Asse Stefanelli-Signore, ma ora Del Balzo ha un alleato… Fedele

La griglia di partenza si fa sempre più nitida anche a Minturno. Per le prossime Comunali continua l'avvicinamento rivelato da Alessioporcu.it tra renziani e Forza Italia, in attesa del Pd. Allo stesso tempo continua il dialogo Lega - FdI. Con qualche stilettata

Mettere fieno in cascina perché l’imprevisto è sempre dietro l’angolo. Il sindaco renziano di Minturno Gerardo Stefanelli vede avvicinarsi sempre più le elezioni comunali di primavera dove tenterà il bis. Ma non ha ancora ricevuto la conferma che avrà il sostegno dell’attuale azionista di maggioranza della sua coalizione, il Partito Democratico. Nell’attesa mette in cascina e benedice come una manna caduta dal cielo l’orientamento annunciato da Forza Italia, che in città ha la forma della lista civica “Moderati per Minturno”. Quale orientamento? Far parte dello schieramento elettorale che inseguirà il bis in primavera.

Signore più realista del re

Gerardo Stefanelli

A rivelare quell’orientamento era stato nei giorni scorsi Alessioporcu.it Svelando la disponibilità ad una convergenza da parte dell’ex candidato sindaco azzurro Massimo Signore. A dargli il “via libera” era stato il coordinatore regionale Claudio Fazzone. Convergenza «frutto di un lungo, costante e leale confronto amministrativo, politico e personale, dentro e fuori l’aula consiliare». (Leggi qui Balzo di Del Balzo: la Lega apre a FdI e sbircia D’Amici).

In effetti il gruppo “Moderati per Minturno” è sempre stato in sintonia con la maggioranza.

Ora rischia di nascere un’alleanza che vedrà insieme renziani di Italia Viva, Pd e Forza Italia (seppure con l’abito civico)? Stefanelli non grida allo scandalo. Anzi, crede ad una stagione di pacificazione, alla luce della crisi economica e sanitaria che coinvolge l’intero sud pontino.

Non solo. Per il sindaco, Minturno può essere il laboratorio per un progetto trasversale che potrebbe essere replicato anche a Formia. Lì un’idea simile è stata lanciata da un punto di riferimento di Stefanelli, l’ex sindaco Dem di Formia Sandro Bartolomeo.

I modelli pontini di convergenza

Al primo cittadino renziano non sorprende che «chi parta da appartenenze partitiche diverse possa ritrovarsi a condividere un’esperienza amministrativa. Da Castelforte a Gaeta, passando per Spigno. Forse anche a Formia. In questi luoghi i Partiti e le divisioni ideologiche passano in secondo piano. Ci passano rispetto alla condivisione di idee, di programmi e di qualità amministrative per il governo delle città».

Massimo Signore

L’avvocato Signore aveva fatto sapere al sindaco di Miturno che però non è affatto intenzionato a firmare un assegno in bianco. Chiede programmi chiari che vadano oltre la gestione dell’emergenza amministrativa, legata ai numeri sempre più stretti. Emergenza superata nel corso del primo mandato di Stefanelli. Così come è stato sventato il rischio del default finanziario del Comune.

Signore vuole chiarezza sul rilancio della macchina amministrativa dell’ente, su una migliorata gestione del ciclo dei rifiuti. Ma anche su un ulteriore salto di qualità per la città.

Come? «Perseguendo, con maggiore determinazione i grandi progetti. Progetti in grado di innescare dinamiche virtuose, dal punto di vista economico- occupazionale. Dinamiche di cui il territorio avrà, nei prossimi anni, estremo bisogno, specie dopo la recessione economica conseguente alla pandemia sanitaria».

Stefanelli e Signore, gemelli diversi

Massimo Signore e Gerardo Stefanelli sembrano separati dalla nascita. Al punto che il sindaco ripete a memoria le priorità del suo possibile alleato. Cioè la riqualificazione della sponda destra del Garigliano con un’annessa portualità turistica. Poi lo sviluppo economico dell’ex fabbrica di laterizi Sieci a Scauri. Infine il rilancio culturale del Borgo storico e dell’Antica Minturnae.

Per Stefanelli sono progetti che «richiedono uno sguardo lungo e ambizioso, una forza politica solida. Ed una partecipazione diffusa e convinta delle forze economiche e sociali della città».

In attesa del pronunciamento del Pd, Stefanelli pensa ad allargare il perimetro della sua coalizione. Ricorrendo alle liste civiche di area. Perché «al di là della composizione numerica di questa o di quella maggioranza, occorre una reale ampia rappresentatività della comunità cittadina.

Del Balzo e l’alleato… Fedele

Romolo Del Balzo

Intanto prove di disgelo sono in corso a destra dopo l’inattesa apertura del plenipotenziario della Lega, Romolo Del Balzo, nei confronti del possibile candidato a sindaco di Fratelli d’Italia l’avvocato Pino D’Amici. (Leggi qui Balzo di Del Balzo: la Lega apre a FdI e sbircia D’Amici).

A cogliere il segnale lanciato dal potente ex Consigliere regionale azzurro ed ex presidente del Consiglio comunale di Minturno Romolo Del Balzo è ora il neo coordinatore comunale di FdI, Vincenzo Fedele. E’ lo stesso dirigente politico che da settimane aveva promosso un filo diretto proprio con il dirigente leghista.

Gli apprezzamenti di Fedele sono l’anticamera di una convergenza elettorale quasi raggiunta. «Prendo atto dell’alto senso di responsabilità e buon senso dell’Onorevole Del Balzo. Onorevole che con le sue parole ha dimostrato di perseguire concretamente il raggiungimento dell’unità del centro destra. La Lega ha effettuato un percorso politico autonomo e pertanto molto condivisibile. Tuttavia l’unità dello schieramento si sta confermando una ‘conditio sine qua non’ per battere il sindaco in carica Gerardo Stefanelli».

Fedele non ha voluto parlare di nomi da proporre alla carica di sindaco da parte di quello che resta del centro destra. Prima chiede di definire il programma. «Dovrà essere un programma unico per l’intera coalizione di centro destra. Programma finalizzato successivamente all’individuazione di un candidato a sindaco che rappresenti la stessa aggregazione».

“Zero azzurri, solo un fazzoniano”

Claudio Fazzone

La presa di posizione di Romolo Del Balzo che ha avvicinato la Lega a Fdi era arrivata nelle fasi in cui Massimo Signore annunciava l’orientamento a sostenere la ricandidatura del sindaco renziano in carica.

Caustico e duro il commento di Fratellli d’Italia. Lo ha spiegato Fedele. «Ci risulta che Forza Italia a Minturno non esista più. Esiste, è vero, un referente del Senatore Claudio Fazzone. (l’avvocato Massimo Signore)».

«Se capiremo l’esistenza di una componente politica di Forza Italia sarà giusto promuovere un dialogo con i suoi rappresentanti. Ma dubito che questo possa accadere. Ma se il referente dovesse decidere, come sembra – leggendo alcune dichiarazioni su stampa – di mascherarsi da civico per accordarsi con il sindaco Stefanelli, non ci sarà alcun dialogo».

Poi la chiosa. Perché Fratelli d’Italia è animato dallo stesso pensiero di Romolo del Balzo e della Lega. «Naturalmente siamo aperti al dialogo anche con le liste civiche. Liste che rappresentano le diverse anime e articolazioni della società minturnese. Però è fondamentale che la coalizione abbia due elementi di comun denominatore. Primo, la guida dovrà essere dei Partiti che la compongono ai diversi livelli. Poi, l’unità. Unità che, dopo cinque di amministrazione Stefanelli, deve essere un valore imprescindibile».

Stefanelli non ha fretta, ma punge

Stefanelli, da par suo, dice di «sentire le elezioni amministrative ancora molto lontane». E replicando a Fedele, considera l’apertura di Fdi sui programmi quasi un bluff. «Nel dibattito politico in corso c’è l’assoluta mancanza di dibattito politico sui progetti e sul futuro della città. Quasi che questa fosse solo lo sfondo di destini politici, e/o professionali, personali».

Gerardo Stefanelli replica con ironia e ‘punge’ Pino D’Amici

L’ultima stilettata di Stefanelli sembra essere indirizzata nei confronti del possibile candidato dell’asse Lega-Fdi, Pino D’Amici. «Devo confessare che non mi appassionano i rumors sui nomi dei papabili candidati. E quelli sulla conta numerica di potenziali alleanze mi destano incredulità. Ad oggi unico obiettivo dichiarato è quello di porre fine all’esperienza amministrativa di Stefanelli. – conclude sarcasticamente il diretto interessato – Mi chiedo: cosa rimarrebbe di tutto questo ardore se Stefanelli decidesse di non candidarsi? Forse il nulla».

Dipende soltanto dall’angolo da cui si osserva.