Il lockdown era fuffa e noi ci avevamo creduto

Senza ricevuta di Ritorno. La raccomandata del direttore su un fatto del giorno. Con otto pagine, un giudice di Frosinone dice che i Dpcm sono stati una solenne fesseria

Alessio Porcu

Ad majorem Dei gloriam

Clicca qui per ascoltare

Le Leggi funzionano se sono chiare, comprensibili, facili da applicare. È esattamente il contrario di ciò che sono in Italia: il modo in cui sono scritte le rende incomprensibili, confinandole a materia per i soli professionisti del campo: giuristi, magistrati, avvocati.

Non dovrebbe essere così. Perché se so cosa devo fare lo faccio. Se so cosa non posso fare, scelgo se farlo lo stesso e rischiare. Il modo in cui concepiamo le Leggi in Italia le rende destinate all’interpretazione. Da noi addirittura abbiamo pure diversi tipi di interpretazione: arriviamo all’interpretazione dell’interpretazione. Abbiamo quella giudiziaria (chiediamo alla Cassazione) e addirittura quella Autentica (chiediamo a chi la Legge l’ha scritta, cosa intendeva).

Da qualche ora in provincia di Frosinone è stato scolpito il monumento all’evanescenza delle leggi italiane. C’è qualcosa di devastante nella sentenza pronunciata in queste ora dalla sezione Civile del Tribunale del capoluogo ciociaro.

Il lockdown non esiste

Coronavirus controlli e posti di blocco © Imagoeconomica / Livio Anticoli

Ha respinto il ricorso della Prefettura e dato ragione ad un automobilista che era stato multato dalla Stradale perché circolava nonostante i divieti del periodo Covid.

Il Tribunale di Frosinone, con otto pagine di spiegazione tecnica solida ed approfondita, spiega che Giuseppe Conte è andato oltre i suoi poteri: non poteva limitare le libertà delle persone a causa del covid. Perché nella Costituzione non c’è alcuna disposizione che conferisca poteri speciali al Governo se non in caso di Guerra deliberato dalle Camere. In pratica, le multe sono illegittime perché lo sono i Dpcm emessi durante il Covid.

La cosa devastante che emerge dalla sentenza: il Presidente del Consiglio dei Ministri deborda con i suoi poteri, il Governo non se ne accorge e firma, le Camere tacciono, la Corte Costituzionale si mette la mascherina sugli occhi e quindi non vede. Nessuno si accorge di niente. Fino a quando la norma arriva a Frosinone. Qui se ne accorge un automobilista che subito impugna la multa. E ci vogliono otto pagine per dire che era tutto sbagliato: i Dpcm, i lockdown, i divieti d’uscire e gli obblighi di mascherina. Perché era un provvedimento amministrativo, senza forza di legge.

Se siamo così insofferenti, come popolo, alle leggi, una ragione c’è. Ed è questa. Che non sono affatto scritte per il Popolo.

Senza Ricevuta di Ritorno.