Il Frosinone sogna una domenica bestiale

La squadra giallazzurra affronta la Roma in uno “Stirpe” sold out per la seconda volta di fila. Dopo 2 sconfitte consecutive, serve una scossa per riprendere la marcia verso il traguardo. Mazzitelli e soci puntano a battere per la prima volta una “big” e regalarsi un acuto-salvezza. Di Francesco-De Rossi: la sfida nella sfida tra il maestro e l’allievo

Alessandro Salines

Lo sport come passione

Secondo sold out di fila. Altri 15 mila e passa cuori che batteranno forte per i ragazzi di Di Francesco. Altre 15 mila e passa voci che canteranno a squarciagola per spingere i propri beniamini. Insomma l’entusiasmo, la fiducia e la voglia di Frosinone sono rimaste intatte nonostante il momento tutt’altro che felice (4 punti nelle ultime 5 gare) e l’imbarcata presa la settimana scorsa a Firenze. Domenica alle 18 contro la Roma dunque lo Stirpe si vestirà di nuovo a festa dopo averlo fatto col Milan. Sperando che alla fine il risultato possa essere diverso.

Il Frosinone ha bisogno di un acuto per riprendere la marcia salvezza interrotta nelle settimane precedenti. Di Francesco sfiderà il suo passato e l’allievo De Rossi sognando l’impresa. Che sarebbe la prima contro una formazione dell’alta classifica e della stessa regione (solo 1 punto in 10 confronti con Roma e Lazio). “De Rossi mi ha inviato un messaggio e simpaticamente ha chiesto la formazione – ha confidato Di Francesco che nel 2019 avrebbe voluto DDR suo vice alla Roma – E’ stato un mio giocatore e compagno di squadra a conferma del tempo che passa. Per me allenare la Roma è stata un’esperienza bellissima”.

Punti pesanti per entrambe

La Curva Nord

Va bene la cornice, il grande pubblico annunciato, l’atmosfera magica, la sfida nella sfida Di Francesco-De Rossi ma alla fine ciò che conteranno saranno i punti in palio. Punti d’oro. Dopo 2 sconfitte di fila il Frosinone deve provare a muovere la classifica perché il margine dalla zona retrocessione si è ridotto a 3 punti dopo il pari del Verona contro la Juve. Ma anche per la Roma la posta sarà importantissima in chiave Champions League. Inoltre De Rossi cercherà di riscattare il ko interno con l’Inter e riprendere il cammino intrapreso (3 vittorie) da quando è arrivato sulla panchina dei giallorossi.

C’è un dato emblematico che accompagna la vigilia della sfida. Il Frosinone ha costruito il suo campionato in casa conquistando 20 punti in 12 partite sui 23 totali. Tra le matricole dei top 5 campionati europei solo Las Palmas in Spagna ha fatto meglio (21 punti). Al contrario la Roma ha faticato finora in trasferta con 11 punti in altrettante gare (12 gol realizzati e 17 incassati). Fino al successo a Salerno i giallorossi avevano rimediato 3 sconfitte di fila nelle partite esterne.

Una parata di Turati nella partita d’andata

Ma continuando a viaggiare tra i numeri balzano anche quelli terribili che certificano i problemi della difesa del Frosinone, la più perforata del campionato con 49 reti. Urge un’inversione di tendenza sin da domenica contro una formazione che vanta il quarto attacco del campionato con 42 gol segnati e giocatori offensivi di primissimo piano come Lukaku, Dybala, El Sharaarawy, Pellegrini, Azmoun e l’ultimo arrivato Baldanzi.

Di Francesco invoca compattezza

Eusebio Di Francesco

La gara sarà durissima per il Frosinone. E’ la terza di un ciclo terribile iniziato col Milan e si concluderà domenica 25 a Torino contro la Juve. “Sento dire che il nostro campionato inizierà il 3 marzo (contro il Lecce in casa ndr) ed invece lavoriamo  consapevoli di potercela giocare con tutti – ha osservato l’allenatore giallazzurro – Dobbiamo essere più compatti e subire meno gol. A volte è meglio essere più pratici che belli. Nelle ultime gare sono mancate malizia e la condizione di qualche giocatore. La squadra ha bisogno di ritrovare lo spirito d’inizio stagione, l’entusiasmo quando si arrivava allo stadio. Sapevamo che potevano verificarsi momenti difficili. Ora dobbiamo avere l’equilibrio per venirne fuori tutti insieme”.

Serviranno ferocia, cattiveria ed organizzazione. Predica Di Francesco. “Per impensierire la Roma non dobbiamo dare punti di riferimento ed occorre essere lucidi e cattivi sotto porta”, ha proseguito Di Francesco. “De Rossi sta facendo un ottimo lavoro – ha chiosato il trainer – C’è entusiasmo, la Roma gioca palla a terra con un fraseggio di qualità e porta più giocatori in area. E’ in un momento positivo: al di là della sconfitta con l’Inter ha sempre impattato bene la gara e per questo noi dobbiamo essere bravi nell’approccio”.

Solita emergenza in difesa

Il capitano Mazzitelli

La squalifica di Romagnoli ha acuito le difficoltà nel pacchetto arretrato tanto che Di Francesco ha dovuto convocare il Primavera Pahic che ironia della sorte ha giocato e vinto contro la Roma nel campionato di categria. Dietro dunque scelte obbligate o quasi con Lirola e Valeri sulle fasce, Monterisi ed Okoli centrali. Ma non si può escludere il ricorso ancora una volta a Gelli o Brescianini come terzini d’emergenza.

Dubbi e ballottaggi dalla cintola in su. Le uniche certezze sono l’ex Mazzitelli e Barrenechea a centrocampo e Soulé in attacco. Gelli potrebbe essere la terza mezzala o uno dei 3 trequartisti a seconda del modulo (4-3-3 o 4-2-3-1). Sul versante sinistro dell’attacco Harroui è in vantaggio rispetto a Seck come Cheddira su Kaio Jorge in attacco. Tirando le somme out Romagnoli e gli infortunati Marchizza (altro ex), Kalaj, Oyono, Lusuardi, Bonifazi, Zortea, Ghedjemis, Cuni e Garritano.

Mini turnover nella Roma

Un duello Lukaku-Monterisi all’andata (Foto: Giuseppe Lami © ANSA)

De Rossi dovrebbe effettuare qualche cambio ma non stravolgerà la squadra come ha sottolineato dopo il pari contro il Feyeenord in Europa League. Riposerà quasi sicuramente Dybala, a centrocampo dovrebbe rientrare Cristante come El Sharaawy in attacco ed Angelino in difesa. Chance dal 1’ per il neo acquisto Baldanzi, prelevato dall’Empoli.

Quindi Rui Patricio difenderà i pali con Celik, Mancini, Llorente o Hujsen (vicinissimo al Frosinone a gennaio) ed Angelino. A centrocampo Cristante, Paredes e Pellegrini. Nel tridente Baldanzi, Lukaku ed El Sharaawy. Torna a disposizione Ndicka dopo la Coppa d’Africa.