Massimo D’Alema lo disse subito: “Il Pd è un amalgama mal riuscito”. Le dimissioni di Nicola Zingaretti da Segretario lo confermano. È stata una resa alle correnti
Walter Veltroni
I protagonisti del giorno. Top e Flop del 24 ottobre 2020
Top e Flop. I protagonisti della giornata appena conclusa. Per capire meglio cosa ci attende nelle prossime ore
Dico Sì ma tifo No. La doppia faccia davanti al referendum
Soltanto i Cinque Stelle vogliono davvero il taglio dei seggi In tutti gli altri Partiti il tema della rappresentanza è molto presente
Il ritorno del re: “Al referendum voto no”
Importante dichiarazione del fondatore del Pd Walter Veltroni, che poi dice anche: “Nicola Zingaretti non si deve dimettere da segretario se dovesse perdere in Toscana”. “E’ la mancata alleanza Dem-Cinque Stelle alle regionali ad indebolire il Governo”.
Franceschini punta al Quirinale
Le grandi manovre del ministro della cultura, la concorrenza interna al Pd, le prospettive dei Cinque Stelle, il ruolo di Mario Draghi e… il voto reale. In arrivo.
Salvini-Zingaretti. Ma dove vai se il dualismo non ce l’hai?
La politica italiana è stata caratterizzata da sfide che hanno segnato epoche: Berlusconi-Occhetto, Berlusconi-Prodi. Ancora Berlusconi e… Veltroni. Ora il Capitano della Lega attacca il leader Dem, legittimandolo come principale avversario. E c’è una legge elettorale da scrivere.
Gigino Neglia, lo chef che doveva entrare in banca e invece si ritrovò in cucina
Non ha mai guardato Masterchef e venera Gualtiero Marchesi. Litigò con Vissani a cui ebbe il coraggio di dire che di vino non capiva nulla. Da Guarcino fino all’olimpo della ristorazione quasi per caso, ha saputo tener fede a tre soli credo: semplicità, freschezza ed inventiva. Per creare una cucina che da Frosinone ha fatto scuola.
La corsa la Quirinale, la tentazione di Palazzo Chigi e la frattura con Conte
Beppe Grillo intenzionato a proporre uno scambio ai Dem: “Giuseppi” al Colle e Zinga alla guida del Governo. Ma il presidente della Regione Lazio non si fida più di Luigi Di Maio. E in ogni caso bisognerà attendere l’election day. Situazione fluida.
Bettini ringrazia Grillo. E adesso Zingaretti che fa?
Per il Pd si pone un problema diverso dal governo. Si tratta di capire se il maggior partito della sinistra italiana intende tornare a parlare a settori abbandonati da anni. Oppure no. Il rischio è quello di trovarsi Giuseppe Conte presidente della Repubblica.
Veltroni, Franceschini e i due Letta: la corsa al Quirinale è già iniziata
L’elezione del prossimo presidente della Repubblica è destinata a cambiare il Sistema Italiana: ecco perché le grandi manovre sono già cominciate. Attenzione al bis di Sergio Mattarella