Ci estingueremo tutti: per colpa di un articolo

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Meritiamo l'estinzione se ci accaniamo su un articolo.

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

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Questo Paese è destinato all’estinzione. La merita tutta. In un mondo che brucia dal caldo, non ha da mangiare, affoga sotto l’acqua delle piogge tropicali, nello stesso angolo di cielo si assiste a due tipi di reazioni diverse. Una parte si lamenta perché fa caldo ed accende i condizionatori, l’altra parte si mette su un barcone e a braccia, remando, viene da noi.

Sopravviveranno loro. E noi spariremo. Spariremo perché siamo bravi solo a lamentarci. E non muoviamo un dito. 

Giorgia Meloni da Sergio Mattarella (Foto: Paolo Giandotti © Imagoeconomica)

Preso atto che la destra ha stravinto le elezioni, scoperto che il babau del fascismo non spaventa più nessuno (perché in pochi vanno a scuola e manco sanno di che parliamo), pur di avere qualcosa da dire è stata scatenata la polemica su un articolo. Con cui Giorgia Meloni ha scelto di farsi chiamare: il Presidente del Consiglio dei Ministri e non la Presidente.

Nel dibattito c’è chi ha chiamato l’Accademia della Crusca, tempio nazionale della lingua Italiana. Ed i templari hanno detto che dove c’è il femminile va usato, però fate un po’ come vi pare.

Nella Pubblica Amministrazione è il caos perché fino a ieri erano guai se non chiamavi la direttora con l’articolo esatto: andava dalla ministra a lamentarsi. E poi se succedeva con la sindaca era il caos.

Ad alimentare è, tra gli altri, la deputata Laura Boldrini. “La prima donna a palazzo Chigi che però si fa chiamare al maschile: Cosa le impedisce di rivendicare anche nella lingua il suo primato?” Viene chiamata in causa la prestigiosa enciclopedia Treccani: dice che tutti i ruoli vanno declinati. 

Ora. Si convochi subito il congresso di Fratelli d’Italia e si renda giustizia anche alle sorelle. E se trans ed Lgbt dovessero sentirsi discriminati dalla nuova denominazione Fratelli e Sorelle d’Italia si tenga aperta una sessione permanente del Congresso per adeguare in tempo reale il nome.

Ma i problemi del Paese sono questi? O sono LE famiglie che non arrivano a fine mese? LE bollette che non si riescono a pagare? LO sviluppo che non parte? I debiti che si accumulano.

È per questo che siamo destinati all’estinzione. Come Maria Antonietta di Francia: che di fronte al popolo che manifestava perché non c’era pane rispose stupita: dategli le brioches. Finì sul patibolo. Noi ci estingueremo prima.

Senza Ricevuta di Ritorno.