudin in primis ma è convocato) rinuncerà solo allo squalificato Gonzalez ed a Almqvist colpito da un attacco influenzale. Tra i pali nessun dubbio: ci sarà Falcone. In difesa Gendrey, Pongracic, Baschirotto e Gallo che potrebbe preferito a Dorgu. A centrocampo Kaba, Ramadani e Rafia. Nel tridente dovrebbero rientrare Strefezza e Krstovic (già 4 reti) per Sansone e Piccoli. Mentre appare confermato Banda, elemento al quale D’Aversa difficilmente rinuncia.