Calandrini confermato, la tregua funziona

Il senatore Calandrini è stato riconfermato Segretario provinciale di Fratelli d'Italia a Latina. Respinge le voci di divisioni interne nel Partito. Calandrini sottolinea che non ripeteranno gli errori del passato. Conferma l'importanza di un forte coordinamento provinciale e riflette sulla crescita del Partito negli ultimi dieci anni.

«Le tessere sono di Fratelli d’Italia. Qui non ci sono correnti, non potranno mai esserci: noi non siamo Alleanza Nazionale. Non ripeteremo quegli errori e lo abbiamo dimostrato». Il senatore Nicola Calandrini incassa la conferma a Segretario provinciale di Fratelli d’Italia a Latina e caccia lo spettro delle divisioni. I numeri però sono numeri.

I numeri dicono che Fratelli d’Italia oggi è formata da tante sensibilità, non solo quella di Calandrini. E fino a quando si governa una soluzione si trova. Poi “Quando la fame entra dalla porta, l’amore esce dalla finestra” insegnano gli anziani della politica.

Tra duemila e tremila votanti

Nicola Calandrini

Sabato sera il coordinatore uscente ha incassato la conferma. Ratificata domenica con il voto dell’assemblea. Con una partecipazione significativa: duemila – tremila votanti, di cui oltre mille nel capoluogo, i tesserati hanno eletto i 13 membri del nuovo Direttivo provinciale. A questi si uniranno i 7 scelti dal riconfermato segretario provinciale.

Calandrini, esprimendo soddisfazione per la sua riconferma, sottolinea l’importanza di un coordinamento provinciale impegnato, con deleghe specifiche e un costante contatto con dirigenti, eletti e territorio. Riflette sulla crescita del Partito negli ultimi dieci anni: creato da un piccolo gruppo che ha formato il Partito in tempi record. Il senatore attribuisce il successo locale alle forti radici nel territorio: sottolineando che nonostante il 1,9% a livello nazionale nel 2013 Fratelli d’Italia in provincia era già al 10%. Fin qui, nessuna rivoluzione.

Poi rispondendo alle voci di divisioni Calandrini respinge l’idea di correnti interne nel Partito, affermando che le tessere sono del Partito e che non ripeteranno gli errori di An. Balle. Le aree interne ci sono: ora che si governa a nessuno conviene dividersi. Ma se le aree non esistessero come sostiene Calandrini allora qualcuno dovrebbe sperare perché non è stato riconosciuto l’assessorato regionale ad Enrico Tiero nonostante i suoi circa 16mila voti alle elezioni di febbraio ma è stato dato ad Elena Palazzo che di voti ne ha presi appena 9mila.

Che non ci siano baionette tra i denti e scannamenti agli angoli delle piazze politiche è un altro discorso.

Doppio ruolo

Nicola Procaccini

Il senatore affronta anche il suo doppio ruolo di presidente della Commissione Bilancio e di Segretario provinciale. Troppi incarichi? Giura di no, affermando che molti senatori e deputati hanno incarichi territoriali. E poi c’è la conferma di sabato sera a dargli ragione: proprio la sua riconferma dimostra che possono gestire entrambi i ruoli con successo.

Riguardo al governo cittadino di Matilde Celentano nel capoluogo, Calandrini osserva che, nonostante ci siano confronti tra le forze politiche in maggioranza, c’è grande compattezza e il Bilancio è stato già approvato in giunta.

Ora ci sono le Comunali da affrontare. Nel 2024 si vota in sette Comuni ed alle elezioni europee. Con la determinazione di mantenere e rafforzare la propria posizione di primo partito nella provincia di Latina.