Il presidente della Regione si conferma un fuoriclasse sul piano amministrativo, il neo segretario ricolloca il partito a sinistra, Base Riformista si interroga. Ma quello che non si capisce è perché la candidatura a sindaco di Roma sia tramontata senza colpo ferire. Rimane uno scenario aperto destinato a pesare.
Virginia Raggi
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Il centrodestra continua a ripetere che a Roma procederà unito ma non ha ancora indicato il candidato sindaco. Nel salotto di Bruno Vespa il coordinatore nazione di Forza Italia Antonio Tajani la butta lì con apparente superficialità. Apparente…
I numeri del sondaggio Tecné di questa mattina. A Roma la partita è aperta. Risultati non omogenei. Eccoli. Per il leader di Azione il Pd al secondo turno delle comunali di Roma sosterrebbe Virginia Raggi. Un’affermazione che squarcia il velo su possibili manovre “contro” l’ex segretario. Che a questo punto potrebbe perfino decidere di riorganizzarsi all’interno del Partito.
La candidatura a sindaco di Roma sta diventando una palude per una coalizione logorata dalla “guerra” tra Matteo Salvini e Giorgia Meloni. Impressionante la lista dei nomi che sono stati “bruciati” e che sono scappati sbattendo la porta. E intanto Virginia Raggi e Carlo Calenda ringraziano e vedono il ballottaggio.
Dopo lo strappo di Davide Casaleggio un’altra grana per Giuseppe Conte: il possibile partito di Alessandro Di Battista. Il ruolo di Luigi Di Maio. Cosa potrebbe succedere e e con chi sono schierati Ilaria Fontana, Loreto Marcelli, Luca Frusone ed Enrica Segneri.
Top e Flop. I fatti ed i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Candidatura a sindaco di Roma e presidenze delle commissioni regionali del Lazio: due temi che ridisegnano la mappa del potere all’interno dei partiti e perfino in Ciociaria. Ecco come è andata.
Il dibattito di questi giorni mette in luce la totale assenza di candidati pronti e preparati all’interno dei Partiti. Devono andare a bussare alla cosiddetta “Società civile”. Che si tiene ben distante da tanta approssimazione. Storie da Fracchia la Belva Umana
La Direzione Pd si sgancia da un abbraccio con il M5S che finora ha portato solo al blocco della candidatura vincente di Zingaretti su Roma. E nessun benefico. Almeno per i Dem
Top e Flop. I fatti ed i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
La partita della candidatura a sindaco di Roma non è chiusa. Potrebbero supplicarlo (in ginocchio sui ceci) di scendere in campo. Ma a quel punto al Governatore del Lazio potrebbe convenire di restare a guardare la Caporetto di un partito impossibile da guidare.
Il ruolo del direttore de Il Fatto nell’incastro delle candidature a sindaco di Roma. Ma tra Pd e Cinque Stelle la tensione è addirittura aumentata. Tanto valeva mettere in campo il Governatore. Adesso però Base Riformista potrebbe provare a convincere Letta a cambiare strategia: riprendersi gli elettori che nel 2018 hanno preferito il Movimento.
Il pasticcio delle comunali di Roma ridimensiona Nicola Zingaretti e ne rende incomprensibili alcune scelte. A cominciare da quella di dimettersi da segretario nazionale del Pd. Enrico Letta considera improponibile l’alleanza con i pentastellati anche nelle altre città. Nel Lazio l’intesa che senso ha più? Intanto nel centrodestra Guido Bertolaso resiste alle pressioni. Per ora. Spunta Maurizio Gasparri.
Top e Flop. I fatti centrali ed i protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa è accaduto e cosa ci attende nelle prossime ore
Era già successo in Emilia Romagna, in Puglia, in Campania, in Toscana: il Movimento Cinque Stelle lascia sistematicamente i Democrat in mezzo al guado. Come successo anche al Governo nazionale. Ma la questione della candidatura a sindaco di Roma segna pure il fallimento dell’ex premier e di Enrico Letta. Ha vinto solo Virginia Raggi.
Il centrosinistra candida Roberto Gualtieri. Nicola Zingaretti resta in Regione. Virginia Raggi blindata da Conte: “ottima candidata, M5S la appoggia compatto”. Lombardi e Corrado: “Forte imbarazzo per eventuale candidatura di Zingaretti”. Ma al Campidoglio sarà il secondo turno a decretare vincitori e vinti. Senza possibilità di rientrare.
Terzo tempo. Fischi e fiaschi della settimana. L’inaugurazione della struttura della Prima Sole, ma anche il passaggio di Lucio Fiordalisio dal Pd a Fratelli d’Italia. La polemica alla Provincia che ha coinvolto Daniele Maura e la candidatura a sindaco di Alatri di Maurizio Cianfrocca. Ma è la scelta del Governatore di concorrere al Campidoglio che cambia completamente il quadro.
La sindaca andrà avanti comunque: non ascolterà Giuseppe Conte e neppure il Movimento. Il Governatore non può “strappare”, ma la domanda comincia ad essere una: l’accordo con i Cinque Stelle ha davvero ragione di esistere per il Pd? Intanto Mancini si dimette da Tesoriere Dem: “Via ad una fase nuova”
Il Governatore lancia Roberto Gualtieri. Teme le imboscate dei Cinque Stelle fedeli a Raggi e Casaleggio. E si prepara a diventare una “riserva di lusso” della coalizione di centrosinistra per futuri incarichi nazionali. La leader di Fratelli d’Italia: “Chi mi vuole candidata a Roma lo fa per togliermi di torno”. Obiettivo Palazzo Chigi.
Letta tratta con Conte un accordo su Roma. Il Governatore si candida solo se c’è un accordo blindato con il M5S. Ipotesi intesa per il ballottaggio: chi perde sostiene l’altro. A destra c’è Bertolaso