L’anniversario della sfiducia all’ex sindaco di Cassino. Vecchi veleni mai smaltiti, misteri mai chiariti. Chi staccò davvero la spina a D’Alessandro?
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Un primo verdetto delle urne a Cassino c’è già stato. Bocciati tutti i dissidenti che portarono alla caduta dell’amministrazione D’Alessandro. Lo stesso accadde nel ’97 con Fanelli
L’incredibile serie di colpi fortunati che hanno illuminato il cammino di Peppino Petrarcone. Da ex sindaco scaricato a catalizzatore degli scontenti di tutte le liste. E ora anche…
Forza Italia sospende i tre consiglieri comunali di Cassino che hanno fatto cadere il sindaco D’Alessandro. La goccia che ha fatto traboccare il vaso: le dichiarazioni di Chiusaroli. Ciccone assume la direzione del Circolo. Confermato Langiano per le trattative. Nuovo vertice nazionale.
I gregari tirano la volata Il suo ex braccio destro Niki Dragonetti lo ha soprannominato Gli buciard’ per rendere merito alla sua abilità di gestire nello stesso momento la trattativa su più…
Nel bene e nel male, Carlo Maria D’Alessandro non ha governato da solo. Ecco una carrellata dei protagonisti sui quali più ci siamo accaniti durante questi 2 anni e 8 mesi di governo
L’amministrazione comunale di Cassino È caduta. Hanno firmato le dimissioni in massa 15 dei 24 consiglieri. Si torna alle elezioni. Già a maggio.
Quindici pronti a firmare le dimissioni lunedì mattina facendo cadere l’amministrazione comunale di Cassino. Ecco chi sono. La Lega ancora divisa. L’ultima via per la retromarcia.
Il bivio sul quale si deciderà il futuro dell’amministrazione comunale di Cassino. Il ruolo della Lega. Perché rientrare equivale a condividere le responsabilità del passato. Scelta di coraggio e abbraccio mortale.
Il sindaco di Cassino ribalta la scacchiera. E si riappropria del gioco. Martedì Tavolo del Centrodestra per sanare tutte le crisi. Così scippa l’azione ai dissidenti. E li riporta ai margini. Dialogo con Lega e FdI
Ultime ore per risolvere la crisi. Poi le dimissioni e tutti a casa. Altrimenti ci sarebbe un anno di commissariamento. Rossella Chiusaroli tesse la tela con la Lega per ricucire lo strappo. E creare così un asse del dissenso interno. Con cui ‘controllare’ il sindaco
Quattro fatti riaprono le trattative per la soluzione della crisi politica a Cassino. Si andrà ad una Verifica Programmatica: possibile azzeramento di fatto (ma non di nome) e rimpasto lampo con rassegnazione delle deleghe. Ma se non ci sono i numeri si va subito a casa
Sono ridotti al minimo i margini per evitare la caduta dell’amministrazione comunale di Cassino tra qualche giorno. È emerso con chiarezza nella puntata di ieri sera di A Porte Aperte. Chiusaroli in studio. Cosa vogliamo? Nulla. Il sindaco? Deve cambiare metodo. E se questo fosse l’unico? Stacchiamo la spina
Più che crisi politica quella in atto a Cassino è crisi psichiatrica. I dissidenti fanno dichiarazioni opposte: “Siamo in opposizione”. “No siamo in maggioranza ma critici”. Leone si dimette senza l’autorizzazione del sindaco. “La politica non può giocare sul bilancio”
Nulla accadrà oggi nella crisi al Comune di Cassino. Il caso Iannone? Un fatto interno a NcI. Sganciato da Forza Italia. La proroga del Registro? È nulla. Oggi la distruzione delle firme. Come andrà a finire. A meno che…
Scaduto il termine per firmare la mozione di sfiducia al sindaco D’Alessandro. Le firme di fermano a 12. La Lega chiede la proroga a lunedì. Ma renderebbe tutto nullo. C’è aria di bluff. Ecco perché.
Il sindaco dal notaio per verificare la possibilità di surrogare i dimissionari. Impossibile. La Lega prepara una data per celebrare la caduta. Il tredicesimo firmatario delle dimissioni? Giurano che c’è
Nulla di fatto nella riunione tra le due anime di Forza Italia per tentare di ricomporre la frattura. I lealisti respingono la richiesta di azzeramento e riordino delle cariche. Non è uno zero a zero. Ecco perché
Lo scontro durante la riunione politica all’Edra Palace. Al sindaco 48 ore per individuare una soluzione amministrativa. Chiusaroli contro Abbruzzese: “Sei un uomo da marciapiede”
Vincono tutti nel vertice in cui si è assistito al muro contro muro. Il sindaco non arretra. I dissidenti ottengono il vertice con il coordinatore regionale. E mettono in discussione l’egemonia di Abbruzzese. Che vince perché li isola. La maggioranza: non ci facciamo dettare la linea dai dissidenti