Anagni, in Consiglio la solitudine dei numeri primi

La situazione politica ad Anagni è dominata dall'uomo solo al comando. Che il il sindaco Natalia, in maggioranza. E Luca Santovincenzo all'opposizione. Con la differenza che Natalia ha praticamente il 90 per cento dell'amministrazione con lui. Mentre Santovincenzo oggi era plasticamente solo in Aula.

Paolo Carnevale

La stampa serve chi è governato, non chi governa

Un uomo solo al comando in maggioranza. E pure all’opposizione. È la fotografia più realistica dello stato dell’arte della politica ad Anagni alla fine dell’ultimo Consiglio comunale del 2023. È quello che si è tenuto nella Sala della Ragione poche ore fa.

L’uomo solo al comando della maggioranza, nemmeno a dirlo, è il sindaco Daniele Natalia, mai come in questa circostanza apparso padrone dei giochi e della situazione. Quello a capo dell’opposizione è invece Luca Santovincenzo. Solo. Anche fisicamente in questo caso, visto che l’ultima assise del 2023 è stata dominata dall’immagine, simbolicamente molto forte, della sua figura sola nei banchi dell’opposizione.

Un’opposizione, bene ricordare, già resa molto scarna alcune settimane fa dal passaggio in maggioranza dei Consiglieri Cardinali, Versi e Beccidelli.

Un uomo solo all’opposizione

Luca Santovincenzo

Nell’ultimo Consiglio comunale poi oggi erano assenti (giustificati ovviamente) anche Giuseppe De Luca e Danilo Tuffi. E così è toccato al solo Santovincenzo rappresentare tutta l’opposizione. Il che ha reso tutta la seduta (quasi quattro ore) un esercizio piuttosto sterile.

Del resto, che sul piano politico Santovincenzo fosse già isolato rispetto ai suoi colleghi era già chiaro da tempo ai più. Nell’ultimo Consiglio questa solitudine è solo stata plasticamente evidente. E se, come si vocifera, a gennaio dovesse esserci un passaggio in maggioranza anche di De Luca e Tuffi, Santovincenzo resterebbe anche formalmente l’unico esponente dell’opposizione.

Questione di numeri

Al di là dell’evidente strapotere della maggioranza di centrodestra, l’ultima assise dell’anno si è giocata soprattutto sui numeri. Quelli, tra gli altri, del Bilancio di previsione e del Dup. Si è parlato anche Imu, Irpef, Tari e delle rette di mensa e trasporto scolastico. Tutte le aliquote sono state confermate rispetto allo scorso anno (anche se Santovincenzo ha fatto presente che tra gli impegni di Natalia c’era proprio quello di abbassare le tasse in tempi brevi, criticando anche chi, come Cardinali, aveva a suo tempo pesantemente attaccato la maggioranza in cui è poi entrato).

Qualche polemica è stata registrata sul tema del servizio di raccolta rifiuti, con Santovincenzo che ha ricordato l’uscita recente di A2A dal progetto del biodigestore, chiedendo a Natalia di riferire; e con il primo cittadino che ha ribadito tutta la sua attenzione sul tema.

Come detto, il cuore della discussione è stato legato all’approvazione del Dup e del Bilancio di previsione. L’assessore Carlo Marino ha ribadito la presenza di una maggioranza “granitica”; Santovincenzo ha criticato, tra le altre cose, l’assenza di scelte strategiche su questioni importanti come il destino della ex polveriera, su cui ancora oggi non ci sono notizie certe riguardo alle destinazioni future. Perplessità anche su progetti come il parcheggio presso Piazza Boscaini. E sulla riconversione complessiva di Anagni a centro turistico culturale moderno, per Santovincenzo ancora una pia illusione.

Questione di scelte

Daniele Natalia

Tutti punti su cui Natalia ha replicato difendendo le scelte della sua maggioranza. A partire dalla ex polveriera, che dovrebbe diventare un centro universitario; fino alla vocazione turistica della sua città (per la quale Natalia ha difeso la scelta fatta anni fa di aprire alla formula dell’albergo diffuso). Il tutto è stato ovviamente approvato con i voti della maggioranza compatta.

Centrodestra tetragono anche sugli ultimi punti (variazioni di Bilancio e riconoscimento di debiti fuori Bilancio). L’unico punto di convergenza assoluta si è registrato sull’approvazione di una mozione che chiedeva un maggiore impegno per la sicurezza dei cittadini, da settimane in preda alla paura per l’emergenza dei furti.

Il piano politico

Foto © DepositPhotos

Numeri a parte, che resta sul piano politico dopo l’ultimo Consiglio? Come detto, resta l’immagine di una maggioranza compatta (ed in via di un possibile ulteriore allargamento); e di una minoranza non solo esangue, ma anche spaccata. Per Natalia, il miglior punto di partenza per il 2024. A patto però di confermare gli impegni presi (oltre a quelli citati, la riapertura dell’auditorium, l’inaugurazione del teatro comunale, solo per citarne due a caso).

Per l’opposizione invece, l’inizio di una vera e propria traversata nel deserto. Ed è paradossalmente un vantaggio per Santovincenzo il fatto di essere diventato anche formalmente l’unico vero leader dell’opposizione. A patto di saper creare una vera struttura politica condivisa. Che consenta di incanalare tutte le forze che, per un verso o per l’altro, non si sentono rappresentate dalla maggioranza di governo.