Il documento della discordia dove il centrodestra si è fermato

Il documento della discordia. Sul quale è saltato il dialogo all'interno del centrodestra in vista delle prossime Comunali di Cassino. Otto capoversi. Quattro firme. Una casella vuota. Ecco cosa dice

Otto capoversi, quattro firme, una riga in bianco: quella riservata al rappresentante della Lega. Accartocciato e buttato in un cestino della spazzatura: stava lì il documento sul quale il centrodestra si è impantanato martedì sera sulla via delle elezioni Comunali di Cassino. (Leggi qui: Lega: “Prima i nomi e poi il patto”. FdI: “Prima il patto, poi diciamo i nomi”).

Il commissario cittadino della Lega Alessio Ranaldi non lo ha firmato perché ha chiesto di saopere prima il nome del candidato sindaco. Il commissario cittadino di Fratelli d’Italia Fabio Tagliaferri che sta coordinando il dibattito ha chiesto prima la firma sotto al documento e poi l’apertura del confronto sul candidato. Ognuno, dal suo punto di vista ha ragione.

Ma cosa c’è scritto in quegli otto capoversi?

Il documento della discordia

C’è una premessa di carattere generale, con la quale si sostiene che l’avversario sia battibile e che le elezioni di Cassino 2024 siano dal risultato completamente aperto. «Viviamo – è la premessa – un momento storico che potrebbe restituire a Cassino quell’importante ruolo politico mortificato dall’amministrazione di sinistra attualmente in carica».

Il secondo capoverso ricorda che lì dove c’è stata l’unità del centrodestra la vittoria è arrivata. «Il centrodestra è un insieme di valori che ha consentito di affermarsi nelle più importanti regioni del Paese. È la stessa comunanza di valori che ha condotto alla vittoria prima il governatore del Lazio Francesco Rocca e poi Giorgia Meloni alla guida del Governo nazionale».

Il documento prosegue dicendo che quel modello va replicato anche a Cassino. «Sulla scia e con la stessa comunanza di valori, anche a Cassino intendiamo procedere uniti e non saranno certamente gelosie o interessi personali a poter intaccare questa comunanza».

Il candidato sindaco

Fabio Tagliaferri

Al quarto capoverso si arriva al tema centrale: il candidato sindaco. «Sulla stessa comunanza di valori dobbiamo edificare la prossima campagna elettorale. Dobbiamo farlo intorno ad un candidato sindaco nuovo, con una compagine rinnovata e pronta ad offrire ai cittadini di Cassino una prospettiva di centrodestra nel solco del governo regionale e nazionale. Non è un caso che ancora dopo un anno di Governo i cittadini italiani apprezzino il grande lavoro svolto da Giorgia Meloni e dai ministri del governo in carica».

Va bene. Ma come verrà individuato questo candidato sindaco? Chi lo indica? Sulla base di quali criteri? «Saranno i valori che ci uniscono a dettare le tappe per la scelta comune di un candidato sindaco che verrà individuato al tavolo del centrodestra nella massima trasparenza cercando di associare alla proposta, il consenso di tutti i Partiti che compongono il tavolo. O almeno della maggioranza assoluta di essi».

Il finale traccia una sorta di cronoprogramma. «Contiamo di poter presentare il nostro candidato unitario per la fine di gennaio in modo da consentirgli di essere riconosciuto dai cittadini di Cassino».

Il centrodestra ci crede e vuole chiedere a tutti i leader di metterci la faccia. «Per le elezioni amministrative chiederemo a Cassino la presenza del governatore del Lazio Francesco Rocca, del presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni e dei leader nazionali di tutti i partiti del centrodestra».

Quattro firme ed una casella vuota

Seguono due firme, una riga vuota ed altre due firme. La prima è quella del commissario FdI Fabio Tagliaferri. Poi c’è la firma del sub commissario provinciale di Forza Italia Rossella Chiusaroli. Lo spazio in bianco è quello riservato al commissario cittadino della Lega, Alessio Ranaldi. Le altre due sigle sono del commissario provinciale di Noi Moderati Pietro Pacitti e del commissario provinciale Udc Giuliano Di Prete.

la scelta di Ranaldi è condivisa dal Partito. Che teme di andare verso un’avventura elettorale dagli esiti incerti. Perché la coalizione si costruisce intorno al candidato sindaco. Che al momento non c’è. O se c’è è coperto. La Lega vuole conoscerlo prima, condividerlo. Il documento, sul punto è chiaro: si sceglie insieme. Ma il carroccio di Cassino ha sempre sostenuto che non fosse da scartare l’ipotesi dei civici di individuare il candidato attraverso le Primarie. E se i nomi al tavolo del centrodestra non dovessero convincere, non intendono partecipare a quella che considerano appunto un’avventura.