Le firme e le spine nel fianco del sindaco De Donatis

Ernesto Baronio

Conte del Lungoliri

di Ernesto BARONIO
Conte del Lungoliri

 

 

Giurano che le firme sul foglio siano almeno sei. Forse sette. Non per sfiduciare il sindaco Roberto De Donatis. Ma per muovere un nuovo attacco a quella che accusano di essere ‘il sindaco ombra di Sora’. L’assessorissima Maria Gabriella Paolacci torna nel mirino dell’opposizione. Che cerca sponda in quella parte di maggioranza dove non si sopporta più la titolare del Bilancio. Tutti uniti da una convinzione: è lei il vero pilastro dell’intero impero De Donatis.

Da due giorni stanno andando in giro con il foglietto. Raccolgono le firme per chiedere al sindaco di sostituirla. Più di qualcuno ha detto ‘se firmiamo tutti insieme, contate pure me’. Sanno che il sindaco non la sostituirà mai: piuttosto cambierà quelli che dovessero firmare la mozione di sfiducia all’assessora. Ecco perché non vogliono sottoscrivere uno alla volta quel documento. Ma sarebbero disposti a farlo tutti insieme.

Ma Roberto De Donatis tra poco dovrà fare i conti con altre due spine nel fianco. La prima è quella che stanno costituendo in tre: Antonio Farina (Forza Italia, area Gianluca Quadrini), l’avvocatessa Serena Petricca (Forza Italia, convento Mario Abbruzzese), Natalino Coletta. Stanno per costituire un gruppo autonomo, con il quale pesare di più.

La seconda spina è rappresentata dal fatto che le tre aspiranti spine Farina, Petricca, Coletta, più Augusto Vinciguerra ieri sera hanno detto no a brutto muso al regolamento per la Polizia Locale che proprio Roberto De Donatis ha messo a punto dopo un lungo confronto con Maria Gabriella Paolacci.

La maggioranza non scricchiola. Ma gli spifferi quotidiani cominciano a creare qualche cenno di artrosi alle giunture del sindaco.

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