Frosinone, l’exploit della Primavera addolcisce la pillola di Parma

In trasferta la squadra giallazzurra non ingrana incassando la terza sconfitta di fila. Lontano dallo “Stirpe” i canarini perdono sicurezza inanellando errori in difesa e in attacco dove concretizzano poco. Ma il club giallazzurro può consolarsi con i ragazzi di Gorgone che volano al secondo posto dopo 3 vittorie consecutive

Alessandro Salines

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Un sorriso in un sabato altrimenti nerissimo lo ha strappato la Primavera che ha battuto a Genova la Sampdoria, issandosi alle spalle delle capoliste Fiorentina e Juve e vestendo i panni della matricola terribile. Sono le 2 facce del Frosinone versione autunnale: la prima squadra continua a faticare in trasferta (terzo ko di fila), la formazione-baby è la rivelazione del campionato Primavera 1 (3 vittorie consecutive, 4 in 6 gare). Al di là dei raffronti, la sconfitta di Parma lascia tanto amaro in bocca e deve far riflettere perché è stato un film già visto a Benevento e Cittadella. Perdere 9 punti così a lungo andare potrebbe pesare in classifica.

Chi vince festeggia, chi perde spiega

Stefano Morrone e Fabio Grosso

Una volta Julio Velasco, leggendario coach della generazione dei fenomeni della pallavolo italiana, disse: “chi vince festeggia, chi perde spiega”. Una frase diventata storica ed entrata nel glossario dello sport.

Il Frosinone dovrebbe iniziare a spiegare soprattutto a se stesso come è riuscito a perdere 3 partite pur giocando a buoni livelli. Tre sconfitte quasi in fotocopia, decise da episodi ed errori individuali. E con il denominatore comune della poca concretezza in attacco.

“E’ un aspetto da migliorare – ha confermato Stefano Morrone, vice allenatore del Frosinone – Per quanto creiamo potremmo fare più gol”. Ed il dato sul rapporto tra tiri e gol è significativo: 117 le conclusioni, solo 9 reti (il 7,7%). Il tecnico Fabio Grosso dunque dovrà continuare lavorare su questo fattore oltre che su quei famosi dettagli che fanno la differenza.

Tre indizi fanno una prova

Ben Kone cerca di contrastare Camara

Chiamarlo mal di trasferta forse è esagerato. Certo che 3 sconfitte di fila fuori casa non possono essere solo un caso. La spia si è accesa. Dopo la vittoria di Modena al debutto, il Frosinone fuori casa ha rimediato solo delusioni. Al contrario di quanto è accaduto allo “Stirpe” dove ha vinto 3 partite su 3.

Detto degli episodi che hanno punito i giallazzurri, non si può negare che in trasferta la squadra perda sicurezza commettendo errori gravi.

Un difetto di personalità? Forse. C’è da dire che il Frosinone è una formazione molto rinnovata, ancora in costruzione ed in alcuni frangenti lo sta pagando. A Parma 9/11 erano giocatori nuovi. Con Szyminski e Cotali in panchina la difesa è stata rivoluzionata e forse qualche certezza è venuta meno. Serve tempo insomma ma nel calcio ce n’è poco. “A Parma è mancata solo un po’ di fortuna perché nell’arco della partita il Frosinone ha disputato una grande gara con tante occasioni”, ha osservato Morrone.

Tanto equilibrio e la classifica s’accorcia

Cristiano Lucarelli, tecnico della sorpresa Ternana

La sconfitta di Parma fa scivolare il Frosinone al sesto posto scavalcato da Bari, Genoa e Ternana ed agganciato dal Parma. Con le battute d’arresto delle capoliste Brescia e Reggina la graduatoria è diventata più corta con 8 squadre in 4 punti. Il Bari ha travolto proprio la formazione di Clotet ed ha effettuato l’aggancio in vetta.

Ad oggi la compagine pugliese è la più in forma con 3 vittorie di fila, 4 nelle ultime 5 ed è ancora imbattuta. E per non farsi mancare niente può vantare il capocannoniere, Cheddira, con 7 gol in altrettanti turni.

Il campionato comunque resta alquanto incerto e i veri valori devono essere ancora espressi. Salgono il Genoa (2-0 a Ferrara con la Spal) e la sorpresa Ternana (2-0 a Cittadella). Crollano in casa il Cagliari contro il Venezia (1-4) ed il Palermo (0-1 dal Sudtirol). Si rialza il Pisa del D’Angelo-bis, parte con un pari l’avventura di Cannavaro sulla panchina del Benevento. Sabato per il Frosinone impegno interno con la Spal per cercare di tornare subito al successo.

L’exploit della Primavera

Giorgio Gorgone, tecnico della Primavera

Il Frosinone dunque può consolarsi con la squadra di Gorgone che al debutto assoluto nel campionato Primavera 1 sta andando oltre le più rosee previsioni. La vittoria sul campo della Sampdoria per 2-1 (doppietta di Cangianiello) ha proiettato i giallazzurrini alle spalle delle capoliste Juventus e Fiorentina balzate in testa dopo il successo contro il Torino ed il Verona. Tredici punti in 6 turni, frutto di 4 vittorie, 1 pari ed 1 sconfitta sono l’ottimo bottino conquistato da Cangianiello e compagni che partiti per salvarsi si ritrovano ora nei piani altissimi.

Una bella soddisfazione per il club giallazzurro, un premio al lavoro svolto dalla dirigenza con in testa i direttori Guido Angelozzi ed Alessandro Frara che non si sono fatti trovare impreparati al salto di categoria. Ma soprattutto va dato grande merito al tecnico Giorgio Gorgone che malgrado l’asticella si sia alzata parecchio è riuscito finora a dare continuità al gioco ed ai risultati della stagione scorsa. Bravo poi l’allenatore a trovare presto l’amalgama tra nuovi e vecchi.

Alessandro Frara, responsabile del settore giovanile

Ma il Frosinone Primavera finora ha colpito soprattutto per la personalità da grande squadra. Come se il salto di categoria non ci fosse stato. E sabato prossimo arriverà un vero e proprio esame di maturità con la sfida interna proprio contro la Fiorentina. Si giocherà alle 15 poco prima del match Frosinone-Spal. Sperando che stavolta si possa festeggiare 2 vittorie.