Per Taddeo un Consiglio senza… Conte

La proclamazione degli eletti conferma l'uscita di scena per il 5 volte parlamentare e 2 volte sottosegretario. Due diverse interpretazioni della norma. Ma non ci saranno ricorsi. I volti nuovi. Ed i ritorni.

Ho combattuto la buona battaglia… ma ho conservato la fede”: chissà se Gianfranco Conte avrà pensato alla seconda lettera di San Paolo a Timoteo quando ha appreso dall’Ufficio Elettorale Centrale che non farà parte del Consiglio Comunale chiamato a governare Formia nei prossimi cinque anni.

L’elenco dei 24 eletti non vede il nome del cinque volte parlamentare di Forza Italia e due volte sottosegretario, candidato sindaco nell’ultima tornata con le civiche Formia con te, Nuova Area e Progetto Democratico. Gli è costato caro l’apparentamento formalizzato una settimana prima del ballottaggio con Amato La Mura poi sconfitto per soli 37 voti di scarto dal sindaco eletto Gianluca Taddeo.

Gianfranco Conte sapeva a quale rischio andava incontro. In caso di vittoria di La Mura sarebbe stato affiancato in Consiglio dal primo dei non eletti di Formia con te Luigi Scafetta. Ma in caso di vittoria di Taddeo avrebbe perso tutto. Compresa la sua elezione al termine del primo turno. E così è stato. 

La decisione dibattuta

Amato La Mura e Gianfranco Conte

L’Ufficio Elettorale centrale, presieduto dal giudice del Tribunale Civile di Cassino Virgilio Notari ha dovuto assumere una decisione molto dibattuta e controversa. Se fare affidamento al contenuto della Legge sull’elezione diretta dei sindaci oppure a due pronunciamenti del 2018 fatti dal Consiglio di Stato. Due decisioni che hanno parzialmente rivisto l’interpretazione della normativa per quanto riguarda l’assegnazione dei seggi.

Di fronte all’incertezza l’Ufficio Elettorale ha chiesto un parere al Viminale. E la risposta è stata salomonica: fate voi.  

Alla fine si è giunti ad una posizione unanime e condivisa tra il presidente  Notari ed i cancellieri Giuseppe Valerio (Tribunale di Latina) e Rossella Tempesta (Tribunale di Cassino). L’interrogativo era: con l’apparentamento sottoscritto, Gianfranco Conte può conservare il seggio ottenuto il 3 e 4 ottobre con 1.799 voti personali? Secondo le recenti sentenze del Consiglio di Stato la posizione del candidato sindaco in lizza nel primo turno verrebbe sempre tutelata anche a prescindere dell’apparentamento siglato. 

Applicando invece la normativa sull’elezione diretta del sindaco, in caso di apparentamento Gianfranco Conte perde il seggio in favore del candidato più votato della lista (beneficiaria dell’accordo elettorale) che ha ottenuto il miglior resto. In questo caso il seggio va a Imma  Arnone di “Guardare oltre”, la lista di derivazione Dem presente nella coalizione dei trasversali.

Nessun ricorso

Il municipio di Formia

L’Ufficio Elettorale ha condiviso questa seconda interpretazione, che ora passa al vaglio definitivo del Prefetto di Latina Maurizio Falco. Una dexisione accolta con serenità dall’interessato. “Ricorso al Tar? E perché dovrei – ha commentato – Sapevo di questa incertezza interpretativa. Dopo quattro anni posso definire conclusa questa esperienza

Conte lascia definitivamente la politica? È un’ipotesi. Il suo sogno era di concludere con l’elezione a sindaco la sua lunga carriera iniziata il 27 marzo 1994 con l’ingresso a Montecitorio. 

Il paradosso vuole che abbia dovuto cedere il seggio alla moglie di un uomo politico con cui ha sempre duellato a distanza: il quattro volte sindaco di Formia Sandro Bartolomeo.

La convalida dell’Ufficio Elettorale centrale ha confermato le previsioni della vigilia.      

La maggioranza del sindaco Gianluca taddeo sarà formata da 6 elementi di “Taddeo per Formia” (Tania Forte, Luca De Meo, Giuseppe Antigiovanni, Luigi Rossi, Valentina Di Russo e Luigi Scarpellino); da 4 di Forza Italia (Pietro De Meo, Eleonora Zangrillo, Caterina Nocella e Mattia Zannella); da 3 di Fratelli d’Italia (Pasquale Cardillo Cupo, Ilaria Benocci e Renata Ranucci); e poi da un consigliere ciascuno delle civiche “Formia periferie al centro” (Marco Bianchini) e “Formia Vinci” (Antonio Capraro).

L’opposizione, o meglio le minoranze, farà affidamento sul candidato sindaco sconfitto Amato La Mura, su 3 consiglieri di “Prima Formia” (Antonio Di Rocco, Caterina Merenna e Nicola Riccardelli); sul primo degli eletti di “Formiamo il Futuro” (Francesco Di Nitto), dagli altri due candidati a sindaco sconfitti Paola Villa e Luca Magliozzi, quest’ultimo affiancato dal più votato della lista del Pd Alessandro Carta.

Chi sono e da dove vengono 

Luca Magliozzi è una delle new entry

Saranno 11 i volti  nuovi presenti nel rinnovato Consiglio Comunale che contribuiscono ad abbassare drasticamente l’età media dei suoi componenti. 

Arrivano un po’ tutti dalla società civile. Luca De Meo è un infermiere professionale presso l’ospedale Dono Svizzero; Giuseppe Antigiovanni è titolare di una scuola guida; Luigi Rossi è di Santi Cosma e Damiano come il neo sindaco Taddeo ed ha uno studio legale di fronte il palazzo municipale di Formia; Valentina Di Russo gestisce lo stabilimento balneare di famiglia sul lungomare di Vindicio; Caterina Nocella è medico presso il pronto soccorso di Formia; Ilaria Benocci lavora come commessa presso il centro commerciale Itaca; Renata Ranucci (figlia della consigliera d’amministrazione di Acqualatina Rossella Rotondo gestisce due studi da commercialista  a Roma e quello del compianto papà Raffaele in via Marziale); Francesco Di Nitto gestisce un’azienda agricola nelle campagne di Gianola, Alessandro Carta è dipendente della Siae a Roma mentre il suo candidato sindaco Luca Magliozzi con la sua famiglia gestisce una farmacia in largo Paone

Rispetto al consiglio comunale che si è sciolto lo scorso dicembre sono stati, invece,  confermati “Miss PreferenzeTania ForteEleonora Zangrillo – il suo nome è pronosticato per la presidenza del consiglio comunale o per diventare il “vice” di Taddeo – l’avvocato penalista Pasquale Cardillo Cupo, Marco Bianchini, Antonio Capraro, il candidato sindaco sconfitto Amato La Mura, Antonio Di Rocco, Nicola Riccardelli e, inoltre, il sindaco uscente Paola Villa.

E chi ritorna

Gianluca Taddeo dopo il risultato

La convalida degli eletti ha sentenziato anche alcuni illustri ritorni. Tre li ha espressi la neo maggioranza di centrodestra. 

Luigi Scarpellino è stato consigliere per l’ex Ccd vent’anni fa; Mattia Zannella ha fatto parte della maggioranza di centrosinistra nel Bartolomeo quater tra il 2013 ed il 2017 mentre Piero De Meo torna in consiglio 13 anni dopo la precedente esperienza ed essere stato il primo dei non eletti nella lista di Forza Italia nel 2013 e del 2018.  

L’unico ritorno nel “palazzo” nelle fila dell’opposizione riguarda Caterina Merenna. L’imprenditrice, che gestisce con la famiglia una concessionaria automobilistica, del consiglio comunale non ha mai fatto parte. Ma della Giunta sì ricoprendo l’assessore alle attività produttive nella breve consiliatura (2001-2003) guidata dal sindaco centrista Antonio Miele