Augusta la postina che recapitava le emozioni (di F. Dumano)

Foto: copyright Archivio Piero Albery

C'era un tempo in cui i postini consegnavano a mano la corrispondenza. E nelle lettere viaggiavano non soltanto le parole, ma soprattutto le emozioni. Le donne aspettavano la lettera dal marito emigrato... Augusta leggeva la corrispondenza a chi non sapeva leggere...

Fausta Dumano

Scrittrice e insegnante detta "Insognata"

Ricordi in bianco e nero di un tempo che sembra quasi passato remoto: un tempo nel quale la postina portava a mano le lettere e anche le cartoline.

La postina dei miei ricordi si chiamava Augusta, almeno così ricordo, sembra archeologia. L’Ufficio Postale affacciava sulla piazza principale, lei la ricordo sempre a piedi, bello o cattivo tempo. Credo macinasse chilometri.

Conosceva gli abitanti, sapeva ”a chi sie figl”: nomi di battesimo, soprannomi… Sapeva le storie del paese, le storie delle donne, le ansie, i problemi… Chi aspettava la lettera del figlio emigrato, chi del marito.

 

La posta viaggiava sui treni, sulle navi, impiegando un tempo infinito per chi era in attesa. Scriversi le lettere oggi è un’emozione, che condividiamo in pochi.

In fondo apri il pc e in cinque minuti la tua email è arrivata. Nella lettera viaggiavano e viaggiano emozioni, con un petalo di rosa appassito.

 

Ricordi in bianco e nero… la postina spesso non bussava, ti chiamava per strada. Ricordi in bianco e nero: ho visto aprire lettere per strade e ho visto espressioni cambiare. Ho incontrato donne che non sapevano leggere e così la postina offriva aiuto. Una figura umana: l’ho vista consolare…

Oggi non saprei dire chi mi lascia nella cassetta le bollette e le lettere.

Della postina ricordo la sua borsa e il suo sorriso… Ricordi in bianco e nero, mai avrei pensato che un giorno le tracolle della postina diventassero delle borse di moda, la linea Zanellato, la borsa è nata nel 2011.

 

Segno di un tempo che passa. E di una Posta nella quale non viaggiano più emozioni.