Asl, la rivolta dei colonnelli: «Si riunisca il collegio di direzione»

Non è la rivolta dei colonnelli. ma se il Commissario della Asl di Frosinone Luigi Macchitella non disinnescherà la mina, potrebbe diventarlo.

La lettera, con il timbro ‘Urgente’ stampato su un lato, porta la firma di tutti i 14 direttori, di Dipartimento e di Distretto. Vogliono una convocazione urgente del Collegio di Direzione: l’organismo che assieme al manager ed ai direttori Sanitario ed Amministrativo concorre al governo delle attività cliniche nella Asl, partecipa alla pianificazione delle attività.

Non manca nessuno. Sotto al documento ci sono le firme dei dottori Sergio Timpone(Direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione), Bruno Macciocchi (Direttore del Dipartimento Scienze Mediche), Lorenzo Ingegno (Direttore del Dipartimento Scienze Chirurgiche), Marcello Russo ((Direttore del Dipartimento Assistenza Primaria e Cure Intermedie), Pierluigi Alò (Direttore del Dipartimento Diagnostica ed Assistenza Farmaceutica), Giancarlo Pizzutelli (Direttore del Dipartimento Prevenzione); ci sono poi le firme dei quattro direttori di Distretto Antonio Corbo (Distretto A), Francesco Carrano (Distretto B), Eleuterio D’Ambrosio (Distretto C), Pierangela Tanzi (Distretto D); presenti alla chiamata alle armi anche il dottor Fernando Ferrauti (Direttore del Dipartimento Salute Mentale e delle Patologie da Dipendenze), il dottor Massimo Menichini (Direttore sanitario ospedaliero C) e la sua collega Claudia Lucidi (Direttore Sanitario Ospedaliero A-B).

Due i temi che sollevano. Il primo: non sono in grado di garantire tutti i servizi e mantenere aperte tutte le strutture attuali a causa della normativa europea diventata obbligatoria anche a Frosinone con cui si impone un tetto massimo alle ore di servizio dei medici.

Il secondo: così com’è stato concepito, il Protocollo Informatico che deve entrare in servizio tra qualche giorno non rispetta le norme sulla privacy. In pratica: se un medico mi certifica una patologia, chiunque nell Asl potrà vedere cosa mi è stato diagnosticato.

E nessuno di loro se la sente di avvallare né le chiusure ed i trasferimenti che saranno necessari a causa del tetto agli orari, né l’applicazione di un protocollo che così come appare oggi è fuori legge.

Riuscirà il dottor Macchitella a disinnescare la prima grossa rogna?