Ciclabile, tanto tuonò che piovve la modifica: sarà più smart

Quella su via Puccini-Via Fontana Unica non piaceva ai residenti insorti con un esposto. Che alla fine hanno vinto. Loro e l'insider Pizzutelli. Ma si apre un pericoloso precedente: l'impressione è che a vincere sia quello che strilla più forte

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

“La misura dell’intelligenza è data dalla capacità di cambiare quando necessario“: la frase è di Albert Einstein ma non si è fatto scrupolo di farne tesoro personale il sindaco di Frosinone Riccardo Mastrangeli, anche se di professione non fa il fisico ma il farmacista.

Si spiega così la decisione di cambiare la scelta di realizzare una grande pista ciclabile su via Puccini -Via Fontana Unica. Pista che sarebbe dovuta arrivare fino al Parco del Matusa. E che comunque tante critiche aveva provocato nella comunità locale già appena aperto il cantiere. Aveva determinato evidenti effetti negativi sulla viabilità cittadina.

I residenti la spuntano: oltre 200 firme

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Alla fine hanno vinto i residenti di Via Fontana Unica. Erano arrivati a presentare un esposto alla Procura della Repubblica firmato da più di 200 persone. Si erano costituite in un Comitato cittadino con quasi quaranta sostenitori. Nell’esposto inviato al Palazzo di Giustizia era scritto che: “Obiettivo è quello di accertare la legittimità delle opere in corso di realizzazione in via Puccini e via Fontana unica”.

Il tutto, non per contrapposizione politica. Ma “a tutela della salute e dell’incolumità dei cittadini residenti nella via medesima, messi a serio rischio a causa della realizzazione della pista ciclabile e della viabilità a senso unico. Pista che ha fortemente appesantito il traffico, facendo diventare via Fontana Unica una sorta di autostrada cittadina. E rendendo impraticabile la percorrenza pedonale della stessa“.

Proprio in seguito a quest’esposto i lavori per la realizzazione della ciclabile erano stati bloccati dall’amministrazione Mastrangeli. Ieri invece è arrivato lo stop definitivo al progetto iniziale. È giunto con la rimozione del cantiere, il ripristino dei luoghi e il rifacimento dell’asfalto dove erano stati già sistemati i cordoli.

L’esposto e il blocco del lavori, poi lo stop

La battaglia dei residenti non è ancora finita. Alcuni rappresentati del comitato hanno fatto sapere all’amministrazione che l’eliminazione della pista ciclabile non è sufficiente. Vogliono anche il ripristino del doppio senso di marcia in via Marittima. Questo perché con il senso unico una parte del traffico si riversa su via Fontana Unica. Una via che i residenti definiscono troppo stretta, pericolosa che non può sopportare una mole importante di traffico.

Per inciso, il sindaco Mastrangeli ha dichiarato che attenderà il parere tecnico della ditta incaricata di riesaminare il progetto della mobilità cittadina. E che poi verrà probabilmente realizzata una ciclabile molto più ridotta in larghezza e senza cordoli.

La decisione dell’amministrazione Mastrangeli è legittima ed anche di buon senso. Si presta però ad alcune inevitabili riflessioni. Soprattutto di carattere politico.

Pizzutelli alfiere del no e vincitore assoluto

Anselmo Pizzutelli

È chiaro che oltre ai residenti ed al comitato di Via Fontana Unica, l’altro vero vincitore è il Consigliere Anselmo Pizzutelli. Che è stato eletto proprio nella lista del Sindaco.

Pizzutelli ha cavalcato fin dall’inizio la protesta dei cittadini contro la realizzazione della pista ciclabile. Accreditandosi come vero ed unico alfiere della difesa dei diritti dei cittadini, nei confronti dell’amministrazione. Lui che oltre ad avere proprio la delega allo Scalo siede tra i banchi della maggioranza.

Un capolavoro di tattica politica. Di lotta e di Governo.

Inoltre Pizzutelli ha dimostrato di saper incidere sulle politiche amministrative della Giunta Mastrangeli, influenzandone le scelte. Una circostanza della quale si dovrà tenere conto per il futuro. Anche in funzione del suo “ruolo” di Consigliere malpancista. Cioè è tra quelli che nelle settimane scorse hanno mandato un chiaro altolà al sindaco, facendogli capire in modo inequivocabile di non gradire l’attuale assetto della Giuta, reclamandone un riequilibrio.

Di questo manifesto peso specifico di Anselmo Pizzutelli bisognerà vedere cosa pensano gli altri Consiglieri Comunali di maggioranza. Ed anche cosa ne pensano gli assessori.

Il precedente pericoloso dell’agire d’impeto

Riflessione ulteriore  a margine. C’è un dubbio. Visto che l’amministrazione Mastrangeli ha deciso di rivedere le proprie determinazioni sulla localizzazione di una ciclabile in una determinata zona di Frosinone (via Puccini/Via Fontana Unica) non era forse più funzionale ed arguto politicamente, sentire prima gli umori dei residenti? Ed incontrarli per poi, semmai, prendere delle decisioni?

Agendo al contrario, cioè Prima lo faccio e poi, se si lamentano, lo cambio, si è creato un precedente, potenzialmente pericoloso per il futuro. E cioè che l’amministrazione che è stata democraticamente eletta dal voto popolare, può cambiare legittimamente  le proprie decisioni e può farlo in funzione di chi strilla di più. Anche quale tipo, (per dimensioni, ampiezza, perimetrazione e localizzazione) di ciclabile o ciclopedonale realizzare nel capoluogo.

Ecco: non era meglio commissionare prima lo studio, come per il BRT, a chi ne ha le competenze, per capirne meglio l’impatto sulla viabilità cittadina?

I cittadini di Frosinone non sono contrari, a prescindere, al cambiamento dell’idea di mobilità. Vogliono però capire bene, e questo è compito dell’Amministrazione,  cosa comporta questo cambiamento, necessario, nella quotidianità.

In tutto questo contesto, che fine ha fatto l’opposizione? Come al solito, non pervenuta.