Consiglio flash, anticipato dalla commemorazione di Franco Giovannone, per riequilibrare i conti e riconoscere debiti fuori bilancio. Anche «per fatture non pagate» ha lamentato la consigliera di minoranza Emanuela Piroli. Marco Corsi si dice in parte favorevole.
Marco Corsi
Forza Italia torna torna nella maggioranza di centrodestra a Ceccano. Lo fa con Angelo Macciomei che nei mesi scorsi era uscito dalla Lega. nelle prossime settimane la presentazione ufficiale
Anche Fiorella Tiberia e Arianna Moro, già assessore del Caligiore 1 col dente avvelenato, entrano nel direttivo formato dal commissario della Lega Ceccano. Alla cena di Marco Corsi presenzia Ottaviani. E Ciacciarelli, non eletto per mezzo punto ma ormai assessore regionale, ne è convinto: «I voti non sono mancati a Ceccano, anzi»
A Ceccano due mosse per il riassetto dello scacchiere della maggioranza di Centrodestra. L’assessore Macciomei e il consigliere Patriarca, ormai ex leghisti, si dichiarano indipendenti e restano fedeli al sindaco di FdI Caligiore. Stando agli accordi postelettorali, inoltre, arriva un’altra staffetta di metà mandato: Savoni, capogruppo di Fratelli d’Italia, presidente del Consiglio al posto di Giovannone
Da Marco Corsi, neo commissario della Lega di Ceccano, si allontanano i grandi elettori: l’ex amministratore Angelo Aversa, tra gli altri, resta Civico. «Deve aver cambiato idea, ma va bene così – controbatte il ricostruttore -. Riparto con Sara Diana, che sa cos’è la coerenza»
Marco Corsi, neo commissario della Lega Ceccano, non la vede «più drogata ma finalmente pura». L’assessore Macciomei: «Non ho ancora deciso il da farsi, ma sto fuori dalla Lega». Lontanissimo anche il consigliere Patriarca: «Con che coraggio dà le pagelle proprio lui?»
Terremoto nella Lega. Il vertice provinciale commissaria il Partito a Ferentino. È il via libera alla candidatura Zaccari a sindaco. Segnali per ricostruire l’asse con l’ex sindaco Antonio Pompeo. Commissariata anche la Lega a Ceccano. E su Anagni chiesto un chiarimento
A Ceccano Centrodestra e Centrosinistra lo davano per “politicamente morto” alle Regionali 2023. Invece il civico Marco Corsi non ha fatto affondare la Lega rimasta senza leghisti. Manuela Maliziola, prima Sindaca della storia fabraterna, aveva saltato un giro. Ora è ufficialmente tornata: quintuplicando in città le percentuali regionali e provinciali di Democrazia Solidale
Esplode la Lega: in pochi giorni vanno via i dirigenti Borrelli, Lorini, Bovenga, Brait e Bronzi. Cosa sta accadendo. Acque agitate anche in FdI. Giorgia Meloni commissaria il rampelliano Massimo Milani, coordinatore di Roma, dopo la riunione da mille persone al Brancaccio
La Lega spiega perché conferma la candidatura di Corsi. “Allargamento della base, come sollecitato da Salvini”. E rassicura sugli equilibri comunali: “Non ci saranno cambiamenti”. Nega il blitz: “Tutti sapevano, si erano visti a pranzo”. Il primo cittadino di FdI, intanto, se la prende con i giovani di Progresso Fabraterno: «”Regresso”, non aver paura di nominare il Pd»
La Lega di Ceccano chiede il ritiro della candidatura di Marco Corsi alle Regionali. La risposta non ufficiale è ‘non se ne parla proprio’. I sospetti che dietro ci sia Fratelli d’Italia. Il ritiro della firma alle Provinciali.
Ceccano si scopre bacino di candidati per le Regionali. Dopo la mossa del Pd che ha candidato Querqui, ora la Lega punta su Corsi. E Demos sull’ex sindaco Maliziola. Le grandi manovre romane. Vincenzi non si sposta dalla presidenza
A Ceccano si intreccia una doppia conferenza stampa, una della maggioranza e l’altra dell’opposizione, sui contestati parcheggi a pagamento. Nel mezzo l’ordinaria follia di una lettera minatoria al sindaco Caligiore: «Ti ammazzo come un cane»
Nell’odierno Consiglio comunale di Ceccano, una mezz’oretta in aula per mettere a posto le carte, un grande classico: le proteste della minoranza per il mancato coinvolgimento da parte della maggioranza. Il sindaco Caligiore: «I presidenti non sono obbligati a fare commissioni consiliari su quanto sarà portato in Consiglio»
Il segretario del Pd Ceccano ritiene inaccettabile che «Aversa se ne vada ogni volta dopo aver preso la presenza». Preferirebbe vedere entrare in Consiglio Stella: il primo dei non eletti della coalizione di Corsi. Lui è il secondo. Il portavoce civico del Partito democratico? Continua a complimentarsi con la Giunta di centrodestra guidata dall’ex alleato Caligiore. Soprattutto con l’assessore Del Brocco
Il centrosinistra è riuscito a far arrabbiare persino la vicesindaco di FdI. Si parte con il rendiconto, raccontato dal sindaco Caligiore, ma come non litigare sul piano anti dissesto. Flash news: la Tassa sui rifiuti, la Tari, aumenterà. «Ma qui non si ha rispetto per persone che lavorano da sei mesi a testa bassa e hanno presentato il piano di riequilibrio che comprende quindici anni di bilanci». Sottinteso: «Ragazzì, mo ve lo buco ‘sto pallone»
A Ceccano seduta fiume iniziata alle nove di sera, chiusa alle tre di notte e a tratti infuocata. Dal documento politico per l’Ucraina, ritoccato dal centrodestra, fino alla protesta del centrosinistra: contro l’aumento e la privatizzazione dei parcheggi a pagamento. Passando per il braccio di ferro su Plastic Free e Monumento Mastrogiacomo
Vertice a Ceccano tra Pd, il suo portavoce Corsi, Il Coraggio di Cambiare, Nuova Vita, Psi, Demos e il giovanile Progresso Fabraterno. Per mettere in campo un’opposizione unitaria contro l’amministrazione di centrodestra votata dal 51% degli elettori: sin dal prossimo Consiglio comunale. Ma anche per gettare le basi per il futuro Campo largo
Lo slittamento della prossima seduta consiliare, a detta del segretario del Pd Ceccano, non sarebbe stato concordato da maggioranza e minoranza. E attacca il presidente del Consiglio. A smentirlo non solo quest’ultimo, ma anche i consiglieri di opposizione
A Ceccano i consiglieri di centrosinistra richiedono una seduta urgente per protestare contro moltiplicazione e privatizzazione dei parcheggi a pagamento. Sanno bene che è uno dei punti del piano anti dissesto ed è ormai prossima la gara d’appalto. Ma in ballo c’è molto di più: il riconoscimento del potere di controllo della programmazione del centrodestra