Ottaviani contro Renzi: «Se è così, lo porto davanti alla Corte Costituzionale»

CORRADO TRENTO per CIOCIARIA EDITORIALE OGGI
«Non si può escludere un ricorso alla Corte Costituzionale». L’umore del sindaco Nicola Ottaviani è nero. Dice: «Abbiamo appena saputo che a livello centrale hanno concesso una proroga al 30 settembre per l’approvazione del bilancio ai Comuni siciliani, stabilendo anche un contributo di 300 milioni di euro alla Regione: fondi che verranno utilizzati per risanare situazioni contabili difficili. Sinceramente sono allibito perché non capisco la ratio: si concedono proroghe per l’approvazione dei bilanci alle città metropolitane, alle Province, ai Comuni siciliano. Quindi si continuano a dare fondi al Comune di Roma e alla regione Sicilia. Perché al Comune di Frosinone e agli altri enti locali ammessi al Piano di rientro no? Mi sto consultando con gli altri sindaci che sono nella stessa situazione. Credo che ci siano gli estremi per una possibile violazione del principio di parità. Fra le altre cose, stiamo effettuando letteralmente i salti mortali per risanare il bilancio. L’ammissione al Piano di rientro è stata fondamentale per evitare il dissesto e parliamo di una situazione che abbiamo ereditato. Oltre a tutto questo, abbiamo dovuto fronteggiare i debiti fuori bilancio, i 27 milioni di euro di ulteriori residui e il taglio dei trasferimenti statali. In altre parole abbiamo scelto con coraggio di non dichiarare il dissesto. E a questo punto rischiamo il default perché vengono utilizzati due pesi e due misure. Non è una situazione politicamente accettabile. Ecco perché stiamo valutando l’ipotesi di un ricorso alla Corte Costituzionale».
Intanto il Comitato di Lotta per il lavoro, l’Osservatorio Peppino Impastato, l’Associazione Oltre l’Occidente, la Confederazione Cobas Frosinone scrivono in una nota: «Frosinone andrà ad approvare il bilancio preventivo 2015 con la importante novità della delibera di consiglio comunale n. 30 del 29/06/2015 che ha autorizzato la ripartizione in trenta anni del “buco” di 27 milioni di euro emerso dal bilancio consuntivo relativo all’anno 2014, con l’accertamento di crediti, tecnicamente “residui attivi”, inesigibili».
Aggiungono: «Bisogna recuperare altri 27 milioni di euro. Da dove vengono questi debiti/crediti? Cosa significa inesigibili e perché lo sono? A chi imputare l’attribuzione di questo buco che è la metà del bilancio comunale?».