Entusiasmo, panchina lunga e un tecnico-manager: così il Sora sogna

La squadra bianconera guida il campionato d’Eccellenza con numeri da record e punta al ritorno in Serie D, primo passo per rinverdire i fasti del passato. L’allenatore Alessio Ciardi svela i segreti: “Ho potuto costruire l’organico scegliendo personalmente i giocatori e poi la rosa è ricca di soluzioni”.

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Sua Eccellenza il Sora. I bianconeri guidano la classifica del girone B in tandem col Gaeta e puntano senza mezze misure alla promozione in Serie D. Per iniziare così a risalire la china e riconquistare quei palcoscenici prestigiosi che per anni hanno calcato con grande orgoglio. Il riferimento non puramente casuale è al Sora che ha militato in Serie C ai tempi di Claudio Di Pucchio e soci.

La squadra sorana insomma fa sul serio: 15 punti dopo 6 giornate ed è reduce da 6 vittorie consecutive compresa quella di Coppa Italia a Ferentino. Inoltre vanta il miglior attacco (15 gol segnati) e la difesa meno battuta (4 al passivo). Percorso netto in casa (3 successi su 3) senza subire reti. Numeri che fanno sognare la tifoseria da sempre molto vicina alle sorti della squadra e smaniosa di rinverdire i fasti del passato.  

Alle radici del primato

I giocatori del Sora festeggiano la vittoria sotto la curva

Tra i principali artefici dei successi del Sora c’è l’allenatore Alessio Ciardi,  43 anni, ciociaro di Monte San Giovanni Campano, da quasi 4 stagioni sulla panchina bianconera. Il tecnico non si nasconde, punta decisamente alla vittoria del campionato dopo 2 secondi posti e si candida a diventare una sorta di Di Pucchio 2.0. E’ lui a guidarci nel mondo-Sora.

“L’obiettivo è la promozione – ha osservato il trainer – Siamo probabilmente la squadra più forte, lo dicono anche gli addetti ai lavori e vogliamo confermare il pronostico. Sono a Sora ormai da 4 stagioni. Nella prima sono subentrato a campionato in corso ed al momento dello stop causa covid eravamo terzi. Poi l’anno successivo ancora in piena pandemia c’è stato una sorta di mini campionato con 10 club e siamo arrivati secondi. Lo scorso anno siamo stati ancora secondi alle spalle del Frascati ed ora siamo primi”.

Il realismo del mister

Il tecnico Alessio Ciardi

Malgrado i risultati da record, Ciardi tiene i piedi per terra. E’ consapevole delle difficoltà di un campionato storicamente molto incerto. Insomma la strada è ancora lunga e non bisogna mai abbassare la guardia. La concorrenza è tanta e qualificata.

“Rispetto allo scorso anno quando sono arrivato ad ottobre riuscendo ad ottenere 12 risultati utili consecutivi ho trovato un campionato più equilibrato – ha confessato il tecnico – Sora e Frascati erano superiori a tutte ma dalla quarta classificata in poi le partite erano abbastanza scontate. Le prime due erano favorite. Quest’anno invece si deve sudare con tutte. Squadre costruite per i primissimi posti come Audace ed Anagni sono in difficoltà mentre oltre al Gaeta che ha un buonissimo organico stanno facendo bene Certosa e Tor Sapienza. Due sorprese. Il Frascati lo scorso anno ha meritato di vincere, è stato più continuo di noi. Ora però non possiamo fallire”.

Un tecnico-manager

La gioia dei giocatori del Sora

Uno dei segreti del primato è l’allenatore all’inglese che non si occupa solo delle questioni di campo ma anche del mercato. “La grande novità rispetto alle passate stagioni sta nel fatto che ho potuto costruire la squadra con giocatori scelti da me naturalmente in accordo con il presidente Palma – ha confermato Ciardi Negli altri anni si partiva con una squadra e poi si cambiava totalmente in corso. Abbiamo mantenuto solo Sganzella ed il portiere Simoncelli. Il resto sono tutti ragazzi nuovi”.

“Poi abbiamo voluto alzare l’età media con gli ingaggi di Costantini e Corsetti che hanno superato entrambi i 35 anni – ha continuato il trainer – Il problema poteva essere l’amalgama, ma devo dire la verità i ragazzi hanno sorpreso anche me riuscendo a creare un gruppo forte e coeso in poco tempo. Il fatto di aver scelto di persona i giocatori è un vantaggio. Il gruppo mi sta ripagando alla grande”.

Una rosa di quantità e qualità

La squadra del Sora si carica

La panchina lunga inoltre sta facendo la differenza. Un organico che regala all’allenatore tante soluzioni. “Altro fattore importante è la rosa ampia e ricca di qualità che ci permette di avere tante opzioni – ha chiosato Ciardi – Domenica ad esempio Corsetti ha avuto un problema in extremis e non ha giocato, Origlia che doveva partire in panchina è stato titolare ed ha segnato 2 gol. Tutti si fanno trovare pronti, il clima è sereno e disteso e c’è consapevolezza dei propri mezzi”.

Alla resa dei conti una squadra attrezzata per il salto di qualità. “Possiamo arrivare lontano – ha concluso il tecnico – Vogliamo disputare una stagione da protagonisti e puntiamo ad arrivare in fondo anche in Coppa Italia dove abbiamo passato il primo turno. Avere una tifoseria come la nostra è un lusso per la categoria e vogliamo riportare il calcio a Sora nei campionati che gli competono”.

Sua Eccellenza il Sora.