La Piattaforma di Vinciguerra, in campo ma senza padrini

E il dottore disse no. A Enzo Di Stefano. Ed a tutti i politici. Ma non dice no all’ipotesi di scendere in campo. Il primario dell’ospedale di Sora Augusto Vinciguerra sta studiando se e come candidarsi a sindaco della città. Ma di certo non con i simboli di Partito. E nemmeno con alle spalle un’etichetta o uno sponsor politico.

Il medico, volontario più volte in Africa ed a Lampedusa, era il sogno proibito dell’ex consigliere regionale e bi sindaco della città Enzo Di Stefano. Che si era detto disposto a lasciargli libero il campo (leggi qui il precedente).

La risposta è arrivata via web. Sfondo tra l’arancione e l’ocra, caratteri corsivi ed aggraziati: il dottor Vinciguerra ha messo on line il suo blog. Nel quale spiega che «Da mesi, continuano ripetuti annunci su una mia possibile candidatura a Sindaco di Sora. Non nego che mi sia stato proposto di candidarmi da molti gruppi politici, imprenditoriali, esponenti della Sanità, da tanti amici che non sentivo e vedevo anche da tempo, fino alla gente comune che incontro nella vita di tutti i giorni. Sicuramente amo Sora, sono nato e cresciuto nel suo cuore. Se mai deciderò di candidarmi alla onorevolissima carica di Sindaco, valuterò con spirito di apertura e collaborazione tutti i contributi che arriveranno a sostegno di un progetto comune di rinascita e sviluppo, ma ciò che è certo, e chi mi conosce sa che è vero, è che io non sarò mai l’uomo di nessuno! La mia vita politica, personale e professionale non mi permettono di essere espressione di un solo pensiero».

Insomma: no alle etichette, no ai simboli, no alla politica. E soprattutto no al tentativo di ingabbiarlo all’interno di un contenitore.

Per mesi si era parlato di una sua possibile candidatura. Lui aveva sempre rifiutato. Poi, la spinta decisiva: «Come è possibile far finta oggi di nulla di fronte alla Città di Sora che vive un periodo di difficile crisi economica, sociale e culturale? E come far finta di nulla davanti al richiamo del Vescovo sull’importanza e la dignità dell’attività politica, necessaria al raggiungimento del fine ultimo del vivere sociale: il bene comune?».

Allora, ecco il blog ‘Piattaforma’ che è raggiungibile all’indirizzo http://www.sora2016.it/. Dove sono già state aperte una dozzina di aree di discussione, dall’Ambiente alla sanità, dall’Urbanistica al Lavoro: un modo per misurare il consenso emettere a punto il programma.

«Da soli, o anche in pochi, ogni idea di rinascita rimarrà inevitabilmente un’utopia. E’ per questo che Sora ha bisogno dell’aiuto di tutti, delle idee di tutti, per provare tutti insieme a cambiarla in meglio… ecco il perché di questa Piattaforma Civica»