Durissimo attacco su Facebook del presidente della Regione Lazio: “La Sindaca, ancora per un mese, della nostra amata capitale ha inaugurato la figura dei “Ni Vax”. Tradotto: non decido su niente come faccio da 5 anni. E i romani pagano”.
Virginia Raggi
Quirinale e Campidoglio vicini come non mai nell’architettura dell’immediato futuro politico. Con Raggi che tenta il bis fra rimpasti e salvezza improbabile e con Conte che sul colle cerca (anche) la kryptonite per disinnescare Renzi.
Sulla bacheca di Beppe Grillo appare una foto con una scritta: è la benedizione alla candidatura ter di Virginia Raggi a Roma. Le reazioni sugli altri fronti. I due Partiti maggiori, Pd e FdI, non accelerano. Ma aspettano le prossime Regionali. Ecco perché
Come va letta la nota di otto righe con cui nelle ore scorse Goffredo Bettini ha chiuso ogni possibilità al sostegno per Virginia Raggi. È un ‘Non possumus’ che va molto più in là di Roma. E punta a rimettere il Partito in posizione d’attacco
Il leghista allontana le regionali («c’è prima Roma»), difende Salvini e si rivolge a tutto il centrodestra. Rivendicando per il Carroccio il candidato sindaco.
I Cinque Stelle insistono sulla ricandidatura a sindaco di Roma. Il segretario del Pd non può cedere su questo, ma deve guardare anche alle prossime regionali. Situazione non semplice, che può mandare a casa il Governo.
In realtà già un sondaggio di gennaio autorizzava la volontà di ricandidarsi della sindaca dei Cinque Stelle. Chi è stato il primo cittadino più bravo per i cittadini? Nessun dubbio: Walter Veltroni.
La questione dei rifiuti di Roma rischia di mettere in crisi la fragile unità interna del Pd e perfino l’intesa di governo con i Cinque Stelle. La sindaca non ha individuato un’area da adibire a discarica e il tema diventa sempre più complesso e affrontato in uno stato di perenne emergenza.
Le ruspe sulle ville dei Casamonica hanno rilanciato l’immagine della sindaca di Roma, che adesso sfida il leader leghista sullo sgombero dell’immobile occupato da Casapound. Ma i leader pentastellati non la amano. Mentre il Pd dovrà prima o poi porsi il problema di come fermare l’ascesa del vicepremier e segretario del Carroccio.
Il Partito Democratico vuole riprendersi i suoi voti, andati al Movimento 5 Stelle. Ecco il perché delle mosse di Renzi. E l’incursione di Nicola Zingaretti nelle file di Virginia Raggi
di Arturo GNESI Scrittore – Medico – Blogger Sindaco di Pastena Ogni giorno si intensificano i pettegolezzi sul sindaco della capitale e con titoli allusivi, benché geniali, viene tirata…
di FAUSTA DUMANO Scrittrice e insegnante detta ‘Insognata’ La signora Virginia è una donna forte e coraggiosa. Affiora dall’archivio fotografico di Piero Albery camminando con passo deciso. Con lei c’è…
Il punto sulla giornata in vista delle elezioni Regionali. Il requiem per l’alleanza intonato da Conte durante la presentazione di Donatella Bianchi. La firma di Ciacciarelli ed i veleni sul seggio. Cinque donne capolista per D’Amato. Il Pd vara tutte le liste. Vacana con Smeriglio.
È un finale di campagna elettorale per cuori forti nella Capitale. Giovanni Floris accende la miccia, facendo capire che l’ex sindaca potrebbe sostenere il candidato del centrodestra. Mentre l’ex premier annuncia il suo voto all’esponente del Pd. Ma a titolo personale. Giorgia Meloni intanto sa di non poter perdere nella corsa al Campidoglio
Terremoto nella chat dei dirigenti M5S nel Lazio. Roberta Lombardi attacca la campagna della sindaca Raggi. E ricorda “Negli ultimi 5 anni ha governato lei”
Il Movimento Cinque Stelle nomina gli organismi di garanzia e il fondatore piazza i fedelissimi. Giuseppe Conte dovrà fare i conti con loro. In Ciociaria attesa per la visita dell’ex premier il 24 settembre a Sora. Con Fontana e Marcelli ci saranno anche Frusone e Segneri? Le manovre.
L’ordine del Governatore ai fedelissimi: “Ignorare la sindaca di Roma”. E intanto D’Amato affonda il colpo e disegna lo scenario dell’ultimo miglio: da una parte l’eccellenza nella gestione del Covid, dall’altra il caos dell’emergenza rifiuti. Perché vincere a Roma significherebbe pesare anche nei confronti di Enrico Letta.
Inizia la fase più importante e delicata della partita tra il presidente della Regione e la sindaca della Capitale. Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato dalla giunta Raggi che chiedeva di sospendere la delibera dello scorso maggio con cui la Regione ordinava il commissariamento del Campidoglio in materia di rifiuti
Cala il sipario sulla consiliatura della sindaca Virginia Raggi. Salta la votazione degli OdG su Roma Capitale. La maggioranza ormai non c’è più. Si chiude tra urla e insulti
Dopo il successo di Tokyo il Governatore ricorda il gran rifiuto della Raggi che ha fatto perdere un’occasione storica a Roma. La sindaca risponde con lo scaricabarile. Il leader di Italia Viva sulla stessa posizione del Governatore del Lazio. Ma la medaglia d’oro che Zingaretti sogna è la sconfitta della Raggi al primo turno.