Il vento è cambiato, ora la strambata

Il terzo pareggio di fila conferma la crescita del Frosinone e regala tanto morale. Tuttavia per la salvezza bisogna dare una scossa alla classifica tornando al successo. Dopo il Toro, le gare con Salernitana e Empoli possono diventare decisive. Conforta la buona vena di Cheddira al quinto gol nelle ultime 7 gare

Alessandro Salines

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Se 3 indizi fanno una prova, forse il vento è cambiato. In altri tempi il Frosinone avrebbe probabilmente perso la partita col Napoli, magari nel finale oppure prendendo un gol dietro l’altro. Idem quelle col Bologna e a Genova. Ed invece sono arrivati 3 punti importanti (per certi versi insperati) che consentono di restare in scia e soprattutto regalano fiducia in una volata-salvezza incerta dove prevale un andamento lento.

Al netto delle reti subite e delle occasioni che non si possono non concedere in una partita del genere, il Frosinone ha confermato la solidità mostrata nelle precedenti uscite e quel coraggio che in verità lo ha sempre contraddistinto. Ma ora bisogna cambiare passo. Per la salvezza servono le vittorie come ha sottolineato con forza Eusebio Di Francesco: “Arriviamo vicini alla vittoria, ma non riusciamo ad ottenerla – ha detto il tecnico del Frosinone – Non dobbiamo accontentarci: come talvolta abbiamo perso al 90’, si può anche vincere. Si parla sempre di buona prestazione, ma dobbiamo ottenere il successo per cambiare passo e inseguire l’obiettivo finale. Restano 6 partite e visto il livello del nostro gioco sono convinto che la vittoria arriverà. Lo garantisco: ce la giocheremo alla grande fino alla fine”.

Avanti piano

Claudio Ranieri, tecnico del Cagliari

Innanzittutto bisogna precisare che non è una classifica reale. Lo stop di Udinese-Roma al 72′ sull’1-1, dopo il malore accusato da N’Dicka, tiene in sospeso la posizione dei friulani e dei giallorossi con ripercussioni nella corsa salvezza e nella volata Champions. Una situazione che potrebbe incidere sulla regolarità del campionato soprattutto se il recupero non sarà disputato quanto prima. Detto questo la graduatoria resta corta (7 squadre in 6 punti) anche dopo la 32^ giornata. L’unico scatto è quello del Lecce: la vittoria con l’Empoli ha proiettato i salentini a quota 32 avvicinandoli al traguardo. Per il resto pareggi pesanti di Cagliari (a San Siro contro l’Inter), Sassuolo (col Milan) e Verona (a Bergamo contro l’Atalanta). Ko dell’Empoli.

Il Frosinone resta ad 1 lunghezza dal Verona (quart’ultimo) e rosicchia un punticino all’Empoli e tiene dietro il Sassuolo. Insomma giochi aperti, solo la Salernitana è ormai condannata alla retrocessione (manca la matematica). La media-salvezza si è attestata a 0,87 e difficilmente potranno esserci variazioni di rilievo. Il traguardo dunque dovrebbe essere fissato a quota 33-35 punti.

Capitan Mazzitelli (Foto: Federico Proietti © Ansa)

Mazzitelli e soci comunque devono tornare alla vittoria (manca da quasi 3 mesi, 21 gennaio 3-1 al Cagliari) per dare la scossa alla classifica. I 3 pareggi di fila sono risultati senz’altro positivi ma non bastano perché il Frosinone si porta dietro una zavorra di 11 sconfitte in 14 turni e solo 5 punti. E quindi i punti pesanti d’obbligo per sperare di restare in Serie A.

Le gare con Salernitana ed Empoli snodo decisivo

Marchizza, l’ex Kastanos e Barrenechea nella gara d’andata contro la Salernitana (Foto: Massimo Pica © Ansa)

Domenica prossima il Frosinone sarà impegnato a Torino nella seconda trasferta di fila. Gara difficile, indecifrabile contro un’avversaria ancora in corsa per l’Europa. Cosa aspettarsi? Tutto o niente. Ma comunque vada la corsa-salvezza del Frosinone sarà indirizzata nelle settimane seguenti quando il Frosinone sfiderà di seguito la Salernitana in casa e poi sarà di scena ad Empoli in uno autentico spareggio.

Sarà uno snodo fondamentale che potrebbe regalare lo scatto decisivo verso l’obiettivo agognato. La squadra di Di Francesco dovrà provare a fare il massimo con 2 vittorie o minimo 4 punti per avvicinarsi alla fatidica quota-salvezza.

Cheddira-show e tanto altro

Eusebio Di Francesco (Foto: Giuseppe Lami © ANSA)

Il Frosinone torna da Napoli con un bagaglio pieno a parte il punto. Non si può cominciare che da Cheddira. L’attaccante italo-marocchino si è confermato in un ottimo momento (4 gol da inizio marzo, record in Serie A). Il bomber, 6 reti finora (5 nelle ultime 7 gare), ha completato il lungo percorso d’ambientamento nella nuova realtà (squadra e campionato). Al di là della fase realizzativa, è diventato elemento imprescindibile nel gioco di Di Francesco. Al “Maradona” ha colpito la personalità di Walid per nulla impressionato dagli oltre 50 mila spettatori e dal dover affrontare la squadra del suo futuro.

“Cheddira dal punto di vista delle prestazioni, della capacità di stare dentro la gara e da come si allena è un giocatore che sai di avere sempre – ha sottolineato DiFra Poi se comincia anche a fare gol, buon per lui e buon per noi perché avevamo bisogno di un centravanti che segnasse. Per potersi salvare almeno ci dobbiamo avvicinare ad una doppia cifra”.

Cheddira segno contro il Lecce

A Napoli non hanno brillato solo le individualità. Il Frosinone ha giocato da squadra, mettendo in campo coraggio ed equilibrio come aveva chiesto Di Francesco. Il modulo 3-4-2-1 continua a fornire buone sensazioni sia per quanto riguarda la fase difensiva che della proposta di gioco. Ma il Frosinone è cresciuto sotto l’aspetto della mentalità anche se manca l’ultimo step che consenta di tornare alla vittoria.

Il vento è cambiato, ora la strambata.