Frosinone annichilito dalla Juve e fuori dalla coppa (4-0)

La partita per la squadra di Di Francesco dura appena 10', Miretti conquista un rigore che Milik realizza. L'attaccante polacco fa il bis al 38', firma il 3-0 al 3' della ripresa e si vede annullare il gol del poker personale

Giovanni Lanzi

Se lo chiamano 'Il Maestro' non è un caso

JUVENTUS-FROSINONE 4-0 IL TABELLINO

JUVENTUS (3-5-2): Perin; Gatti, Bremer, Danilo; Weah (26’ st Cambiaso), McKennie, Locatelli (17’ st Nicolussi Caviglia), Miretti (17’ st Iling Junior), Kostic; Milik (17’ st Vlahovic), Yildiz (33’ st Nonge).

A disposizione: Szczesny, Pinsoglio, Alex Sandro, Rugani, Hasa.

Allenatore: Allegri.

FROSINONE (3-4-3): Cerofolini; Okoli, Romagnoli, Lusuardi; Lirola (37’ st Bonifazi), Mazzitelli (15’ st Barrenechea), Brescianini, Garritano; Ibrahimovic (1’ st Soulé), Kaio Jorge (37’ st Cheddira), Harroui (15’ st Gelli).

A disposizione: Frattali, Turati, Caso, Reinier, Kvernadze, Bourabia, Ghedemjes.

Allenatore: Di Francesco.

Arbitro: signor Juan Luca Sacchi di Macerata; assistenti Giovanni Baccini di Conegliano Veneto (Tv) e Domenico Palermo di Bari; Quarto Uomo Paride Tremolada di Monza; Var Federico La Penna di Roma 1, Avar Gianluca Aureliano di Bologna.

Marcatore: 10’ (r), 38’ pt e 3’ st Milik ( J), 15’ st Yildiz (J)

Note: spettatori: 37.940 circa (circa 100 tifosi del Frosinone); angoli: 4-3 per la Juve; ammoniti: 20’ pt Locatelli (J), 32’ pt Kostic (J), 27’ st Gatti (J); recuperi: 1’ pt; 3’ st.

Tre gol di Milik e il sigillo di Yildiz: con un netto 4-0 la Juventus batte il Frosinone e stacca il biglietto per la doppia semifinale di Coppa Italia che vedrà la squadra di Allegri opposta alla Lazio. Per i giallazzurri una serata da dimenticare rapidamente, la prima volta in 5 mesi che ha visto la squadra di Di Francesco in partita appena 10’ del primo tempo.

Resta indelebile comunque l’ottima performance della conquista dei quarti di finale di Coppa Italia.

LE FORMAZIONI

Juventus pressoché in formazione tipo anche se sono out Rabiot e Chiesa per problemi fisici, Szczesny per scelta tecnica (va in panchina), Vlahovic per i postumi di una forma influenzale (anche lui in panchina) e Kean che sembra in procinto di lasciare il Club per altra destinazione. Tra i pali c’è Perin, in difesa da destra a sinistra l’ex Gatti, Bremer e Danilo. Sulle corsie di centrocampo Weah e Kostic, Locatelli è il play, Mckennie e Miretti le mezze ali. In attacco la coppia Vlahovic-Yildiz. Allegri taglia il traguardo delle 400 partite sulla panchina bianconera.

Ampio turn-over nel Frosinone, Di Francesco nel 3-4-3 che nella fase di non possesso diventa 3-4-1-2 cambia sette-undicesimi della formazione che ha perso in casa con il Monza. Tra i pali torna il portiere di Coppa Italia, Cerofolini. Davanti a lui una novità, Romagnoli che rientra nella posizione centrale della difesa a tre, uno spostamento, Okoli che scivola sul centrosinistra, e una conferma, quella di Lusuardi sul centrodestra.

Garritano torna sull’out mancino della mediana, la coppia di centrali è composta da Mazzitelli e Brescianini, a destra tiene la posizione Lirola che deve rialzare minutaggio e i giri del motore. Infine il tridente offensivo: dal 1’ si rivede Ibrahimovic alto a destra, Harroui a sinistra, l’ex Kaio Jorge è la punta di riferimento. Panchina per gli altri due ex, Barrenechea e Soulé. Non sono stati convocati gli infortunati Kalaj, Marchizza, Oyono e Baez, non c’è Bidaoui mentre Monterisi è a riposo precauzionale e Cuni ha un rialzo febbrile.

JUVE AVANTI DI RIGORE

Simone Romagnoli prova a contrastare Arkadius Milik (Foto: Alessandro Di Marco © Ansa)

Subito Juventus nell’area del Frosinone che si salva sul tocco dentro di Weah. I giallazzurri voglio ribattere subito colpo su colpo, si ‘guerreggia’ in mezzo al campo. Sulla sponda Juventus l’ex Gatti cerca la penetrazione a destra, salta Harruoi ma chiude bene Lusuardi. Sul giropalla c’è il filtrante di Locatelli in area per McKennie ma il tocco della mezz’ala bianconera termina alto sulla traversa. Cincischia con la ripartenza dal basso la Juventus, Miretti non è preciso sul primo controllo ma lo salva l’arbitro che rileva un fallo di Brescianini.

All’8’ errore in uscita del Frosinone da parte di Okoli, parte Miretti che si accentra in area, Lirola gli tocca in maniera impercettibile la caviglia ed è calcio di rigore confermato dal Var. Dal dischetto Milik spiazza Cerofolini, palla a sinistra e portiere a destra. Fatale ancora una volta un errore in appoggio di un difensore.

La Juventus si trova sul piatto d’argento due situazioni nelle quali il Frosinone si fa trovare altissimo sulla fase di possesso di bianconeri, il centrocampo è lento in blocco nella transizione negativa e nella occasione più pericolosa ci mette una pezza un autoritario Lusuardi. Prende coraggio la formazione giallazzurra, attaccano in tanti e Harroui passa all’incasso, conquista una punizione che l’ex del Sassuolo, sul tocco di Mazzitelli, alza sull’attacco di McKennie uscito dalla barriera.

MILIK FA TUTTO DA SOLO

Garritano e Kaio Jorge

L’occasione per il Frosinone arriva puntale al 18’, uscita di Garritano che pesca largo a destra Ibrahimovic, lo specchio per far gol c’è ma il tiro è telefonato per la parata a terra di Perin. E Di Francesco ovviamente non è contento. Il primo giallo della serata intanto lo rimedia Locatelli per una randellata a Mazzitelli. La partita è frizzante perché la Juve è un pericolo costante e il Frosinone, una volta pagato lo scotto della partenza ad handicap, gioca a viso aperto.

Al 25’ la Juve sfiora per due volte il raddoppio dentro l’area piccola prima con Milik e poi con Kostic, il Frosinone si chiude a riccio, si salva come può e poi sulla ripartenza in campo aperto sventagliata di Harroui telecomandata per Kaio Jorge anticipato nettamente da Bremer che gli chiude in scioltezza la corsia davanti a Perin.

Le idee di calcio dei giallazzurri sono sopraffine, anche un gran calcio disegnato sul prato verde ma c’è evidente leggerezza nella gestione del pallone negli ultimi 30 metri, poca sostanza in fase realizzativa. E nella prima costruzione bisogna nettamente migliorare soprattutto se davanti c’è una Juventus che non perdona. Ma quello che più conta è che il Frosinone al 35’ è pienamente in partita e che la Vecchia Signora concede sempre qualcosa.

MILIK LA BESTIA NERA

Al 36’ ancora Garritano che cerca largo Ibrahimovic, la Juve si salva in angolo come può. Sul ribaltamento di fronte il Frosinone subisce il 2-0: palla da destra a sinistra di Milik per McKennie, le marcature solo larghe e morbide, controllo dell’americano di fino e pallone dalla parte opposta, sale da dietro proprio Milik che indisturbato si nasconde alla visuale di Garritano, prende alle spalle la difesa del Frosinone troppo statica, stoppa di petto e infila il raddoppio.

Al 39’ è Cerofolini a dire no ad una conclusione dai 27 metri di Weah. Il tempo si chiude con un tentativo di Ibrahimovic sul quale non arriva in scivolata Kaio Jorge e poi su una tempestiva uscita di Ceroflini che salva su Kostic. Juve meritatamente sul doppio vantaggio, il Frosinone bello quando si tratta di disegnare manovre ma rivedibile nella transizione negative sempre condotte in sensibile affanno, nelle uscite dalla difesa e nelle (poche) conclusioni.

JUVENTUS PADRONA ANCHE DELLA RIPRESA

Juventus-Frosinone-Fabio Miretti tra Simone Romagnoli e Mimeh Okoli (Foto: Alessandro Di Marco © Ansa)

Di Francesco si affida al grande ex Soulé che rileva Ibrahimovic. Ma è la Juve che sfiora subito il 3-0: pallone dalla parte di Kostic per McKennie, piattone largo, Lusuardi tocca il pallone che si impenna ma Cerofolini salva in angolo. Al 3’ il Frosinone si fa praticamente da solo il gol del 3-0 per la Juve: la ripartenza dal basso tra Lusuardi e Cerofolini fa vertice su Mazzitelli che viene sovrastato dall’attacco di Locatelli, la sfera arriva a Milik che infila il 3-0 a porta vuota. Errori in serie e mancata valutazione della necessità di non affidarsi sempre alla ‘salida lavolpiana’.

La Juventus non abbassa il ritmo e sfiora il gol del 4-0: apertura per Kostic e Romagnoli salva in angolo. Sul tiro dalla bandierina il pallone esce dalla difesa, Miretti spara nel mucchio, Milik fa 4-0 ma il gol viene annullato al Var. Poker solo rinviato perché giusto il tempo per contare di avvicendamenti nel Frosinone (Barrenechea per Mazzitelli e Gelli per Harroui) che McKennie alza la testa nella posizione di mezz’ala sinistra e serve in area Yildiz, Okoli è saltato e per l’attaccante turco è facile mettere il pallone alle spalle di Cerofolini.

Lusuardi ingaggia un duello rusticano con il neo entrato Vlahovic ma è McKennie che svetta tra 4 giocatori del Frosinone e manda fuori di poco. Un angolo di Brescianini al 25’ e per il Frosinone c’è il secondo pallone nello specchio della porta, colpo di testa di Barennechea per la parata a terra di Perin.

CON I REMI IN BARCA

Bremer con Kaio Jorge (Foto: Alessandro Di Marco © Ansa)

Dall’altra parte protagonista è ancora il mediano argentino del Frosinone che va a deviare in angolo un pallone maligno di Nicolussi Caviglia. L’ex della Salernitana infila dentro l’area piccola un pallone pericoloso, Vlahovic alza a botta sicura.

Ad ogni azione della Juve fa riscontro una palla-gol: al 32’ Cambiaso si fa 70 metri indisturbato, si accentra e tira una bordata, Cerofolini salva. Ma nel Frosinone sono saltati schemi, distanze e marcature per la prima volta nella stagione.

Al 37’ dentro Bonifazi e Cheddira per Lirola e Kaio Jorge, nella Juve Nonge per Yildiz. Gli ultimi minuti scorrono senza altri danni per il Frosinone che in pieno recupero sfiora il gol della bandiera con Garritano. D’ora in poi i giallazzurri potranno pensare solo al campionato.