Il Pd in campo, il centrodestra sparisce

In una sola mattinata è cambiato tutto l'orizzonte elettorale di Ferentino. Il Pd schiera il simbolo sull'avvocato Musa. Mentre Pompeo le indica come suo erede si sgretola il centrodestra. I pezzi più pregiati vanno con Fiorletta: Virgili annuncia l'intesa con l'ex assessore Angelo Salvatori; Pizzotti con il capogruppo della Lega Beretta

Emiliano Papillo

Ipsa sua melior fama

Tutto nello stesso momento: il Partito Democratico scende in campo e presenta il suo candidato sindaco, il centrodestra si sgretola e non esiste più, l’ex sindaco Dem passa all’incasso ed accoglie nella sua coalizione i nomi più di peso.

All’ora dell’aperitivo lo scenario politico di Ferentino è del tutto diverso da quello del mattino. E le elezioni prendono una direzione differente. Nella città da 21mila abitanti che ha espresso quattro presidenti della Provincia di Frosinone, il centrodestra non ci sarà. E se dovesse esserci sarà ridotto ad una semplice testimonianza perché tutti gli uomini con le preferenze se ne sono andati.

Tutto in una mattina

Santia Salvatori Virgili

Il Partito Democratico schiera il simbolo. Il suo candidato sindaco è l’avvocato Alfonso Musa. Va in scena la separazione che ha caratterizzato gli ultimi due anni di consiliatura di Antonio Pompeo: sindaco, presidente della Provincia, leader provinciale degli ex renziani di Base Riformista. I rapporti provinciali sono sempre stati difficili con la componente maggioritaria, Pensare Democratico. A Ferentino sono saltati quando il predecessore di Pompeo ha detto che gli sarebbe piaciuto riproporre il proprio nome e tornare a fare il sindaco. Pompeo era contrario. È finita che si sono divisi su tutto: le Provinciali, le Regionali, finanche il Congresso cittadino del Pd, al quale l’area di Piergianni Fiorletta (il predecessore) nemmeno è andata.

Anche per questo il Pd a Ferentino è Antonio Pompeo. Tutto è pronto per la presentazione: la stampa ed i sostenitori affollano la sala dove Alfonso Musa sta per essere indicato ufficialmente come erede. Ma c’è un imprevisto: sui cellulari arriva un messaggio, il centrodestra si sgretola ed i pezzi più pregiati vanno con Fiorletta.

Nei giorni scorsi l’ex presidente leghista del Consiglio Provinciale Luca Zaccari ha tracciato la rotta: ha salutato il centrodestra e s’è collocato nella coalizione Ferentino 2030 di Piergianni Fiorletta. Questa mattina altre uscite importanti. Sono quelle del capogruppo leghista Maurizio Berretta e dello storico esponente di Forza Italia Angelo Salvatori che nel passato ha lavorato come assistente al Parlamento Ue. Entrambi vanno con Ferentino 2030, spostando l’ago della bilancia: il centrodestra è sotto il minimo di sopravvivenza politica.

Il Pd scende in campo

Ora è una sfida nella continuità. Resta da capire quale: se quella di Antonio Pompeo o quella di Piergianni Fiorletta.

Intanto, Pompeo battezza il suo erede. “Con Alfonso Musa c’è una amicizia di vecchia data. È stato capogruppo del Partito Popolare nell’amministrazione del sindaco Francesco Scalia. È una persona capace e valida che ha il contatto quotidiano con i cittadini. La persona giusta per portare avanti il progetto del rinnovamento nella continuità. Sarò al suo fianco e faremo campagna elettorale casa per casa. Stiamo costruendo il programma con i cittadini e le liste”.

Rivendica i risultati raggiunti. Una parte sono nel solco di Fiorletta, la maggior parte è opera sua. “Ferentino in questi ultimi dieci anni è cambiata e migliorata molto. Io non parlo singolarmente ma è tutta l’amministrazione ad essere stata brava” ha spiegato Antonio Pompeo. “Ci sono servizi importanti dalla Casa della Salute all’Isola Ecologica, parchi. Poi abbiamo avviato grandi opere quali la rotatoria a Pontegrande ed il cimitero. Grazie al PNNR avremo 7 milioni di euro per recuperare l’ex Paolini che tornerà scuola grazie alla passata amministrazione”.

Gli chiedono degli avversari. “Erano partiti per una coalizione di centrosinistra poi sono diventati civici con un campo largo di cui non si conoscono i confini. Noi non viviamo di politica ed abbiamo messo in campo un progetto valido, serio e soprattutto concreto“.

In continuità

Pompeo e Musa

Per Alfonso Musa è un ritorno. In municipio c’era stato da giovane. C’era ancora il Partito Popolare e Francesco Scalia faceva il sindaco: non era ancora diventato presidente della Provincia, assessore regionale, senatore della Repubblica.

Sono molto contento di essere il candidato di questa coalizione – ha detto Alfonso Musaavere Antonio Pompeo a fianco mi fa stare tranquillo che non sarò solo. Mi sono sempre relazionato con i miei concittadini sia per il lavoro che per lo sport e la vita quotidiana. L’ascolto è importante. Sarà una bella campagna elettorale nella quale ci mettiamo la faccia e parliamo di cose concrete. Amo Ferentino e cercherò di mettere a disposizione le mie competenze e la mia passione con il supporto di tutti i cittadini che ringrazio per avermi convinto ad accettare questa sfida“.

Il ritorno di Salvatori

La mossa nel fronte di Piergianni Fiorletta era pronta già da giorni. Strategicamente, per annunciarla hanno atteso il giorno della conferenza di Alfonso Musa. Per rubargli un pezzo della scena. Ci sono riusciti.

Il primo ad ufficializzare la sua mossa è Giuseppe Virgili, assessore uscente con Pompeo e candidato sindaco nel 2018 come civico. Virgili è stato uno dei primi a lasciare Antonio Pompeo ed a sposare il progetto Ferentino 2030 appoggiando Fiorletta. Nella sua civica ci sono i consiglieri comunali uscenti Paola Fiorini e Nicola Dell’Olio.

Da oggi ha in squadra anche l’ex assessore Angelo Salvatori: è stato in giunta nelle amministrazioni Fiorletta, poi si è concentrato sul lavoro ed ha lasciato il municipio. Salvatori è storico esponente di Forza Italia, per anni vicinissimo ad Antonio Tajani. Ma non è l’unica new entry per Virgili che avrà con sè anche Alessia Petrucci: farà tandem elettorale con Salvatori. Non solo: nel suo schieramento entra l’elettore di destra ed iscritto di Fratelli d’Italia, Diego Santia. E pare che non sia tutto.

Se ne va pure Berretta

Claudio Pizzotti e Maurizio Berretta

Nello stesso momento dell’annuncio di Virgili c’è quello del Presidente uscente del Consiglio Comunale, Claudio Pizzotti. Anche lui ha scelto di stare con Piergianni Fiorletta ed ha partecipato alle Primare di una settimana fa. Oggi annuncia il suo colpaccio: in lista schiererà Maurizio Berretta, capogruppo uscente della Lega (ma vicino a Gianluca Quadrini di Fi), ex Partito Repubblicano, ex Pd, ex candidato sindaco nel 2018, poi civico ed ora Lega. Passa con Nuova Ferentino, la civica dell’ex presidente del consiglio comunale.

“Abbiamo individuato una convergenza su elementi programmatici chiari e inderogabili, che identificano e tracciano il percorso di questo progetto. E che già hanno caratterizzato questi cinque anni di opposizione”.

Con Alfonso Musa si confermano tre i candidati sindaco. Con lui e Piergianni Fiorletta di Ferentino 2030 sarà in campo anche la candidata sindaco Angelica Schietroma di Fare Futuro.