Al Frosinone non basta Soulé, la Lazio la ribalta e fa 3-1

La squadra di Di Francesco tiene a bada i biancocelesti per oltre un'ora e dopo il vantaggio sfiora il raddoppio con una punizione di Kaio Jorge.

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

LAZIO (4-3-3): Provedel; Marusic, Patric, Gila, L. Pellegrini (8’ st Hysaj); Guendouzi, Rovella (41’ st Cataldi), Kamada (21’ st Vecino); Felipe Anderson (1’ st Isaksen), Castellanos, Zaccagni (41’ st Pedro).

A disposizione: Sepe, Mandas, Casale, Basic, Ruggeri, Sana Fernandes.

Allenatore: Sarri.

FROSINONE (3-4-3): Turati; Monterisi, Okoli, Romagnoli; Garritano (33’ st Kvernadze), Barrenechea, Brescianini (44’ st Bourabia), Gelli; Soulé (44’ st Cuni), Kaio Jorge (30’ st Cheddira), Harroui (30’ st Caso).

A disposizione: Frattali, Cerofolini, Lulic, Reinier, Mazzitelli, Lusuardi.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Ermanno Feliciani di Teramo; assistenti Alessandro Lo Cicero di Brescia e Marco Trinchieri di Milano; Quarto Uomo Michael Fabbri di Ravenna; Var Marco Serra di Torino, Avar Aleandro Di Paolo di Avezzano (AQ).

Marcatore: 13’ st Soulé (F), 25’ st Castellanos (L), 27’ st Isaksen (L), 39’ st Patric (L).

Note: spettatori: 40.000 circa (di cui 2.786 tifosi del Frosinone); angoli: 6-1 per la Lazio; ammoniti: 11’ st Patric (L), 12’ st Sarri (L), 29’ st Okoli (F), 32’ st Barrenechea (F), 33’ st Isaksen (F); recuperi: 2’ pt; 6’ st.

ROMA – Il Frosinone tiene a bada la Lazio per oltre un’ora, passa in vantaggio con un rigore di Soulé al 13’, sfiora il raddoppio con una punizione di Kaio Jorge ma deve subire il ritorno della squadra di Sarri che ribalta il punteggio tra il 25’ e il 27’ con Castellanos e Isaksen e poi cede definitivamente sul 3-1 di Patric. Lo splendido 2023 dei giallazzurri si chiude con la settima sconfitta di fila esterna della stagione.

GLI SCHIERAMENTI

È la Lazio ampiamente annunciata nel modulo e negli uomini con Provedel a difesa della porta, Gila e Patric coppia centrale, Marusic largo a destra e Luca Pellegrini sulla corsia di sinistra. Rovella è il play, Kamada e Guendouzi gli intermedi, al centro dell’attacco c’è Castellanos con Felipe Anderson a destra e Zaccagni a sinistra. Biancocelesti privi di Immobile, Luis Alberto e Romagnoli (infortunati) e Lazzari (squalificato).

Di Francesco si schiera con un 3-4-3 che può diventare facilmente 3-5-2 o 3-4-1-2 nello sviluppo delle due fasi. Turati confermato tra i pali, davanti a lui Monterisi, Okoli e Romagnoli. In mediana Barrenechea e Brescianini, Galli e Garritano larghi rispettivamente a sinistra e sulla corsia destra. Quindi Kajo Jorge punta di riferimento con Soulé che parte da destra e Harroui (non gioca titolare dal 2 settembre scorso a Udine) che dà man forte dalla parte di Gelli e nella fase di non possesso si abbassa dentro il campo sulla prima uscita della Lazio. Mancano all’appello, oltre a Kalaj e Bidaoui che non sono stati convocati, anche gli infortunati Marchizza, Lirola, Oyono, Baez e Ibrahimovic.

LA LAZIO E’ UN FUOCO DI PAGLIA  

La Lazio si fa vedere al 3’ in area del Frosinone, Guedouzi con un no-look serve Castellanos che colpisce di testa, pallone alto ma l’attaccante entra in rotta di collisione con la testa di Monterisi, per arbitro e Var è comunque tutto nella norma. Ancora Guendouzi sull’asse di destra della Lazio ma la difesa del Frosinone è attentissima anche a chiudersi sul tentativo successivo. Partita a scacchi tra i due allenatori.

Transizione da sinistra e destra per la Lazio che cerca Felipe Anderson con tanti giallazzurri oltre la linea della palla, il tiro del brasiliano è rimpallato in area. Qualche problema per Gelli che al 9’ viene preso tra due fuochi e deve lasciare spazio alla sortita di Felipe Anderson che poi si accentra e va ad infilarsi nel traffico. Ma il Frosinone è vivo e si scuote dopo una sbracciata eloquente di Di Francesco, Soulé sbatte sulla respinta di Gila poi è Harroui a trovare una traccia a 50 centimetri dalla linea della porta di Provedel ma non c’è nessuno in maglia gialla a ribadire a rete. I giallazzurri prendono confidenza dopo un avvio in tono minore.

Al 13’ Kaio Jorge prova la rovesciata ai 15 metri in posizione centrale, pallone alto sulla traversa. Una sortita di Pellegrini a sinistra porta la Lazio dalle parti di Turati, prima è Gelli a salvare su Felipe Anderson saltando in anticipo e poi è Okoli a respingere in angolo un pallone complicato sulla linea bianca a Turati battuto. Lazio due volte dalla bandierina ma la difesa giallazzurra fa buona guardia. Sul secondo angolo collisione tra Okoli e Kamada, pare avere la peggio l’ex dell’Atalanta che dopo qualche minuto si rialza e rimane in campo ma Di Francesco manda a scaldare Lusuardi.

TURATI E PROVEDEL TIMBRANO LA PRESENZA

(Foto: Claudio Peri © Ansa)

Al 24’ Felipe Anderson mette Castellanos nella condizione di provare la stoccata ma l’argentino cincischia in area e il Frosinone può tirare un sospiro di sollievo. E al 28’ il Frosinone deve ringraziare ancora Castellanos servito da Zaccagni, a 3 metri dalla porta controllo complicato dell’attaccante della Lazio che commette anche fallo su Okoli non rilevato dal direttore di gara.

Alla mezz’ora una punizione per la Lazio sul fianco destro del Frosinone, pallone insidioso di Zaccagni, Soulé allunga la traiettoria e Turati è bravissimo a metterci i pugni per respingere. Al 37’ il Frosinone imbastisce una trama interessante che parte da una imbucata di Okoli per Soulè, passa per i piedi di Garritano che costringe Patric a salvare in angolo. E sul tiro dalla bandierina c’è il perentorio colpo di testa di Monterisi, tempestivo Provedel. Si alza la linea giallazzurra che al 40’ va ancora al tiro, stavolta con Garritano servito da Gelli, pallone troppo tagliato che va fuori di 3 metri alla destra di Provedel.

Una sortita della Lazio con Kamada che cerca Zaccagni, l’esterno si accentra e va alla conclusione sbilenca. Nel finale di tempo pallone interessante sul sinistro di Brescianini che alza la mira dal limite. Nei 2’ di recupero errori a catena su entrambi i fronti nella gestione del pallone, il duplice fischio mette fine ai primi 45’.

FROSINONE AVANTI DI RIGORE

L’arbitro Ermanno Feliciani assegna il rigore (Foto: Claudio Peri © Ansa)

Cambio nella Lazio al rientro in campo, Isaksen rileva Felipe Anderson. Nemmeno 1’ la Lazio sfiora il vantaggio: Isaksen lavora un pallone a destra, poi l’azione corre per vie centrali e arriva la gran botta di prima intenzione di Pellegrini che sibila di poco fuori alla sinistra di Turati comunque sulla traiettoria.

Il Frosinone prende coraggio, il solito Soulé per l’inserimento di Brescianini ma c’è Patric a murare la conclusione. Lazio però è subito sulle gambe, fuori Pellegrini all’8’ per un problema muscolare, entra Hysaj. E la squadra di Sarri va in tilt praticamente subito. Al 10’ la potenziale svolta della gara, nel giro di 30” ci sono due rigori a scelta a favore del Frosinone: il primo per fallo di mano di Guendouzi, il secondo per fallo di mano di Marusic sulla prosecuzione dell’azione. L’arbitro richiamato al Var non indugia: è rigore sul primo fallo di mano, quello di Guendouzi sul contrasto aereo con Okoli e Romagnoli.

Dal dischetto va Soulé che, freddo come un un blocco di ghiaccio, spiazza Provedel, pallone a destra e portiere dalla parte opposta: Frosinone avanti con decisione. Adesso sulla cresta dell’onda c’è il Frosinone che cerca di affondare il colpo e va a prendersi una punizione ai 22 metri: pallone liftato di Kaio Jorge, Castellanos devia quel tanto che basta a ricacciare in gola l’urlo del gol ai 3.000 tifosi giallazzurri.

LA LAZIO ESCE DALLA CONFUSIONE

La gioia di Valentin Castellanos (Foto: Claudio Peri © Ansa)

Lazio in confusione totale ma il Frosinone ci mette un po’ brivido e rischia: si fa attirare nella metà campo biancoceleste e solo un passaggio filtrante sbagliato di Zaccagni non permette ad Isaksen di trovarsi davanti a Turati. E un attimo dopo Castellanos non arriva su un tocco dentro di Guendouzi. Nel momento peggiore, la Lazio pareggia: Isaksen inventa un pallone morbido senza pressione, Castellanos si defila alle spalle di Monterisi e con un colpo di testa a palombella infila dove Turati non può mai arrivare.

Adesso è il Frosinone che va in difficoltà e la Lazio ne approfitta: linea difensiva giallazzurra troppo alta, Garritano serve un pallone maledetto all’indietro, si avventa sulla traiettoria Castellanos che anticipa Romagnoli, attira Okoli e Monterisi e poi cerca Isaksen, rasoiata ad incrociare e Lazio avanti 2-1.

Due cambi per il Frosinone (al 30’ Cheddira per Kaio e Caso per Harroui), uno c’era stato per la Lazio (al 21’ Vecino per Kamada) e un altro a seguire per i giallazzurri (al 34’ Kvernadze per Gelli), un gol annullato a Castellanos per fuorigioco e nella Lazio è Zaccagni a salire sulla ribalta. È l’ex del Verona che al sesto angolo pesca Vecino che allunga la traiettoria su Patric, il difensore a colpo sicuro infila il gol del 3-1.

RISCHIO GOLEADA

Matias Solulé (Foto: Claudio Peri © Ansa)

A 4’ dal 9’ sarri lancia Cataldi per Rovella e Pedro per Castellanos, a 1’ dal 90’ Di Francesco dà spazio a Cuni e Bourabia per Soulé e Brescianini.

Finale tutto della Lazio che sfiora il 4-1 ancora con Isaksen, pallone che sbatte sulla traversa e termina dalla parte opposta. E Turati al 50’ evita il gol, stavolta su una ‘estirada’ di Castellanos servito da destra da Guendouzi.

La partita non ha più niente da dire, il Frosinone accarezza il colpo ma cede tutta la posta nel giro di 120” dopo aver accarezzato lo 0-2. La maledizione delle trasferte continua.