Cosa c’è stasera sotto l’albero di Natale a Frosinone

Il Consiglio Comunale di Frosinone si riunirà oggi per esaminare 15 punti all'ordine del giorno. Le delibere saranno approvate senza problemi. Il piatto non è ricco. E poi ci sono le Provinciali dietro l'angolo per regolare eventuali conti. Dopo sarà diverso. Nemmeno l'opposizione appare intenzionata a mordere.

Roberta Di Domenico

Spifferi frusinati

Il Consiglio Comunale di Frosinone questa sera sarà l’occasione per capire l’aria che tira. Come di consueto è stato convocato in duplice seduta, per non avere problemi di presenti per la validità della riunione. Quella in prima convocazione ieri mattina alle 8:30 è stata una formalità, quella buona in seconda convocazione è per questo pomeriggio alle 18:30.

I punti da esaminare sono quindici: verranno approvati senza problemi particolari.

Il menù del giorno

Foto © Stefano Strani

Sono ben 15 i punti all’ordine del giorno da approvare.

Si parte con la mozione del consigliere socialista Vincenzo Iacovissi sulle “Criticità della tratta ferroviaria Roma-Cassino“; si prosegue con la proroga della commissione Statuto e poi con la nomina dei Revisori dei Conti per il Triennio 2024 – 2026. A seguire due ratifiche di Delibere di Giunta (le 445 e 469 entrambe di novembre), le determinazioni per la mancata ratifica della Delibera 417 di ottobre. Si passa poi all’analisi dell’assetto delle società in cui il Comune partecipa come socio.

Seguono sette debiti da riconoscere in bilancio. Uno è il rimborso alla Delta Lavori della registrazione della Causa Civile vinta contro il Comune, un altro è la regolarizzazione di un pignoramento eseguito presso la Tesoreria Comunale; ci sono le spese legali per i procedimenti davanti al Consiglio di Stato ed alla Corte di Cassazione; quindi il debito nato da una sentenza del Tar nel 2021 e quello con banca Ifis riconosciuto sempre dal Tar nel 2023. Ci sono le spese di lite con la Amaseno Marmi e le somme da riconoscere alla FMS dopo i giudizi in materia di Cosap. Ma di quanto si parla in soldoni? In tutto di 90mila euro, spicciolo in più o in meno.

Completa l’Ordine del Giorno l’aggiornamento degli importi per i Diritti di Segreteria e Ricerca dovuti per le pratiche urbanistico-edilizie. Una mozione, una proroga, un provvedimento di nomina, ben 7 riconoscimenti di debiti fuori bilancio e poco altro.

Non è un piatto ricco

Mastrangeli ed il Consigliere Pallone

Tutte le delibere verranno approvate senza particolari problemi. Anche perché all’Ordine del Giorno del Consiglio non ci sono documenti che si prestino a particolari momenti di confronto dialettico, sia interno che esterno alla maggioranza. Il piatto non è ricco e non vale la pena tuffarsi in temi che non innescano il dibattito, non sono tali da rappresentare un pericolo per la tenuta della maggioranza.

Non ci saranno problemi, per una serie di motivi. Il primo riguarda la maggioranza. È vero ci sono, da tempo, diverse fibrillazioni tra i Consiglieri di centrodestra.  Alcune emerse in maniera fragorosa, con la mancata firma sul documento di fiducia al sindaco Riccardo Mastrangeli da parte dei Consiglieri Giovanni Bortone, Anselmo Pizzutelli, Maria Antonietta Mirabella e Massimiliano Tagliaferri.

Altre che viaggiano più o meno sotto traccia: come quella tra il Consigliere Pasquale Cirillo ed il delegato allo sport del Sindaco Francesco Pallone. Cirillo che è anche il Presidente della commissione consiliare allo Sport infatti non si fa certo pregare per “cazziare” il delegato alle Politiche Sportive. Era accaduto per la palestra Coni e la circostanza si è ripetuta con la vicenda dello Stadio del Nuoto. Cirillo ha rimproverato al collega di maggioranza Pallone eccessivi trionfalismi nelle dichiarazioni ufficiali per una pratica, quella della gestione dell’impianto da parte della Fin, che è stata solo prorogata fino ad agosto e non risolta definitivamente.

La svolta delle Provinciali

Le prossime ore potrebbero imprimere una svolta. Non le prossime 24 ma le prossime 48 ore. Perché questi maldipancia latenti, fino ad oggi non hanno determinato la costituzione di nuovi Gruppi consiliari. Ma venerdì ci sono le votazioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Frosinone e lì potrebbero esserci mosse capaci di avvelenare i clima. Con il nuovo anno, una volta cristallizzato anche dal punto di vista della lettura “politica” il risultato delle elezioni Provinciali, le cose potrebbero cambiare.

Vero che il sindaco è stato abile a non farsi coinvolgere e non si è voluto incartare sul voto per le Provinciali. Non ha indicato un candidato di riferimento della Maggioranza, non ha espresso parole a favore dell’uno o dell’altro. Fatte da ciascuno le proprie mosse sul tavolo delle Provinciali 3 o 4 consiglieri potrebbero trovare la quadra al loro interno per formare un nuovo Gruppo. A quel punto bussare alla porta del sindaco Mastrangeli per chiedere il riequilibrio della Giunta sulla base dei nuovi equilibri d’Aula. Il che significherebbe uno, o addirittura due assessorati.

A quel punto, magicamente sparirebbero i distinguo politici che dall’inizio della Consiliatura hanno inquinato il clima. A dimostrazione che il vero motivo del contendere sono la poltrona da assessore con il relativo ed adeguato appannaggio; evaporerebbero le incomprensioni ufficiali sulle piste ciclabili ed il percorso del nuovo Bus Rapido, sulle politiche Ambientali e sulle tematiche varie. Senz’altro nobili ma realisticamente secondarie rispetto al posto in giunta da assessore.

Poco incidono le assenze nella riunione di pre-consiglio tenuta lunedì. È bene ricordare che oltre le grida manzoniane, alcuni consiglieri “malpancisti” non sono andati: la maggioranza ha sempre approvato tutte le delibere senza alcuna criticità. E così sarà anche questa volta.

Senza opposizione

I banchi dell’opposizione

L’altra circostanza che fa orientare il barometro politico del Consiglio comunale di Frosinone su Tempo stabile è la assoluta incapacità della minoranza di individuare un’azione unitaria e condivisa sulla quale costruire un’opposizione credibile e percepita dalla città. Per cui, ogni tentativo di “spallata” all’amministrazione è inevitabilmente rimandata a tempi futuri ma al tempo stesso incerti.

Perché per come stanno le cose oggi nel centrosinistra a Frosinone, l’ipotesi di fare vera opposizione è fantascienza. Manca l’unità, non c’è collegialità, nessuna strategia comune, in Aula manca una leadership riconosciuta. Fare vera opposizione, in grado di mettere veramente in difficoltà Riccardo Mastrangeli è come pensare di vincere alla lotteria Italia. Ormai prossima all’estrazione il 6 gennaio.   

La sensazione è che sia da parte della maggioranza che della stessa opposizione ci sia la volontà di archiviare, comunque e in fretta, questo 2023 per dedicarsi ai festeggiamenti per il Natale ed a scartare i regali sotto l’albero.

Anche se non lo ammetterà mai, il sindaco Mastrangeli a qualcuno dei suoi Consiglieri, regalerebbe volentieri cenere a carbone. Ma è quasi Natale e si deve essere buoni.