La cena di Fardelli? Molto meglio l’aperitivo

A cena sono andati da Carlotta: la trionfatrice di Hell’s Kitchen. Ma il vero menù politico lo hanno servito da tutt’altra parte, prima di mettersi a tavola. Si sono visti nell’ufficio del consigliere regionale Marino Fardelli a Cassino. E lì hanno discusso su cosa fare alle prossime elezioni provinciali. Mandare un segnale al Pd e candidarsi insieme al Psi e Sinistra Italiana? Oppure mandare un segnale di unità e poi fare opposizione dall’interno? Puntare dritti sull’elezione di un consigliere o rischiare tessendo strategie che servano per capire le possibilità per Fardelli di essere riconfernato in Regione?

Cosa si siano detti non si sa. La consegna data è stata chiara: «basta con le indiscrezioni su Alessioporcu.it. Anche perchè mi sono rotto le scatole di sentir dire che le informazioni gliele ho date io. Ogni volta mi tratta male: rapporti cordiali e basta, nessuna confidenza, nessuna indiscrezione. Non è possibile che prima di mettermi la cravatta devo pensare se a quelli del blog gli potrà piacere o non». L’onorevole Fardelli lo ha detto prima di uscire dall’ufficio insieme all’ex sindaco Giuseppe Golini Petrarcone, all’ex consigliere provinciale Fabio Celletti, al vice segretario cittadino del Pd Ernesto Polselli, al direttore dell’Agenzia di Formazione Arduino Incagnoli, Armando Russo. C’era pure l’immobiliarista Salvatore Fontana: proprio quello che assicurava di essersi stomacato della politica. E invece ci sta sempre in mezzo.

A tavola sono stati attentissimi a non parlare di politica. Né cittadina né provinciale. Solo sfottò, battute e basta.

Un dato è certo. All’interno della componente c’è chi sta facendo di tutto per convincere Fardelli a non portare avanti ulteriormente il dialogo con i Socialisti di Gianfranco Schietroma. Sta cercando di fargli capire che è più utile per lui – in prospettiva delle prossime Regionali – non spaccare il Pd ora che l’otto gennaio si rinnoverà il Consiglio Provinciale. La tesi sostenuta è che la lista con Psi e Si sarebbe il più adeguato segnale di dissenso da inviare al Pd provinciale per rinfacciargli l’atteggiamento avuto in occasione delle scorse elezioni comunali di Cassino fatte vincere al centrodestra. Ma è altrettanto vero che il segnale potrebbe inquinare i rapporti interni in maniera difficilmente recuperabile. Cosa voglia fare Fardelli, lo sa solo Fardelli. Forse nemmeno lui.

Per capire la partita che la Componente Cassinate intende giocarsi alle prossime elezioni bisogna allora sfogliare le bacheche Facebook. Si scopre così che nell’ultimo mese Marino Fardelli ha incontrato almeno quattro volte l’ex sindaco di Frosinone Michele Marini. E’ un altro di quelli che con il Pd non è molto in sintonia e qualche azione di guerriglia la metterebbe a segno volentieri durante le prossime provinciali.

Sempre sfogliando Facebook si scopre che questa sera Fardelli è stato ad Isola del Liri. Il suo consigliere comunale Gianni Scala ha rotto con il sindaco Enzo Quadrini (Pd area Francesco De Angelis) ed ha iniziato a dialogare con Antonella Di Pucchio (Pd area Simone Costanzo).

Andando giù sulla timeline del social si trova anche un manifesto politico: quello che annuncia un’iniziativa a favore del Si al referendum. Si tiene a Coreno Ausonio, l’ha organizzata dal segretario provinciale Simone Costanzo. E per la prima volta ci partecipa Marino Fardelli. I due erano stati insieme anche quando all’Arcobaleno di Cassino il consigliere regionale aveva fatto venire il sottosegretario alla Difesa.

Il dialogo potrebbe convenire ad entrambi. Chi conosce le dinamiche interne, fa notare che se nasce un asse, Fardelli è pronto a sostenere Di Pucchio ad Isola del Liri nella prossima cosa al municipio. Ed è altrettanto pronto a sostenere Costanzo a Cassino se Bruno Astorre vorrà candidarlo alla Camera. Ma alle Regionali, il candidato da portare avanti sarebbe solo Fardelli.

La prima scadenza intanto sono le Provinciali dell’otto gennaio. Il candidato della componente sarà l’avvocato e consigliere provinciale uscente Alessandro D’Ambrosio. Si parte con i 5 voti di Cassino che fanno riferimento al gruppo consiliare Petrarcone. Nessun affidamento viene fatto ai 3 voti dell’area di Francesco Mosillo, l’altro candidato sindaco Pd alle scorse Comunali di Cassino. Poi, tutto il resto, servirà a capire chi sta con chi in vista delle Regionali.

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