Divisi alla ricerca di una sintesi

Verso le Comunali. Tagliaferri: "Non chiederemo al vincitore delle Primarie di fare passe indietro”. Si aspetta la risposta da un nome di spessore capace di unire Partiti e Civici. Il ruolo centrale delle Primarie. Langiano sempre più come ponte tra due mondi. Salera e Di Rollo: scoppia la pace. E anche Fardelli lavora ad una lista

Alberto Simone

Il quarto potere logora chi lo ha dato per morto

Non chiederemo assolutamente al vincitore delle Primarie di fare un passo indietro, ci mancherebbe. Con loro semmai possiamo riaprire il dialogo nel turno di ballottaggio“: a parlare è Fabio Tagliaferri, il commissario del circolo di Fratelli d’Italia a Cassino. La rotta è tracciata: se il fischio finale dovesse suonare adesso si andrebbe alle urne per le Comunali di Cassino 2024 con i Partiti da una parte ed i civici dall’altra. E la Lega in bilico: tra il dovere politico di sostenere la coalizione e quello morale di stare nel fronte in cui sta schierato Gianrico Langiano che con buona parte dei quadri leghisti ha condiviso intere stagioni ai tempi in cui tutti militavano in Forza Italia.

Fabio Tagliaferri lo sa: Cassino sarà solo uno dei tanti fronti in cui Lega e Fratelli d’Italia si conteranno. Sa benissimo di essere andato ad infilarsi in uno dei fortini del Carroccio: la piazzaforte che ha guidato la cavalcata di Pasquale Ciacciarelli alle Regionali con un risultato monstre di oltre 14mila voti.

Per questo Tagliaferri ha scelto di costruire una lista molto forte con il simbolo di Giorgia Meloni da schierare alle elezioni di primavera inoltrata. Una sfida nella sfida. Quello stesso giorno Cassino sarà chiamata alle urne per firmare il biglietto di andata con destinazione a Bruxelles a nome di Mario Abbruzzese: il politico cassinate in attività arrivato più in alto di chiunque altro.

Il nodo del nome

Mario Abbruzzese

Cassino è una piazza molto importante, per questo motivo – ammette Tagliaferri – siamo al lavoro per costruire una lista fortissima per le comunali di Cassino. Il candidato sindaco? Il nome che noi proporremo agli alleati sarà uno di quelli che sono in questi giorni all’attenzione del tavolo regionale“. (Leggi qui: La relazione di Tagliaferri per Fdi: per vincere serve la sintesi).

Ad aspirare ad una candidatura con il simbolo del Partito sono: Silvestro Golini Petrarcone, fratello del già due volte sindaco Giuseppe; Fabio Marino di Destra Nuova, Angela Abbatecola, già portavoce del circolo prima del commissariamento e Michelina Bevilacqua, consigliera comunale in carica. Hanno ritirato la loro disponibilità il presidente dell’ordine forense Giuseppe Di Mascio e l’avvocato già dirigente di Alleanza Nazionale Alberto Borrea.

Tavoli provinciali

Angela Abbatecola

La questione Cassino è stata trattata anche durante le riunioni dei direttivi provinciali sia della Lega che di Fratelli d’Italia. Il Carroccio giura di non avere esaminato la questione Cassino perché c’è nulla da esaminare: ufficialmente attende ancora che FdI faccia la propria mossa ed indichi il suo candidato sindaco.

Diversa la situazione nel partito di Giorgia Meloni. Durante il Direttivo provinciale il commissario del circolo Fabio Tagliaferri ha spiegato che a Cassino è stato svolto un ottimo lavoro e che la lista era ormai pronta.Bene, Fabio. Grazie per l’informazione. E puoi dirci magari con chi l’hai condivisa questa lista?” ha tuonato Angela Abbatecola.

L’ex portavoce ha poi incrociato le lame con il coordinatore provinciale Massimo Ruspandini che ha evidenziato come il Partito a Cassino sia in forte sofferenza a causa delle divisioni e della mancata pianificazione che invece avrebbe dovuto essere avviata ormai da tempo. L’invio di un Commissario – ha ribadito – è stato necessario per mettere fine a divisioni e conseguenti ritardi. Ma Angela Abbatecola ha tenuto salda la posizione: “Se è stato deciso che dobbiamo perdere perché questo sindaco ha fatto due asili nido allora ditecelo che non perdiamo proprio tempo a fare la campagna elettorale“. Assente l’altro esponente cittadino di FdI: Gabriele Picano ha preferito un appuntamento di lavoro a Vienna. 

Soluzione di convergenza

Carlo Maria D’Alessandro

Nessun accenno ai nomi dei candidati rimasti in lizza: si attende l’esito del tavolo regionale. Nessuno conferma la voce che ormai circola in maniera informale da settimane: il centrodestra ha individuato tre nomi di alto profilo ai quali ha proposto la candidatura. Nomi dallo spessore tale da mettere d’accordo Partiti e Civici favorendo una saldatura.

Il limite? Sono persone estranee alla politica. Sono tentate. Temono però di trovarsi in una situazione simile a quella in cui si trovò Carlo Maria D’Alessandro: stimatissimo direttore del Catasto, pluripremiato per i risultati raggiunti, una volta diventato sindaco si è trovato in un mondo che non era il suo. E l’amministrazione è caduta.

Diventa allora centrale una saldatura tra i due mondi. Ed è anche per questo motivo che si fa strada l’ipotesi di posticipare le Primarie al mese di febbraio. Perché c’è stata l’ondata di influenza, sono i giorni con le temperature più rigide e la gente ha poca attenzione per un turno di primarie che tarda a prendere piede. E poi c’è il problema organizzativo: stampare le liste, fare in modo che non siano falsificabili, occorre una lavoro a tempo pieno che invece il comitato può fare per dedizione e passione.

La Reno al centro della campagna

Gianrico Langiano

Intanto i cinque candidati entrano nel vivo della campagna elettorale e non mancano gli attacchi al primo cittadino. Il tema caldo di questi giorni è la vertenza della cartiera Reno De Medici. (Leggi qui: Cosa c’è dietro alla chiusura di Reno de Medici).

L’isolamento politico nel quale si è trincerato per cinque anni Enzo Salera sta provocando danni devastanti al territorio Cassinate. La mancanza di dialogo con gli altri comuni, unitamente alla mancanza di rapporti con l’ente provincia e con la Regione, ha portato Cassino ad essere completamente isolata da dialogo e iniziative“: la sferzata è di Gianrico Langiano. Nel gruppo dei candidati alle Primarie è quello che può unire i due mondi, quello civico e quello politico: è stato capogruppo in Comune ma da cinque anni è tornato a dedicarsi unicamente al suo lavoro. In molti vedono proprio lui come punto di sintesi.

La replica del primo cittadino arriva a stretto giro: “Si tratta di una speculazione inaccettabile. Un vero e proprio sciacallaggio politico su una questione molto seria il cercare di addossare qualche responsabilità anche al sottoscritto” ha detto Salera che ha spiegato di essersi sempre interessato al problema della Cartiera.

Intanto, anche il primo cittadino è alle prese con la costituzione delle liste. Sono ormai continue le interlocuzioni con il consigliere ex del Pd Luca Fardelli che starebbe lavorando alla sesta lista a favore del sindaco uscente. Strappo ricucito anche con Barbara Di Rollo che nel corso dell’ultima riunione di maggioranza ha garantito di volersi candidare con la squadra di Salera ma non per forza nella lista del Pd. Il centrosinistra sembra insomma abbastanza compatto, mentre nel centrodestra ancora tutto può succedere.