Le Province verranno riformate e torneranno come erano prima della Delrio. L’indiscrezione da Palazzo Madama. La data: il 2025. La visione di Pompeo. Gli errori commessi. I risparmi inutili
Province
La complessa vicenda storica ed istituzionale che portò alla nascita dei governi di territorio, tra reset moderni e input del Ventennio
Le parole pronunciate oggi dal vice premier Salvini. La “controriforma” della Delrio che al Governo tutti vogliono. Ed i possibili incastri sullo scenario ciociaro. Con Frosinone centrale
Antonio Pompeo è ormai un brand: l’emblematica chioma bianca. Si è emozionato perché gli hanno detto che sarà sempre “Il Presidente”. La Provincia di Frosinone, però, è ormai alle spalle: vuole diventare Consigliere regionale del Lazio ed essere anche «funzionale al cambiamento del Partito Democratico». L’appunto a De Angelis: «Niente correntismo esasperato nel Pd? Quantomeno fantasioso»
Il Comune di Frosinone non può farsi trovare impreparato di fronte al nuovo dialogo nato tra le Province di Frosinone e Latina. Ne andrebbe del suo futuro. E del suo peso strategico. Ecco tutti i nodi.
Perché il centrodestra ora vuole rivedere la riforma delle Province. E tornare quanto più possibile alle situazione di nove anni fa. Il lavoro svolto da Frosinone, il quadro di Latina.
Tutti i nomi dei candidati. Le liste e le sorprese. Chi alla fine risce a trovare un posto. E chi si vede scivolare. Assenze eccellenti e sorprese dell’ultima ora
A Ravenna, dall’assemblea delle Province Italiane, l’ultimatum per il Governo. O riforma le Province o inizieranno a legiferare le Regioni. L’urlo del presidente Upi Lazio Antonio Pompeo: “Non è più possibile amministrare nel caos creato dalla legge Delrio”
Al Governo la riforma delle Province sollecitata da Antonio Pompeo con l’Upi Lazio. Tornano gli assessori, consiliatura pareggiata di 5 anni. E nuove competenze
L’elezione diretta del presidente e dei consiglieri sarebbe il regalo d’addio dell’attuale presidente dell’Upi. In questo modo la Delrio verrebbe superata: ci sono spazi per centrare l’obiettivo.
In Consiglio dei Ministri si attende un testo che riformerà le Province. Reintroducendo gli assessori e nuove competenze.
Pd e Lega sono d’accordo e potrebbero dare vita ad un asse. Inoltre ci sono le condizioni affinché la proposta parta proprio dalla Ciociaria, dove Democrat e Carroccio esprimono una classe dirigente autorevole e “pesante”. Vale la pena provarci.
Il paradosso del centrodestra: vincente e maggioritario nei sondaggi, ma lacerato nei rapporti tra Lega e Fratelli d’Italia. I riflessi nei livelli locali riguardano anche la Ciociaria. E in particolare il capoluogo. Ma sarà l’esito della sfida per il Campidoglio a stabilire nuovi equilibri ad ogni livello.
Con il taglio di 345 seggi parlamentari e l’accorpamento dei collegi bisognerà “combattere” per il territorio. Nel Lazio alla guida di Lega, Forza Italia e Pd ci sono Francesco Zicchieri, Claudio Fazzone e Bruno Astorre. Ciociaria fuori dal “tavolo”.
A Fondi e Terracina Durigon, Fazzone e Calandrini non hanno trovato la quadra. In Ciociara succederà la stessa cosa. Il fatto è che tutti puntano a “contarsi” sulle preferenze dei singoli. In vista delle candidature a Camera, Senato e Regione.
La discussione che si è accesa in Commissione alla Regione Lazio rischia di innescare uno scontro sul nuovo Piano dei Rifiuti. Il rischio per Roma è quello di restituire il piacere fatto in questi anni dalle Province. Prendendosi i loro rifiuti.
In preallarme la Saf di Colfelice e tutti gli altri impianti del Lazio. Roma non ha ancora realizzato nulla di ciò che doveva evitare nuove emergenze rifiuti. L’ordinanza della Regione che l’ha salvata potrebbe essere prorogata fino a gennaio
Meno peso per le Province del Lazio. Accordo cin la Regione Marche. Tratterà 5mila tonnellate di immondizie romane al mese. Ma poi andranno interrate altrove
Ripreso al Ministero dell’Interno il tavolo per riformare le Province.Ilpresidente Upi Michele De Pascale: “Procedere spediti e arrivare alla conclusione entro settembre”
I territori insorgono contro il provvedimento che punta a liberare Roma dai rifiuti. Tutti contro la sindaca Raggi. E le soluzioni non applicate nella Capitale. No da nord a sud, sia da centrosinistra che centrodestra