«Caro tecnico, le prorogo l’incarico». «Ma mi faccia il piacere, sindaco!»

Franco Ducato

Conte del Piglio (ma non) in Purezza

di Franco DUCATO
Conte del Piglio (ma non) in Purezza

 

 

Ad Anagni due giorni fa il sindaco Fausto Bassetta, con una proroga, le terza consecutiva, ha assegnato all’architetto Alberto Pulcini l’incarico ad interim di responsabile dei lavori pubblici, in attesa che si trovi una figura definitiva. Il Conte del Piglio è in grado, in esclusiva, di pubblicare i dettagli del colloquio tra i due.

 

Bassetta: “Caro architetto, buongiorno! Come stai?”
Pulcini: “ bene grazie sindaco. Di cosa volevi parlarmi?”

B. : “ forse lo immagini. Siamo arrivati ancora a fine mese, e sta per scadere la proroga che ti ho assegnato per il settore dei lavori pubblici”.
P.: “lo immaginavo sindaco, e volevo appunto dirti che ho deciso di non accettare un’altra proroga”.

B.: “ Alberto ti prego, ripensaci. Non possiamo fare altrimenti. Mi lasci in un mare di guai, se decidi di non accettare”.
P. : “Me ne rendo conto sindaco; ma non ce la faccio più. Quando mi hai assegnato l’incarico per il settore urbanistica e patrimonio era un conto. Poi è successo quello che sai, con Salvatori, e hai deciso di darmi anche le sue competenze, in attesa di una soluzione migliore. L’ho fatto per un mese, e va bene. Poi mi hai dato un’altra proroga, e già andava meno bene. Ora hai deciso di farmi rimanere ancora un mese. Il mio stipendio rimane lo stesso, ma il carico di lavoro aumenta sempre di più!”.

B.: “ è solo per altri trenta giorni, ti giuro. Poi in qualche modo faremo. Ho già contatti con il responsabile di Ferentino…”
P.: “ chi, Benincasa? Ma quello sta benissimo dove sta! Chi glielo fa fare di venire ad Anagni in mezzo a questo casino per 12 ore in più? Al suo posto non lo farei nemmeno io! E poi, glielo hai già chiesto da tempo, e lui non ha ancora accettato. Non ti viene nessun sospetto?”.

B.: “ si lo so, però capisci: dopo che abbiamo messo alla porta Salvatori, qualcosa bisognava pur fare…”
P.: “ ecco appunto! Perché lo hai cacciato? Si può sapere una buona volta? E poi: prima fai un concorso per avere un responsabile di settore, fai partecipare anche Salvatori; e quando ti accorgi che i titoli ce li ha, blocchi tutto senza una spiegazione? Secondo te ad Anagni cosa dovrebbero pensare?”

B.: “ si ma…”
P.: “ niente ma! E poi, questa cosa di Lapomarda, a cui hai revocato l’altro ieri le deleghe ambientali! Ora chi se ne occupa? In una zona come la nostra! Fai approvare le moratorie per l’ambiente in consiglio, e poi togli chi se ne dovrebbe occupare? Pensi che pure di questa cosa dovrei occuparmi io? Ho già i miei casini per la denuncia per inquinamento ambientale che mi è arrivata un paio di giorni fa. Non le voglio queste responsabilità!”

B.: “ ma, Alberto, ragiona, ci sono tante cose a cui pensare; il piano regolatore, il nuovo parcheggio….”
P.: “ tutte cose che hanno già creato tante polemiche! E ci vado sempre di mezzo io! Questo non è un ufficio tecnico! È un porto di mare! Qui si naviga a vista! Nessuno ha le idee chiare su nulla: Tagliaboschi fa lo splendido in consiglio comunale con il programma di opere triennali. Ma chi le fa queste opere? Sono le stesse dello scorsoi anno! Voi vi pavoneggiate, ed i casini spettano a me! Non ne posso più!”

B. :“ ti prego ancora un mese e basta..”
P. : “ hai detto così anche le altre due volte. Non ti crede nessuno. Almeno decidessi qualcosa. Sulle scuole stai facendo litigare da mesi le due dirigenti, senza arrivare a duna soluzione. Sulla ex polveriera non si capisce ancora cosa vuoi fare. E io che dovrei fare? Prendermi gli schiaffi per te? No grazie!

B.: “ ma oramai ti ho già assegnato l’incarico!”
P.: “ fai come ti pare. Io ti dico che, se la legge me lo consente, mi rifiuto. È meglio se ti cerchi un altro responsabile ai lavori pubblici”.

B.: “ va bene Alberto, aspettiamo e vedremo…”
P.: “ ecco, mi raccomando, sempre pronto a decidere in fretta ed a parlare chiaro ,tu”.

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